Affilatura e lucidatura lame
- Fabio_Chiari_liutaio
- Liutaio
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Quasi quasi....non ci capisco più nulla! Ma forse è solo colpa dell'eta!:roll:Atomino ha scritto:E tu Fabio, come affili le lame di pialle, coltelli e sgorbie?
Mary
Una delle cose più difficili che io ho dovuto fare da quando, da pochi anni tutto sommato, ho avuto a che fare con un forum, è stato quello di relazionarmi con delle persone impersonali, individuate solo con un nickname, un qualcosa che secondo me porta fuori strada nella maniera di dialogare.
Confesso che in questo senso spesso ho avuto dei problemi, del tutto personali.
Da questo punto di vista ritengo che facciano bene gli amministratori di alcuni forum che impongono la registrazione con il nome reale.
Per questo motivo quando possibile ho cercato la conoscenza diretta, quanto meno per rendere il dialogo meno impersonale.
...................
Alberto, ma qui davvero stiamo alla confusione più completa (meno male che ti ho conosciuto di persona ed ora mi sforzo di abbinare il tuo viso alla silhouette di Mary Poppins, e dimenticare la tavola armonica!


.................diciamo che secondo me si è trattata di un spersonalizzazione .............oppure una mutazione genetica improvvisa!


Di primo acchitto, io credevo si trattasse di una nuova entrèè, Mary appunto!
Alberto, non me ne volere! Va benissimo anche Mary, che mi è molto simpatica! E poi per te questo discorso non è riferibile in quanto ti firmi con tanto di nome e cognome,...........capiscimi bene!
Quanto sopra a me è servito solo, ed ho colto la palla al balzo, per enunciare a chiare lettere il concetto che sopra ho sottolineato, per una questione di chiarezza e serietà quando in prima persona si dialoga con gli altri.
Insomma, secondo me non ci sarebbe bisogno di utilizzare nei dialoghi quella che in alcuni casi potrebbe sembrare una "maschera".........spesso ho avuto questa sensazione!

Ma questo, come al solito è una mia visione personale, bisognerebbe che fosse ritenuta valida ed opportuna anche dall'amministratore. Io l'ho buttata la!
Venendo al quesito di partenza che hai posto a Fabio Chiari, io credo che lui lo sabbia bene come affilare i ferri del mestiere ...e sia pressappoco come facevano gli antichi, o giù per lì! E la spiegazione dovrebbe essere molto semplice: con molto olio di gomito!
E' una mia sensazione, visto che è anche uno che guarda molto alle tradizioni dei vecchi mestieri ed alle cose pratiche, almeno mi sono fatta di lui questa idea!
Ma voglio dare in tal senso anche il mio contributo!
segue....
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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Sono sicuro che oggi noi siamo privilegiati rispetto a mezzi materiali di cui disponevano gli artigiani di una volta per affilare i loro scalpelli, sgorbie ecc...Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Sì ma nsi riesce a capire come facesse materialmente ad affilare.
Punto l'accento sul privilegio che abbiamo noi oggi, in quanto un poco mi meraviglio che ancora siamo ritornati su questo argomento, pensavo fosse tutto chiaro ed esaurito....(forse è stata carenza di "ricerca"?)
Loro (gli artigiani di una volta) certamente non avevano: la pietra ArKansas, la pietra belga e tutta la serie di pietre giapponesi artificali da quella a grana più spessa a quello più fina, oltre a molti altri mezzi di affilatura che la globalizzazione oggi ci offre come possibilità di acquisto.
Sono convinto che un tempo avessero:
-- la pietra rotante ad acqua, che immagino sia esattamente quella che adoperavano gli arrotini che facevano il loro mestiere per le strade dei paesi, montata sulla bicicletta, quindi funzionante a pedali;
-- e solo una pietra fine per l'affilatura finale manuale, o al massimo due, e nient'altro!
Questa pietra mi risulta prenda un nome differente regione per regione, o luogo per luogo e per questo credo che sia di estrazione locale. Il mondo certamente era più piccolo di quello di oggi.
Anche questa cosa ve la racconto semplicemente per quelle che sono state nel corso del tempo le mie conoscenze sui vecchi mestieri che mi hanno sempre interessato, chiedendo numi ogni volta che mi capitava l'opportunità di farlo! Rispecchia semplicemente la mia esperienza, e ve la riferisco....e se ce ne sono altre anche di tipo diverso, ben vengano raccontate!
segue....
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- Lino Santoro -
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Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Sì ma nsi riesce a capire come facesse materialmente ad affilare.
L'ultima esperienza in ordine di tempo:
Qualche mese fa insieme ad un amico comune sono andato a far visita nella bella Val Gardena in Trentino ad uno scultore ed intagliatore in legno di professione.
Là la lavorazione del legno è una tradizione popolare e questo mestiere lo si tramanda da patre in figlio.
Ho avuto il piacere ed il privilegio di visitare la sua bottega ed ammirare i lavori in corso d'opera presenti. Naturalmente non ho potuto fare a meno di fargli innumerevoli domande ed, appunto, gli ho anche chiesto quale fosse il suo sistema di affilare le sgorbie!
Risposta:
-- l'immancabile pietra mola per lo sgrosso (che non aveva in bottega, ma in un magazzino a parte, perchè di poco utilizzo);
-- una pietra locale per l'affilatura finale a mano, che aveva un certo nome che ora non ricordo; questo nome me lo ero segnato su un pezzo di carta con l'intenzione eventualmente di comprarla, anche se lui mi disse che era difficile trovarla (probabilmente non veniva più estratta!)
-- un blocco di cuoio spesso a forma rettangolare montato su una base di legno massello, questo per il filo e lucidatura finale! Avete presente il cuoio che una volta utilizzavano i barbieri per l'affilatura dei rasoi? Quello dei barbieri era flessibile perchè si poteva arcuare, questo invece era rigido, per cui presentava sulla sua superficie una serie di solchi a forma tonda, uno per ogni sgorbia a seconda della rotondita!
......poi nient'altro! Ma suo padre aveva sempre affilato così, ed anche suo nonno!
L'amico scultore mi ha segnalato la ferramenta più fornita di tutta la valle, ad Ortisei, dove si servono tutti gli artigiani di zona! Ed ho fatto volentieri una visita per dare un'occhiata ed eventualmente comprare qualcosa che a Roma difficilmente avrei trovato (infatti ho trovato là qualosa che cercavo).
Ho chiesto di quella pietra per affilare, la conoscevano ma non la si trovava più in commercio da qualche anno. Peccato!
Certamente gli amici del Trentino presenti nel forum possono darmi conferma di tutto questo!

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Venendo ad Igino Sderci!
Nel corso dei secoli l'esperienza avrà portato gli artigiani a provare la capacità di affilatura delle pietre che localmente avevano a disposizione, facendo selezione tra quelle che affilavano di più e quali meno, ed alla fine selezionando la migliore! Questo immagino sia successo dappertutto!
Evidentemente l'Arno dà la possibilità di scegliere tra vari tipi di pietre, portate anche da lontano, dalle montagne.
Il buon Sderci evidentemente ho saputo ben distinguere e fare selezione!
Oppure l'indicazione giusta gliel'ha data ....suo nonno, o qualcunaltro di vecchio mestiere, non credi Fabio?

Oh...io vado un poco ad immaginazione, ma credo di non sbagliarmi molto!

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- Lino Santoro -
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Per una questione di coerenza con quanto ho appena detto,
ho aggiornato la mia firma, apponendo il mio nome e cognome,
.......
riconosco ad Alberto Soccini il merito di averlo fatto per primo!
.......
mai io, sono arrivato secondo!
ho aggiornato la mia firma, apponendo il mio nome e cognome,
.......
riconosco ad Alberto Soccini il merito di averlo fatto per primo!

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mai io, sono arrivato secondo!

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- Lino Santoro -
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Pardon, Fabio!
Io sono arrivato terzo!
Secondo è Fabio Chiari!
Ma lui è un professionista,....io sono secondo tra i non professionisti!
Da questo punto di vista, Fabio è secondo comunque, anche tra i professionisti, dopo Claudio naturalmente!
Ma allora....Alberto Soccini non è più primo!.....o sì, tra i non professionisti!
Insomma, ci sono due classifiche diverse da considerare!

Io sono arrivato terzo!
Secondo è Fabio Chiari!

Ma lui è un professionista,....io sono secondo tra i non professionisti!

Da questo punto di vista, Fabio è secondo comunque, anche tra i professionisti, dopo Claudio naturalmente!

Ma allora....Alberto Soccini non è più primo!.....o sì, tra i non professionisti!
Insomma, ci sono due classifiche diverse da considerare!

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- Lino Santoro -
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La pietra dovrebbe essere -pietra di candia-. Il "blocco di cuoio" e' una speciale pelle, piu tenera del cuoio, di un colore giallognolo. Viene trattata cospargendola abbondantemente con -sego- un grasso animale usato per ammorbidire la pelle e polvere di scarto industriale. Dopo qualche mese e' pronta per l'uso. Dato lo spessore del -sego- passando la sgorbi lascia quei tipici solchi.violino7 ha scritto:- una pietra locale per l'affilatura finale a mano, che aveva un certo nome che ora non ricordo; questo nome me lo ero segnato su un pezzo di carta con l'intenzione eventualmente di comprarla, anche se lui mi disse che era difficile trovarla (probabilmente non veniva più estratta!)
-- un blocco di cuoio spesso a forma rettangolare montato su una base di legno massello, questo per il filo e lucidatura finale! Avete presente il cuoio che una volta utilizzavano i barbieri per l'affilatura dei rasoi? Quello dei barbieri era flessibile perchè si poteva arcuare, questo invece era rigido, per cui presentava sulla sua superficie una serie di solchi a forma tonda, uno per ogni sgorbia a seconda della rotondita!
No, non è la pietra di Candia, che ho già sentito nominare e me la sarei ricordata. Era un nome particolare di quelle parti, un qualcosa tipico della zona.nicole-bs ha scritto: .........................................
La pietra dovrebbe essere -pietra di candia-. Il "blocco di cuoio" e' una speciale pelle, piu tenera del cuoio, di un colore giallognolo. Viene trattata cospargendola abbondantemente con -sego- un grasso animale usato per ammorbidire la pelle e polvere di scarto industriale. Dopo qualche mese e' pronta per l'uso. Dato lo spessore del -sego- passando la sgorbi lascia quei tipici solchi.
In quanto al sego, penso che sopra ce ne sia stato molto poco perchè esso serve sì per ammorbidire il cuoio ma non lo deve essere in maniera eccessiva perchè deve comunque opporre una certa resistenza alla lama per poterla lucidare ed affilare.
Il sego ha un effetto troppo ammorbidente, infatti veniva usato anche per tenere morbidi gli stivali militari di una volta, che erano molto stretti, ma con quel sistema il cuoio si ammorbidiva tanto da conformarsi al piede.
La pietra di Candia: c'è anche quella! Anch'essa è una pietra locale che certamente una volta non era conosciuta. Ognuno si teneva la sua. Ma vedete, oggi invece con i mezzi di informazione di cui disponiamo e con la commercializzazione imperante a livello globale, se andiamo a guardare, chissà quante ne escono fuori.
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Il mio contributo alla questione della levigatura e lucidatura delle sgorbie, da tener presente naturalmente dopo che avete già creato il filo giusto con la pietra a mano:
già da qualche parte ve ne ho parlato! Ve lo ribadisco perchè è il momento giusto!:
Io utilizzo un feltrino tondo montato su un'asse metallico (lo si compra in ferramente già completo) che viene inserito nel mandrino di un trapano a colonna.
Sul dischetto rotante di feltro, sulla parte superiore ovviamente, spalmo della pasta abrasiva per carrozieri.
Attenzione agli schizzi!, proteggete, quindi, con un giornale anche il montante del trapano e comunque, se avete la possibilità di graduare la velocità dei giri, partite piano piano ed aumentate gradualmente man mano che la pasta viene assorbita dal feltro. La sgorbia va poggiata sul feltro con angolatura bassa opponendo sufficente pressione.
Esse vengono molto lucide e ben affilate!

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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
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Non sono d'accordo sulla lucidatura a macchina degli utensili, oltre a scaldare il ferro, l'angolo di taglio in questo modo viene arrotondato in breve tempo, divenendo in questo modo più difficile da utilizzare. Per lucidare l'affilatura esiste la pietra di Candia, ma oggi si trovano le Arkansas, che vanno altrettanto bene.
andante con fuoco
- edo
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Candia e Arkansas si usano con l'olio o con l'acqua?claudio ha scritto:Non sono d'accordo sulla lucidatura a macchina degli utensili, oltre a scaldare il ferro, l'angolo di taglio in questo modo viene arrotondato in breve tempo, divenendo in questo modo più difficile da utilizzare. Per lucidare l'affilatura esiste la pietra di Candia, ma oggi si trovano le Arkansas, che vanno altrettanto bene.
ciao
edo