
Ponticello
-
- Utente Esperto I
- Messaggi: 609
- Iscritto il: sabato 27 febbraio 2010, 0:00
- Località: CHIVASSO (TO)
- edo
- Utente Esperto II
- Messaggi: 1915
- Iscritto il: martedì 21 giugno 2005, 0:00
- Località: Schio (VI)
- Contatta:
Questa è mm 5.0davidesora ha scritto:
Misura occhio/cuore : presa con il calibro dal cuore all'occhio (una a destra e una a sinistra, misura minima).
Questa è mm 10,6, può essere o ho capito male? Con arco inferiore intendi dire la superficie del piedino che poggia sulla tavola?davidesora ha scritto:Misura gamba : presa con il calibro dall'arco inferiore a sopra la gamba (misura minima).
La larghezza dei piedini è mm 42
ciao
edo
- edo
- Utente Esperto II
- Messaggi: 1915
- Iscritto il: martedì 21 giugno 2005, 0:00
- Località: Schio (VI)
- Contatta:
Nessun tipo di trattamento, sarà il sudore delle mie manacce.claudio ha scritto:Edo, hai forse trattato il ponticello in qualche modo? te lo chiedo perchè dalle foto il legno sembra impregnato con qualcosa e di solito i despiau sono bianchissimi.
Dal vivo è meno contrastato che nelle foto, considera che scatto in raw, poi bilancio il bianco con il preset "incandescenza" di View NX2, sviluppo con il preset "Standard" e a volte aggiungo un po' di contrasto e alla fine sistemo l'esposizione che, scattando in automatico e con lo sfondo bianco è quasi sempre sbagliata .
Forse è tutta questa elaborazione che fa sembrare il colore più scuro che nella realtà.
ciao
edo
-
- Utente Registrato
- Messaggi: 42
- Iscritto il: lunedì 4 maggio 2009, 0:00
- Località: mechelen-belgio
- Contatta:
Grazie Edo,invece il lato ed il davanti danno moltissime informazioni,dal lato puoi osservare quelle liniette nel legno sia le verticali che le orizzontali,io seleziono i ponticelli con queste linie le piu' strette e diritte che trovo.Poi levigo la parte posteriore,dove vedi i tre alberi mettendo cartavetro su un supporto perfettamente dritto,inizio con 400 fino a1200. Per me e importante mantenere la parte posteriore perfettamente dritta e la linea verticale che vedi di lato deve essere parallela al dorso del ponticello,se fai questo correttamene vedrai che le fiamme del ponticello nella parte posteriore diverranno linee continue dal basso all'alto.quindi avrai la migliore trasmissione possibile della vibrazione delle corde.In riguardo alla parte anteriore,secondo me e bene che quando si piallano i piedini per dare lo spessore voluto ,ci si mantiene diritti fino ad un certo punto,senza inclinarsi direttamente.Una esecuzione giusta della parte anteriore la riconoserai con delle linee tratteggiate ma dritte nella parte centrale che poi inarcano ai lati formando come dei zampilli di una fontanella.Li puoi vedere leggermente sul tuo ponticello al lato del mi,il lato del sol e meno riuscito, questo può dare a quest'ultimo un tono meno buono,senza dogma o certezze assolute naturalmente,ogni piccola parte del violino cela tantissimi dettagli ed una vita intera non bastera' per comprendere tutto.Vi prego di prendere il mio scritto come conoscenza mia personale e non come verità assolute io resto un allievo anche di Claudio il maestro virtuale per tanti di noi.
- davidesora
- Liutaio
- Messaggi: 2224
- Iscritto il: lunedì 29 novembre 2010, 0:00
- Località: Cremona
- Contatta:
edo ha scritto:Questa è mm 10,6, può essere o ho capito male? Con arco inferiore intendi dire la superficie del piedino che poggia sulla tavola?davidesora ha scritto:Misura gamba : presa con il calibro dall'arco inferiore a sopra la gamba (misura minima).
edo
Si, 10,6 è un po' tanto, intendevo escluso il piedino, potrei dire lo spessore della "coscia"(penso che mai nessuno l'abbia chiamata così).
Di solito la misura si aggira tra 5 e 6 mm.
Davide
E' una maniera come un'altra di confondere le idee, chiaramente!!1972pianoman ha scritto:il mio maestro se lo passa sulla testa per ottenere quel colore
A parte quello che ha detto Claudio, aggiungo che nel violino non ci dovrebbe essere alcun elemento impregnato di "olio" o similare.
L'olio sicuramente potrebbe fare funzione di mordenzante per ravvivare i colori, ma certamente non fa bene alla "naturalezza" delle fibre appesantendole, e poi....rimane per sempre!

.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
- davidesora
- Liutaio
- Messaggi: 2224
- Iscritto il: lunedì 29 novembre 2010, 0:00
- Località: Cremona
- Contatta:
edo ha scritto:Allora è questa? Si vede che certe misure non le ho mai presedavidesora ha scritto:
Si, 10,6 è un po' tanto, intendevo escluso il piedino, potrei dire lo spessore della "coscia"(penso che mai nessuno l'abbia chiamata così).
Di solito la misura si aggira tra 5 e 6 mm.
Davide![]()
ciao
edo
Si è questa quella che intendevo.
Farla più alta o più bassa (la misura) modifica la flessibilità in quel punto abbastanza cruciale.
In effetti le misure di queste sezioni sui ponticelli sono solo indicative e legate anche allo spessore in quel punto, si fanno più che altro a occhio, ma quantificare aiuta a capire meglio soprattutto osservando una foto.
Infatti anche sul sito violinbridges indicano sempre le misure, che permettono di confrontare tra di loro le immagini senza farsi trarre in inganno dalle proporzioni diverse.
Le misure che hai fatto sono abbastanza nella norma, per me un po' sottile quella tra cuore e occhi e un po' spessa quella della gamba, ma è impossibile dire giusto o sbagliato, se funziona va bene.
Comunque per eventuali modifiche del ponticello in base al suono agirei diminuendo la distanza tra gli occhi da 16 verso 15,5 e diminuendo lo spessore della gamba da 5,8 verso 5,5/5,3.
Davide
Per me dare dimensioni da seguire in modo stringente è sbagliato perchè ogni ponticello deve essere adattato al tipo di strumento, non esiste uno ponticello che vada bene per tutti gli strumenti. Per il mio tipo di suono sono abituato a ridurre il collo del piedino fino a circa 3.5 - 3.6mm, la parte superiore come già detto sono abituato a lasciarla piuttosto intatta e ad evitare ogni allargamento degli occhi. Il motivo per cui preferisco un collo del piedino abbastanza elastico rispetto ad una parte superiore piuttosto rigida credo che sia facilmente intuibile, l'unica variabile è quella di avere un cuore che si avvicini più o meno alla curva superiore, o se si preferisce un cuore alto o basso. Un cuore alto mi sembra che schiarisca abbastanza la voce, un cuore basso contribuisce a bassi più corposi, il tutto unito ad un ponticello prodotto con un legno appropriato, ossia molto duro, perchè altrimenti addio sogni di gloria 

andante con fuoco
- davidesora
- Liutaio
- Messaggi: 2224
- Iscritto il: lunedì 29 novembre 2010, 0:00
- Località: Cremona
- Contatta:
Condivido perfettamente, le misure sono solo indicative e possono variare a seconda del comportamento dello strumento.claudio ha scritto:Per me dare dimensioni da seguire in modo stringente è sbagliato perchè ogni ponticello deve essere adattato al tipo di strumento, non esiste uno ponticello che vada bene per tutti gli strumenti. Per il mio tipo di suono sono abituato a ridurre il collo del piedino fino a circa 3.5 - 3.6mm, la parte superiore come già detto sono abituato a lasciarla piuttosto intatta e ad evitare ogni allargamento degli occhi. Il motivo per cui preferisco un collo del piedino abbastanza elastico rispetto ad una parte superiore piuttosto rigida credo che sia facilmente intuibile, l'unica variabile è quella di avere un cuore che si avvicini più o meno alla curva superiore, o se si preferisce un cuore alto o basso. Un cuore alto mi sembra che schiarisca abbastanza la voce, un cuore basso contribuisce a bassi più corposi, il tutto unito ad un ponticello prodotto con un legno appropriato, ossia molto duro, perchè altrimenti addio sogni di gloria
La qualità del legno resta il fattore più importante e anche qui non c'è uno standard fisso, dipende dalle necessità timbriche.
L'ideale sarebbe tagliare 2 o 3 ponticelli diversi per ogni strumento e vedere che differenze ci sono sul suono finale, ma penso che ogni liutaio debba giungere a una sua idea di ponticello (stile, peso, spessori ecc.) in modo da partire sempre con uno standard personale da perfezionare con piccole modifiche a seconda del risultato timbrico che ha in mente.
Tanto per avere un punto di partenza su cui ragionare e provare a fare dei cambiamenti cercando di capirci qualcosa.....
Davide