Andiamo a vedè l'omo in viso.... Ccome si dice a Firenze)

Suonare e costruire i violini
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talus
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Messaggio da talus »

Tutto ciò fu dimostrato in Francia nel 1818, quando FELIX SAVART costruì degli strumenti seguendo i principi di acustica. In un famoso esperimento, il " violino trapezoidale " di Savart con parti lisce e tavole pianeggianti (senza cioè bombature), fu messo a confronto con un celebre modello di Cremona ponendo dietro ad un pannello sia degli scienziati che dei musicisti, incluso lo schietto direttore del Conservatorio Luigi Cherubini. Non potendo essere visto, un violinista in una stanza adiacente suonò entrambi gli strumenti in ordine puramente casuale. Come risultato si ebbe che il violino trapezoidale fu considerato " eccellente ", uguale o se non superiore a quello costruito dai liutai italiani. Dopo un breve periodo di acclamazione, la novità perse di valore, poiché si scoprì che lo strumento non reggeva alla tensione delle corde e l’accordatura non teneva.
Come risultato si ebbe che gli strumenti trapezoidali di Savart si possono osservare solo nei musei o nelle collezioni delle curiosità, ma niente di più. Questo sorprendente esperimento acustico venne di nuovo eseguito ed interamente confermato nel 1971 da EMIL LEIPP, in condizioni rigidamente scientifiche, mettendo a confronto il violino Savart con il perfetto Mendelshon Stradivari, un modello appartenuto al virtuoso Joseph Joachim.
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claudio
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Messaggio da claudio »

E allora perchè non ti metti a vendere i violini di Savart a Pechino? il fatto che abbiano una forma che richiama fortemente il violino mongolo, dovrebbe favorire gli affari! :lol:
L'hai mai sentito un violino di Savart? io conosco abbastanza bene i violini mongoli e devo ammettere che hanno un'ottima sonorità per le timbriche di quelle tradizioni così lontane.
A proposito volevo sommessamente avvisare che i violini, sia di Savart, che mongoli e Stradivari, è opportuno ascoltarli in una ottima sala da concerto, fuori da ogni ottica di "esperimento", perchè purtroppo o per fortuna, nessun esperimento scientifico potrà mai dimostrare il gusto. E questo vale non solo per i violini, ma anche per cose più banali come il famoso ragù della nonna, o l'inimitabile cotechino artigianale fatto dal norcino sotto casa. Il gusto non lo si dimostra, lo si possiede e basta. Chi non ha gusto è inutile che tenti di fare dimostrazioni con ridicoli esperimenti scientifici.
Non si può davvero rimanere ad esperimenti largamente superati dalle circostanze dopo la bellezza di 200 anni e poi asserire "il violino di Savart era meglio!". Ma che razza di argomenti sono questi?
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robinwood
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Messaggio da robinwood »

Guarda un pò, l'amico del disinteressato Jean Baptiste. Sempre lui in mezzo e le accademie francesi.
(la ''schiettezza'' al Cherubini gli era costata già quindici anni di stenti)
eccius
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violini

Messaggio da eccius »

giuste le considerazione del nostro moderatore. Vale la pena ricordare il tentativo di introdurre elementi "futuristi" alla forma dei violini fatti propri da Nicola Utili a partire dal 1913. Oggi quegli strumenti, che pur hanno pregi acustici non indifferenti, sono considerati "stravaganti", e vongono così descritti dalle grandi case d'asta britanniche. Io ho l'impressione che molti violinisti e liutai, non certo quelli che partecipano al forum, nulla sappiano della liuteria storica.
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Sivori
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Messaggio da Sivori »

scusa ma chi intendi quando dici "moderatore"?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Sivori ha scritto:scusa ma chi intendi quando dici "moderatore"?
Intende riferirsi a me, modesto padrone di casa con compiti di moderazione nel forum.
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talus
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Messaggio da talus »

Caro Claudio tu mi puoi insegnare molto e ti ringrazio per questo, ma
ti prego se ti e' possibile non utilizzare con me ed in tono dispregiativo le
parole commercio ed affari , tu non mi conosci e ti assicuro che questi
due parole sono state da sempre per la mia famiglia la sola arte che ci ha
permesso di rialzarci ogni volta ed in luoghi diversi da situazioni che la maggioranza delle persone non puo' neanche immaginare e che io ed i miei figli siamo sempre pronti a dover affrontare partendo dallo zero assoluto.
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Sivori
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Messaggio da Sivori »

claudio ha scritto:
Sivori ha scritto:scusa ma chi intendi quando dici "moderatore"?
Intende riferirsi a me, modesto padrone di casa con compiti di moderazione nel forum.
Ah ok,scusate ma ieri era notte e non connettevo più,per moderatore avevo capito un'altra persona del forum che aveva quell'incarico
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robinwood
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Messaggio da robinwood »

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<r>Una chiave di lettura interessante arriva da Kai-Thomas Roth, segretario della British Violin Making Association. “C’è un elemento di mito – dice – nella reputazione degli antichi violini. Il fatto è che un grande musicista, se non ottiene il suono desiderato da uno Stradivari, continua a suonarlo finché non è perfetto, mentre scarta subito un moderno violino, se non lo soddisfa
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robinwood
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Messaggio da robinwood »

paragonerei i Classici, se proprio si deve, non a purosangue ma a splendidi mai domi cavalli selvaggi, quelli che ti disarcionano appena possono, che non si fanno cavalcare quasi da nessuno e solo a pelo come si dice. Certo che se uno compra un purosangue è giusto che esiga che esso risponda quasi subito ai comandi, e con esso può tranquillamente partecipare e vincere le corse negli ippodromi, ma con quelli selvaggi una volta che a grandissima fatica ne si è conquistata la fiducia, tutte altre sensazioni, tutti altri paesaggi, tutta altra Musica.
Come solo pensare di farli gareggiare assieme.
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robinwood
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Messaggio da robinwood »

E per tornare con i piedi per terra (direi terra terra) ho trovato una voce favorevole

''Ben vengano le ricerche che permettono un evoluzione, ben vengano i nuovi strumenti, ben venga la ricerca, non è possibile considerare irraggiungibile una vetta conquistata più di 300 anni fa da un artigiano, il progresso si fonda sulla tecnica, non sulla memoria, quando la classica si libererà dalla stasi e dall'immobilismo intellettuale, quando un po di anziani inizieranno a liberare i loro polverosi troni il genere tornerà a vivere realmente''.
http://classicvillage.net/sinfonica/407 ... menti.html


p.s.

Il bello è che Fritz pare non abbia per nulla calcolato la possibilità (nient'affatto remota) che le cavie dell’esperimento intendessero una beneamata cippa non solo dei maestri artigiani cremonesi ….
http://www.liberoquotidiano.it/blog/211 ... usica.html
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claudio
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Messaggio da claudio »

I violini classici possono essere come cavalli selvaggi o come purosangue dal carattere dolcissimo. Cmq basta andare in un teatro qualsiasi il giorno che si esibisce un solista con un buon violino antico e ci si potrà rendere conto di persona. Qualche anno ho assistito ad un'edizione del premio Paganini e la differenza tra un violino e l'altro si sentiva benissimo, in particolare mi piaceva molto un Carlo Bergonzi suonato da un ottimo giovane musicista di origine israeliana. Quello che mi piaceva meno era invece un violino costruito nell'est europeo negli anni '20.
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robinwood
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Messaggio da robinwood »

La mia era solo una metafora, visto che ho letto sovente si tirano in ballo cavalli e ferrari.
Ultima modifica di robinwood il domenica 28 aprile 2013, 9:16, modificato 1 volta in totale.
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robinwood
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Messaggio da robinwood »

Tutto questo poi era solo prendendo spunto dalle considerazione del Mr.Roth sul perchè i musicisti avessero così tanta pazienza con uno Stradivari.
Ultima modifica di robinwood il domenica 28 aprile 2013, 9:15, modificato 1 volta in totale.
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GREGSAR
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Messaggio da GREGSAR »

Io,ho pochi concerti di archi alle spalle per poter paragonare,ma ho sentito anni fa,uno stradivari suonato in una chiesa,e assicuro che quel suono penetrante,e quella proiezione,mi lasciano di stucco tutt'oggi.
Se si chiudevano gli occhi,si risultava essere completamente circondati dal suono di quel solo violino,a tratti pareva che il violinista suonasse alle mie spalle.
Tutta suggestione?..ve lo diro' con gli anni,se saro' presente ad un altro concerto e verro' colpito in questo modo,i faro' sapere di che strumento si tratta.
''Ben vengano le ricerche che permettono un evoluzione, ben vengano i nuovi strumenti, ben venga la ricerca, non è possibile considerare irraggiungibile una vetta conquistata più di 300 anni fa da un artigiano, il progresso si fonda sulla tecnica, non sulla memoria, quando la classica si libererà dalla stasi e dall'immobilismo intellettuale, quando un po di anziani inizieranno a liberare i loro polverosi troni il genere tornerà a vivere realmente''.
Beh se posso dire la mia,non mi trovo molto d'accordo con cio' che e' scritto qui,non si tratta di immobilismo intellettuale.
Se i piu' grandi cervelli dei giorni nostri,non si spiegano ancora come fanno a stare su alcune cattedrali gotiche,direi che siamo ancora in netto ritardo.
Benvengano si gli strumenti nuovi si,ma dichiarare che il progresso si fonda sulla tecnica e non sulla memoria mi sembra una stupidaggine.
La maggioranza della popolazione qui in italia viene definita "senza memoria" proprio per il basso livello in cui ci si trova,e mi pare che cio', sia ampiamente dimostrabile dai fatti,dalla cultura che viene meno,e dal rinnegare,senza rispetto, le proprie radici e tradizioni.
Cio che i maestri hanno raggiunto 300 anni fa,comprende conoscenze,e procedimenti "occultati"alle nostre menti,da questi tempi frenetici,ed insensati,e dall'incomprensione arrogante dell'uomo che cerca di domare la natura e gli elementi,senza "consapevolezza"..
..Quod est inferius est sicut quod est superius, et quod est superius est sicut quod est inferius ad perpetranda miracola Rei Unius..
...qui auget scientiam auget et dolorem..
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