tensioni

Suonare e costruire i violini
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

Per l’ennesima volta una lezione è andata male perché ero troppo tesa. Tensione sulle spalle, tensione nel braccio destro, tensione nella mano, nel polso, nel braccio sinistro…un fascio di nervi proprio quando sono impegnata in qualcosa che in realtà mi appassiona, mi affascina, mi coinvolge.
So che da qualche parta nel forum si è già discusso della tensione a cui si può essere soggetti mentre si suona il violino, ma non riesco a trovarlo. Chiedo quindi nuovamente aiuto per capire se c’è qualcosa su cui posso lavorare per risolvere il mio problema.
Vi ringrazio dell’eventuale attenzione (e vi ringrazia anche il mio maestro…ne sono certa)
Gewa.
:D
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and29
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Messaggio da and29 »

carissima Gewa, forse, ma non è detto che sia questo, la tensione della mano, o meglio... del braccio sinistro è dovuta al fatto che c'è la tendenza a sostenere il violino, che normalmente va sostenuto comodamente fra la parte superiore della spalla e il mento.
In questo modo, non si ha la dovuta scioltezza dei movimenti sulla tastiera (cambi di posizione ecc..) con conseguente tensione dell'arto in oggetto.
siccome avevo anche io questo problema, ti consiglio di esercitarti facendo in modo di rendere piu' fluido il movimento della mano sinistra, diminuendo la tensione sul polso, spesso il mio insegnante mi faceva suonare con le sole 4 dita, senza il pollice in contrapposizione, proprio per abituarmi a sorreggere lo strumento con naturalezza fra mento e spalla.
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

Il violino è sostenuto correttamente, la prova è che quando il mio maestro cerca di sfilarlo non ci riesce (giochino stupido, me utile).
Ho provato anch'io ad esercitarmi senza appoggiare il pollice...ci riesco, il problema è quando mi concentro per suonare un brano, tutto torna ad irrigidirsi...immagina che bel vibrato... :lol: :lol:
Per il braccio destro?
Grazie
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and29
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Messaggio da and29 »

credo allora che sia un problema di tensione a livello psicologico!!!, rilassati!!!, non sei mica all'auditorium per suonare il concerto n4 di Paganini davanti a 3000 prsone!!!, per il braccio destro, in fase di riscaldamento, alza il braccio impugnando l'arco e poi lascialo cader a peso morto in maniera assolutamente rilassata per un po' di volte, serve a distendere le articolazioni, sembra sciocco ma funziona marale della favola: RILASSATI
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manuela
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Messaggio da manuela »

Ciao!!!!ti scrivo perchè sto affrontando il tuo stesso problema..la rigidità..ho provato una lezione con un altra insegante, lei mi ha fatto notare i motivi per cui mi irrigidisco..la postura è totalmente sbagliata, la schiena deve essere bella dritta e le spalle in posizione naturale(non devo "abbracciare" lo strumento come ero abituata a fare)...per il braccio destro..fai finta che il gomito sia legato ad un filo e muovi solo il braccio...il polso lascialo morbido...E soprattutto ha cambiato totalmente il mio modo di impugnare l'archetto...e ti giuro che adesso mi sento molto più morbida, non solo..il suono esce molto più deciso..posso controllarlo in maniera maggiore...ecco..magari tutte queste cose possono essere di aiuto anche a te...almeno lo spero..
Facci sapere!!!!!In bocca al lupo...
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

In un video di Menuhin ci sono tutta una serie di esercizi preparatori comprendenti la respirazione e lo scioglimento della muscolatura. Lui li faceva eseguire ai suoi allievi prima di ogni lezione e li praticava egli stesso quotidianamente...... sembra servano assai assai!
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

Ringrazio tutti per l’attenzione!
Indubbiamente la mia tensione ha una base psicologica, ma credo comunque che provare a concentrarmi sulla componente muscolare possa aiutarmi anche a risolvere i problemi mentali. Non è facile riprendere a suonare dopo tanti anni.
In questi giorni ho provato a suonare senza utilizzare il supporto del pollice sinistro, almeno durante le scale e per qualche parte degli esercizi. Devo constatare che la mano resta più rilassata e morbida per tutto lo studio successivo. Inoltre, ho provato a fermarmi più volte durante lo studio per controllare le posizione di spalle, mano e braccia. Non ho molti problemi per quanto riguarda la postura delle spalle, ma il polso sinistro tende ad assumere delle pose errate che ho attribuito ad un suo irrigidimento. Per quanto riguarda il braccio destro, ho provato gli esercizi di rilassamento consigliati da And, ma non ancora quelli di Manuela. In realtà in questo caso non ho grandi problemi di tensioni, più che altro tendo ad aprire troppo la spalla durante l’arcata con ovvie conseguenze.
Atomino, mi piacerebbe sapere dove posso trovare il video di cui mi hai palato.

Gewa

:D
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Messaggio da and29 »

Beh... diciamo che la psiche influisce molto sul nostro corpo e credo sia alla base di tutto.
Ogniuno di noi è diverso, di conseguenza è scontato il fatto che un indivduo che riesce a controllare meglio le emozioni, darà senza dubbio un risultato migliore in termini di esecuzione e viceversa.
Personalmente, quando mi esercito col mio insegnante oppure suono per qualcuno, ho imparato a governare le mie emozioni, poichè sono perfettamente cosapevole che chi mi insegna, è li' per aiutarmi e non per criticarmi ed ogni tipo di tensione è senza dubbio controproducente! insomma.... non sono ancora all'auditorium del Lingotto per suonare i 24 capricci di Paganini di fronte a migliaia di persone e critici esperti! RILASSATEVI e godetevi la vostra musica, poichè penso che, chi si fissa troppo sul perfetto risultato esecutivo, non gode veramente della musica in sè!
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Violinesco
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Messaggio da Violinesco »

Cara Gewa89, hai messo il dito sulla piaga!!!
Chissà quanti difetti si acquisiscono con un irrigidimento muscolare.
Per quello che posso dirti in base alla mia esperienza dello strumento, quello che ho capito fondamentalmente è che ognuno è il vero MAESTRO di se stesso.
Un insegnante ti può dire: "Premi meno le dita sulle corde", "Non alzare troppo la spalla", "L'arco più fluido", "Non schiacciare il suono" e via dicendo, ma tutto questo che cosa vuol dire?
Che vuol dire "Premi meno l'arco sulla corda"?
Come si fa a stabilire "quanto" premere?
Esiste per caso un'unità di misura?
Sono tutti studi che noi dobbiamo fare sulla nostra pelle, verificando sempre questo miracoloso equilibrio di energie che si instaura quando suoniamo, perché una tensione del braccio sinistro si ripercuote necessariamente sul braccio destro e viceversa, così come un eccessivo irrigidimento del collo può far salire la spalla e bloccare i muscoli della schiena che a loro volta bloccano altri muscoli e così via.
Ogni muscolo è connesso con l'altro.
Per questo secondo me è importantissimo controllarsi sempre mentre studiamo, perchè la lezione dura un'ora e possiamo avere il controllo del maestro, poi per tutta la settimana siamo soli in una stanza con noi stessi.
Ogni volta che suoniamo possiamo domandarci allora: "Posso essere più leggero con l'arco?", "Posso alleggerire le dita sulla tastiera?".
Controllare sempre quello che facciamo, "ascoltando" molto le nostre sensazioni fisiche, così come ascoltiamo l'intonazione mentre eseguiamo un passaggio difficile.
Un consiglio che mi ha dato il mio primo maestro è stato di accentuare l'opposto del difetto che intendiamo correggere: ad esempio, se noi contraiamo molto il braccio destro, proviamo a rilassarlo completamente e suoniamo un po', quello che viene viene, senza giudizio, così da renderci conto che tra il nostro modo contratto e quello completamente rilassato esiste una estesa gamma di tensioni e tra queste esisterà sicuramente quella corretta per il brano che stiamo studiando.
Così come si studia il cambiamento di corda e di posizione, va esplorato anche il mondo delle pressioni e tensioni, perchè se è vero che non bisogna contrarre troppo i muscoli del nostro corpo, è anche vero che una determinata tensione andrà ricercata, perchè la tensione (quella ... GIUSTA ... !!!) è sinonimo di prontezza ed elasticità.
Per questo l'unica cosa che posso consigliarti è quella di diventare il maestro di te stessa.
Ascoltati molto senza essere severa con te stessa.
Guarda, queste cose le dico e le ripeto prima a me stesso perché io non sono nessuno per poter dare dei consigli agli altri, ma è la mia piccola esperienza e te la offro nella speranza che possa aiutarti.

P.S. Io faccio meditazione zen e sonoterapia con una certa assiduità e sono tecniche che aiutano molto a ritrovare il centro di sè stesso e ricomporre l'unità delle nostre energie.
Anche lo yoga è ottimo.
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gewa89
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Messaggio da gewa89 »

Codice: Seleziona tutto

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<t>Gentile Violinesco,<br/>
grazie per le tue belle parole. Accetto con rispetto la tua “piccola esperienza
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Messaggio da Onorino »

Ciao gewa89,
per la mia esperienza ti dico che la tensione di cui soffri ha unicamente origine nell'ansia da prestazione, di cui tutti (studenti e non) soffrono.
Il mio maestro mi diceva che l'esecuzione in pubblico comporta sempre un calo di rendimento, ci vogliono tanti anni per recuperare una certa naturalezza davanti alle persone. Ma se suonerai in pubblico ti renderai conto che davanti ad uno oppure cento persone è la stessa cosa. Il consiglio spassionato che ti do e di studiare molto lentamente, mentre suoni davanti al maestro devi controllare contemporaneamente molti fattori (posizione,intonazione,arco....ecc) e questo ti da tensione, se studierai lentamente riuscirai meglio a coordinare i movimenti migliorando notevolmente la resa, un'altro messaggio del mio maestro era che quando si suona in pubblico molti movimenti devono necessariamente essere compiuti senza doverci pensare troppo, devono cioè scaturire automaticamente, questo te lo da solo lo studio eseguito lentamente. L'ultimo consiglio è di non perdere tempo per esibirti davanti a qualcuno.
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Messaggio da gewa89 »

Grazie Onorino,
il tuo insegnamento è davvero prezioso. L’ansia da prestazione, di cui tu parli, è indubbiamente uno degli aspetti che contribuiscono al mio stato di tensione. Ho sempre avuto dei problemi nel farmi ascoltare mentre suono, persino dai miei vicini di casa! Il mio maestro mi aveva proposto di fare un saggio al termine di questo anno di studi. Io gli ho risposto che, siccome sono molto saggia, non avrei fatto un saggio…forse, in realtà, non mi sono mostrata molto assennata in questo mio categorico rifiuto nell’esibirmi davanti a qualcuno. Ammetto che mi imbarazza suonare in presenza del mio maestro (paradossale) e questo stato d’animo si ripercuote sulla velocità dell’esecuzione. Mi viene sempre rimproverato di suonare troppo velocemente, quasi l’intento fosse solo quello di finire al più presto il brano. Pertanto, accolgo a braccia aperte il tuo invito ad uno studio lento, con la speranza di riuscire a creare un rapporto armonico tra me e lo strumento.
Con gratitudine,
Gewa
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Messaggio da Violinesco »

Cara Gewa89, anch'io ho paura a suonare in pubblico, però credo che dobbiamo essere un po' più leggeri, meno pesanti nell'affrontare lo studio del violino.
Che senso ha stare ore ed ore a studiare dentro una camera se poi non si riesce ad esprimere agli altri le cose belle che sentiamo quando suoniamo?
L'anno scorso ho fatto un saggio ed ho fatto qualche errore ... lì per lì ci sono rimasto male perché il brano lo conoscevo bene, ma poi ho pensato ... ma sì, non fa niente, la prossima volta andrà meglio.
Forse dobbiamo semplicemente essere meno critici, meno severi con noi stessi e buttarci un po' di più.
Dobbiamo vivere tutto con più leggerezza altrimenti una cosa così bella come la musica diventa un ulteriore motivo di frustarazione.
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Messaggio da and29 »

esatto Violinesco! è proprio ciò che ho voluto sottolineare dall'inizio di questo argomento!! Teke it easy! per tutti! :wink:
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claudio
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Messaggio da claudio »

anch'io nel mio passato di studente ho dato qualche saggio di violino. Ho fatto un sacco di errori ed ero piuttosto emozionato, ma la cosa più bella era che io ero l'allievo più grande, i miei "compagni" erano quasi tutti bambini di 9/10 anni. :oops: :lol:
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