Primo violino

Suonare e costruire i violini
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claudio
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I poster di The Strad si possono ordinare anche da Cremonabooks, ma anche comprandoli direttamente presso il sito di The Strad non ci sono problemi, in genere sono anche veloci e precisi.
andante con fuoco
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Per iniziare, da cremonabook, ne ho preso uno in formato pdf il Mediceo 1716 di Stradivari, Comprende la cartella delle varie misure comprese le quote dei due piani, non sono riportate le relative quinte. Scusa la domanda sicuramente banale, ma sto cercando di capire quante piú cose possibili, inerente la forma avevo capito che con la forma, ad esempio quella qui discussa, giá poteva essere realizzata per niziare a fare le prime lavorazioni zocchetti e fasce, cosa diversa prendere in esame un modello a mezzo poster per poi ricavare quinte e qunat'altro :idea: . Se non funziona cosi allora per qualsiasi violino da realizzare si deve realizzare una forma cutita su misura, o sto solo sproloquiando ?
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claudio
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Il Mediceo 1716 a mio parere è il meno indicato per essere preso a riferimento, credo infatti che abbia ben poco di stradivariano, così come il Messia dello stesso anno con cui condivide quasi con certezza lo stesso legno. Io prenderei esemplari più "sicuri" anche il Tiziano non sarebbe malaccio e sarebbero disponibili una quantità di rilievi veramente notevole.

La forma PG disegnata con Geogebra o a mano seguendo le proporzioni della sezione aurea danno risultati sicuri da tutti i punti di vista, però un conto è disegnare, un altro è costruire. Intanto il disegno esercita l'occhio e la mano alle proporzioni, gli strumenti reali servono a capire come ciò si traduce nella realtà di uno strumento, il quale con le inevitabili deformazioni seguite alla formazione del contorno delle fasce sulla forma interna e fasi successive formano un unicum che deve essere studiato e compreso. In mancanza di strumenti veri da esaminare direttamente, c'è la possibilità di ovviare parzialmente al problema studiando le varie pubblicazioni con tanto di rilievi in scala reale.

Il disegno di una forma per quanto accurato possa essere non permette una realizzazione "automatica" dello strumento e ciò lo si vede quasi sempre nella realizzazione delle punte quasi sempre più lunghe e sgraziate non solo rispetto al modello originale, ma anche rispetto al disegno della forma. Se si avesse in mente il modello originale dello strumento avverrebbero molti meno errori. Ovviamente una forma una volta che è stata disegnata e realizzata andrà bene per tutti gli strumenti che si intende realizzare, lo scopo non è quello di fare copie, ma di osservare il lavoro dei maestri e di osservarne le variazioni del disegno sugli esemplari esistenti.

Per le bombature è un altro discorso, in questo caso è indispensabile avere più modelli per capire l'andamento e lo stile nel tempo.
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Grazie per il chiarimento, mi é stato molto utile, solo per notizia il disegno della forma giá l'ho rifatto 3 volte, proprio per cercare di memorizzare tutto il sistema di sviluppo. Posseggo un violino, diciamo da studio della Suzuki, ovviamente non so a quale modello sia ispirato, durante l'attesa che mi arrivi qualche altro poster, pensi che possa servire a qualcosa rilevarne le dimensioni o su strumenti del genere é tempo sprecato :?:
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claudio
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:D Non per dire ma io a suo tempo e fino a quando non si è riusciti a capire l'errore sulla sezione aurea del disegno sul Sacconi, la forma credo di averla disegnata innumerevoli volte. Tenendo poi conto delle estrapolazioni e dei metodi sviluppati da altri autori ed il confronto continuo che continua ancora oggi, le innumerevoli volte diventano ancora più numerose!

Il disegno tiene in esercizio la mano e l'occhio, è utilissimo nel momento in cui si metterà mano sul legno. Piuttosto che guardare un improbabile violino da studio, è molto meglio il reperimento di immagini di strumenti originali dalla rete, che perlo meno possono dare una vaga idea delle proporzioni.

Ad esempio sul tuo disegno non mi convince molto la curva superiore, a mio parere si dovrebbe allargarne il raggio, oppure si dovrebbe aumentare il raggio delle curve laterali. Il fatto che le dimensioni coincidano con quelle delle forme originali vuol dire poco se non si tengono d'occhio le varianti apportate manualmente sulle forme stesse e sugli strumenti.
Questo è il limite della comunicazione di internet, che pure raggiunge livelli ottimi, quello di non poter spiegare qui ed ora con esempi pratici la sostanza delle "variazioni".

Ovviamente queste sono linee di condotta che si affineranno continuando a costruire e a disegnare. Per ora, visto che hai disegnato la tua prima forma e l'hai già controllata, dai un'occhiata alle curve come ti ho detto e se ti sembra che tutto vada bene, procedi a riportare il disegno sul legno. Occhio anche alla dimensione degli zocchetti laterali, che sono importantissimi perchè determinano la lunghezza delle punte.

Nel tuo disegno mi sembra che la curva inferiore della punta superiore abbia un raggio troppo piccolo, questo potrebbe comportare qualche problemino nel piegare la fascia in quel punto. Però nel Toscano 1690 le curve delle fasce in quel punto sono come le hai disegnate tu, quindi intendi riferirti ad un modello pre 1700 o ad uno post 1700 (curve ampie sugli zocchetti delle CC).

Non trascurare di servirti di un curvilinee per raggiungere la curva che ti sei prefissata, le apertura di compasso nel disegno della forma sono pura teoria (anche se spesso confermata dalla pratica).


Inoltre l'angolo formato dallo zocchetto con la forma non deve essere retto, ma leggermente ottuso, controlla bene il disegno sul Sacconi in questo senso. Quell'angolo ottuso agevola la sformatura una volta che si sarà finito il contorno fasce.

L'altezza dello zocchetto superiore nelle forme originali di solito è qualche millimetro superiore rispetto al corrispettivo inferiore, controlla perchè a me sul tuo disegno sembrano uguali.

Hai provato a fare il disegno di piazzamento delle effe direttamente sul disegno della forma? questo è indispensabile per un corretto posizionamento delle effe e la determinazione del diapason (che dovrebbe essere già stato ampiamente calcolato in fase di calcolo sezione aurea). Il piazzamento delle effe in questa fase del disegno serve a prendere le misure delle effe dai bordi e a controllare la regolarità e la corrispondenza della zona centrale della tavola compresa tra le effe (nei primi strumenti è bene prendere un modello e seguirlo alla lettera il più possibile).
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In merito alla tua risposta, ho fatto qualche verifica, il modello a cui mi vorrei ispirare e un post settecento, quindi analizzando la curva inf. della punta superiore facendo varie verifiche l'angolo di curvatura inevitabilmente mi veniva tracciato in quel modo. rifacendo varie volte il disegno mi e venuto all'occhio una discrepanza sul disegno da te eseguito e la spiegazione in pdf. Sicuramente avrò interpretato male io su come tracciare quanto detto peró ho eseguito il tutto fissando il punto U2 sul C1 relativo alla retta che delimita la larghezza massima del polmone sup. Nel primo disegno il punto U2 l'avevo fissato sul C1 primo. Così facendo l'angolo di curvatura è venuto più aperto coincidendo con quello fatto con geogebra. Altro chiarimento per quanto riguarda il diapason se non ho interpretato male dovrebbe essere la distanza dal punto dato dalla retta B (linea di baricentro) e il bordo preso dalla parte interna del filetto , il tutto dovrebbe ricadere nella misura canonica di 195. Presa la distanza dal disegno da me eseguito tra B e il bordo ci sono 193mm, considerando lo spessore della fascia arriviamo a 194, ergo il tutto entra nella tolleranza ho devo verificare qualcosa. Per completezza inserisco l'ultimo disegno compreso di posizionamento zocchetti. Ultimo appunto non finirò mai di ringraziarti, grazie alle tue risposte stò esaminando aspetti che non avevo considerato.
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claudio
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Mi pare che vada benone, anche se non posso controllare bene per via delle deformazioni introdotte dalla fotografia. Il diapason finale nella forma stradivariana varia intorno ai 196mm e qualche volta anche 197, si tratta quindi di un diapason abbondante rispetto alla regola canonica dei 195mm. E' opportuno verificare la correttezza delle CC non solo con altri disegni (poster di the strad), ma anche con il piazzamento delle effe, in questo modo non ci saranno troppe sorprese con il bordo troppo vicino o lontano rispetto ai fori di risonanza. In particolare sarebbe bene controllare il punto C in cui si fa centro per la tracciatura dell'arco centrale delle CC, in modo da non averle troppo verticali o "sedute", o al contrario troppo aperte rispetto al normale rappresentato dalla forma PG originale. Giunti felicemente alla fine del controllo del disegno, userei un buon curvilinee per addolcire i raccordi delle curve delle CC e degli zocchetti con le curve dei polmoni superiori, in questo modo la linea risulterà più morbida, a tutto vantaggio dello strumento finale.
Misura anche la distanza tra le punte degli zocchetti e riportala, il suo valore è importante per verificare quanto ci si sia discostati rispetto alle forme e agli strumenti originali.
Ricordo che chi si appresta al primo strumento o comunque è alle prime armi, dovrebbe seguire i modelli degli strumenti originali in modo preciso, una volta fatto l'occhio ci si potranno prendere delle libertà.
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Salve
Seguendo il consiglio di Claudio sono passato a quest'altra discussione che ha fugato molti dubbi che inevitabilmente sorgono disegnando la forma di un violino. Per quando riguarda la curva inferiore io l'ho costruita tracciando l'asse del segmento della sezione W-K1 che però incontrava la mezzeria fuori della forma. Anch'io ho avuto l'impressione che il violino disegnato era come se fosse "seduto" e ho cercati di correggere l'errore "tirando" la curva in basso ma forse non è stato sufficiente, proverò a disegnarla partendo dal centro F. Per quanto riguarda le punte superiori, la descrizione fatta da Claudio porta inevitabilmente a disegnare l'ultimo tratto delle CC "basso". Rileggendo gli interventi di questa discussione ho rilevato che alcune "correzioni" si possono effettuare anche con l'ausilio del curvilinee, il programma di grafica da me usato permette di costruire curve a piacimento per cui penso di non avere problemi quando disegnerò la prossima forma.
Salve
ps. Anch'io sono al sesto disegno
Rocco
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La distanza da punta a punta tra gli zocchetti è: lato sx 88mm lato dx 88,5mm
Per quanto riguarda il poster stó cercando di provvedere contattata cremona books hanno solo cartelle al momento, io intendo acquistare qualcosa che abbia tutto compreso quinte ecc. Quindi penso che mi rimane solo la strada di the strad con i tempi che ci vorranno :roll:
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claudio
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I tempi di the strad sono abbastanza agevoli, comunque controllerò io sui miei poster se le distanze tra le punte sono compatibili.
Manca però l'altra distanza da punta a punta, quella degli zoccheti superiori mi sembra.
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Scusami ma penso di aver frainteso, come distanza io ho considerato punta a punta tra zocchetti dello stesso lato, a quanto ho capito dalla tua risposta intendevi punta a punta zocchetti superiori e inferiori, se così come rientro a casa faró la misurazione.
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claudio
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va bene aver dato anche la dimensione verticale delle CC, che è nella norma. aspettiamo le distanze orizzontali.
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Allora le misura punta punta zocchetti sup. 148 mm inf. 175,5mm
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Ciao Ranochet, premesso lungi da me dare consigli, ho stampato la tua forma PG e l'ho sovrapposta a quella da me disegnata ad occhio ho notato che le linee di curvatura del polmone sup. in quella mia sono circa 0,5 mm più larghe , dando visivamente una sensazione di un polmone sup. più ampio, la curva di raccordo inferiore relativa alle punte superiori l'ho tracciata diversamente da come l'hai tracciata tu, penso che dall'immagine da me pubblicata tu possa vedere come ho eseguito il tutto,il tracciato delle curve delle CC, sempre sovrapponendo le immagini, da me sono 0,5mm più spostate verso l'interno. Comunque complimenti per il lavoro svolto cosa che da spunto per confrontare i lavori svolti ciao.
Ranochet
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Ciao PatrolViol, non ti preoccupare di urtare la mia suscettibilità dandomi dei consigli, anzi ne ho bisogno perchè più vado avanti nello studio della forma e più mi sorgono dubbi legati anche a considerazioni in vista della costruzione effettiva. Io penso che il modo migliore sia quello suggerito da Claudio, cioè quello di riferirsi ai poster di The Strad, solo che prima di iniziare voglio approfondire bene i concetti fondamentali per cui continuo a disegnare per ora. Se possono interessarti io avevo già disegnato le quinte indicate sul libro di Sacconi su una forma precedente all'ultima che ho inserito per cui penso debbano essere riviste.
http://depositfiles.com/files/eqwrpb5ng
http://depositfiles.com/files/5crvtn3fo
http://depositfiles.com/files/r5ckfb3gd
Rocco
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