il mio primo!

Suonare e costruire i violini
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Dav67
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Messaggio da Dav67 »

Grazie per la bellissima risposta! Ho pensato anch'io al discorso delle venature verticali anzichè orizzontali (anche per la difficoltà della realizzazione dello scasso dell'innesto per il manico) e non ho scusanti, anche perchè di documentazione ne ho (Sacconi, ecc.); ma per porre in parte rimedio ti dico che questo violino, dovessi mai finirlo, sarà un violino barocco, quindi avrà il manico inchiodato allo zocchetto.
Per quello che riguarda le controfasce intere so che altri le adoperarono, come liutai del calibro di Ferroni. Non è una scusante, lo so, ma, ripeto, non prendetemi troppo sul serio! Io sono un sarto e il mio lavoro lo so fare abbastanza bene; in altri campi ci entro in punta di piedi e solo per curiosità!
Vediamo come finirà questo violino e poi il prossimo sarà eseguito con materiali e tecniche più adatte! Promesso!
Grazie comunque veramente per i consigli che mi date, sono importanti!
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Riguardo alle controfasce, puoi ancora migliorarle! (mi permetto di rientrare per consigliarti ulteriormente, finchè sei in tempo e puoi ancora scollarle!).

Sul metodo oramai non puoi fare più nulla perchè gli zocchetti alle punte li hai già lavorati (ti consiglio solo di fare le controfasce più lunghe, in maniera di arrivare fino in fondo senza fare aggiunte, un pezzo unico!) ma avrei qualcosa di più importante da suggerirti, anche questa volta a livello strutturale:

non mi sembra che lo spessore della controfascia sia di 2 mm., ma più stretta! :roll: E' fondamentale che ci sia la superifice di incollaggio sufficiente per fare aderire le tavole, cioè questo spazio deve essere minimo di 3 mm. di spessore (1 della fascia e 2 di controfasce), altrimenti anche qui rischi che non ci sia la giusta tenuta e facilmente la cassa armonica potrebbe tendere ad aprirsi, dipende poi dal grado di tenuta della colla che utilizzi, ...... e sarebbe un bel guaio! :(
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Dav67 ha scritto: ..................................
Io sono un sarto e il mio lavoro lo so fare abbastanza bene; in altri campi ci entro in punta di piedi e solo per curiosità!
..................................
Trovo che la liuteria abbia un grande merito per chi la pratica: ha la capacità di liberare la mente! :P

Quando pochi anni fa io ho incominciato con grande passione, per costruirmi qualche attrezzo di base chiedevo consigli a chi mi stava vicino, parenti od amici ormai in pensione che nel loro mestiere la sapevano lunga. Ho dovuto poi fare marcia indietro e fare tutto di testa mia perchè mi sono accorto che i loro giudizi erano condizionati dalla loro esperienza lavorativa.
Ho avuto grande difficoltà semplicente a spiegare loro cosa fosse una contro-forma per violino oppure uno spessimetro con determinate caratteristiche! Incredibile ma vero!
Chi era stato "assistente edile" aveva nella testa un cantiere fangoso pieno di macchinari potenti, per cui non andava troppo per il sottile per l'ordine e la precisione, e chi aveva lavorato in una officina meccanica faceva costante riferimento alla tornitura dei metalli, per cui io facevo fatica semplicemente a far percepire quali fossero le mie esigenze da "liutaio" e che avevo a che fare con il legno.

Pensate che sia facile far capire ad una persona quali possano essere le esigenze di una "bottega di liuteria"? Sarebbe necessario che mettesse da parte tutta la propria esperienza come se non ci fosse stata, e ricominciasse da capo!

La liuteria è prima di tutto una organizazzione mentale! Bisogna capire questo se si vuole cominciare bene, altrimenti si sta sempre condizionati da tutto il pregresso.
Io sono stato avvantaggiato perchè venivo dalla Banca e mi è stato facile passare da un lavoro completamente intellettivo ad uno manuale (certamente poi sono sempre stato predisposto alla manualità), ma chi già fa un mestiere creativo, come può essere il tuo, Davide, cioè il sarto, forse la cosa è un poco più difficile! :roll:

"Liberare la mente" vuol dire aprire un altro capitolo, od un altro libro, un'altra cosa che è bella proprio perchè è diversa da tutto il resto, e credo proprio che sia questa "diversità", che potremmo anche definire "unicità" a renderla ricca sotto vari punti di vista.

Fermo restando che il tuo mestiere è bellissimo e logicamente non deve essere minimanente intaccato da questo discorso! :)
L'ideale sarebbe avere la "capacità mentale" di applicarsi in due ambiti, pur completamente diversi tra di loro, senza che ci possano essere condizionamenti vicendevoli tra di essi, nel cuo caso uno a livello professionale ed uno a livello amatoriale, ma con lo stesso entusiamo e passione. :wink:


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Ho cercato di esprimere un "concetto" tratto dalla mia esperienza, spero di esserci riuscito! :)
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- Lino Santoro -
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Messaggio da famar »

Sempre grandi gli insegnamenti di violino7!
Condivido tutti i suggerimenti dati a dav67.
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Messaggio da violino7 »

Davide, volevo farti una domanda:

"dopo aver lavorato le fasce in abete bianco (è ormai chiaro che non passerai più al pioppo, che sarebbe stato più gestibile nel complesso), ti sei fatto l'idea di quale tipo di legno utililizzerai per la tavola armonica e per la tavola di fondo?"

Penso che in molti stiano aspettando l'evolversi del tuo lavoro, e questa è la grande incognita! :roll:

E' nello specifico anche una mia curiosità per poi ipotizzare la musicalità che il tuo strumento dovrebbe produrre! :(
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- Lino Santoro -
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Messaggio da Dav67 »

:D L'ho detto sin dall'inizio che avrei usato delle cassette della frutta per provare a fare un violino! Mi serviva solo per capire come piegare le fasce (e quindi per collaudare il mio piega fasce) senza dover sprecare legno buono e se sono in grado di portare avanti un simile lavoro. Dopo di che ho già pronti, per il primo vero violino, dell'abete rosso della Val Varaita e dell'acero pseudo-platanus che stanno stagionando!
Comunque, nel bene e nel male, il lavoro iniziato lo porterò a termine utilizzando, per il fondo, una tavola di noce (lo usava anche Giuseppe Baldantoni tra la fine del '700 e l'inizio dell'800) e per il resto mi inventerò qualche altra essenza e i risultati sonori li si potranno apprezzare (o ricusare) solo a lavoro finito.

Sono pienamente convinto che diventerà solo un soprammobile, ma non si sa mai...!
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Messaggio da violino7 »

Dav67 ha scritto: :D L'ho detto sin dall'inizio che avrei usato delle cassette della frutta per provare a fare un violino!
....................
Spero che tu ti sia reso conto che con le cassette della frutta potevi potenzialmente ricavare al massimo solo le fasce (neanche in abete, ma in pioppo) e .... nient'altro! :(

Hai rimediato il fondo (non dal fruttivendolo), e per quello passi pure, ma per quanto riguarda la tavola armonica io credo che tu abbia la strada obbligata, e debba per forza utilizzare del legno di abete (almeno quello) ed andare dal rivenditore specializzato.

Diversamente puoi anche arrivare fino in fondo ma non credo proprio che quell'oggetto tu lo potrai chiamare "violino".
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- Lino Santoro -
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