La distanza orizzontale dello strumento finito nel caso di un modello stradivariano, le misure non variano molto da modello a modello sono di circa 154mm e 179mm, per cui stabilendo uno scarto minimo tra la punta degli zocchettì e le punte della tavola finita con bordo finito di circa 5-6mm totali (circa 3mm per parte). Direi che per starci comodo sarebbe meglio modificare le punte inferiori a qualche mm di meno, anche un paio dovrebbero essere sufficienti, questo dà modo anche di avere punte meno ingombranti ed uno strumento più slanciato e più facile da suonare.PatrolViol ha scritto:Allora le misura punta punta zocchetti sup. 148 mm inf. 175,5mm
Primo violino
andante con fuoco
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OK lavoro eseguito 1 mm per parte, all'occasione inserisco copia prodotta in pdf , l'analisi dovrebbe essere più agevole rispetto alla foto. Spero vada bene
https://dl.dropbox.com/u/98666971/Forma_PG_1p.jpg

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Raccontare come faccio !!!
Sto cercando di capire come fare leggendo diverse fonti Sacconi, quaderno di liuteria 3 - 13 , ma la confusione non si dirada
. Anzi ne approfitto per chiedere qualche chiarimento. Come ff pensavo di prendere come modello quello del poster , in merito alle misure una cosa penso che sia certa e cioé la distanza del diapason di 195mm, questa dovrebbe coincidere con il baricentro acustico della tavola armonica. Qui mi sorge una domanda su come ricavare questo punto dato che da quanto ho letto ,in particolare sul quaderno 3 pre menzionato il tutto si fa con la tavola giá preparata, quindi sulla forma come ci si regola? Ritornando sempre a delle considerazioni, da me fatte, nel tracciare il disegno della forma si é fissati il punto B che viene specificato come punto dove dovrebbero ricadere i piedini del ponticello, bene da qui se cosí fosse sapendo che la larghezza max inf dei piedini é di circa 41 mm posso tracciare i punti d'appoggio dello stesso e quindi inevitabilmente le tacche interne delle ff
per ora mi fermo qui.
Sto cercando di capire come fare leggendo diverse fonti Sacconi, quaderno di liuteria 3 - 13 , ma la confusione non si dirada



- davidesora
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Ti conviene disegnare a mano libera il contorno dello strumento punte comprese intorno al tuo disegno della forma aggiungendo la misura dello spessore delle fasce più i bordi e di provare a piazzare le effe visualizzando la tavola completa per capire meglio le misure riferite alla tavola (come il diapason) e il rapporto con la forma.PatrolViol ha scritto:Raccontare come faccio !!!
Sto cercando di capire come fare leggendo diverse fonti Sacconi, quaderno di liuteria 3 - 13 , ma la confusione non si dirada. Anzi ne approfitto per chiedere qualche chiarimento. Come ff pensavo di prendere come modello quello del poster , in merito alle misure una cosa penso che sia certa e cioé la distanza del diapason di 195mm, questa dovrebbe coincidere con il baricentro acustico della tavola armonica. Qui mi sorge una domanda su come ricavare questo punto dato che da quanto ho letto ,in particolare sul quaderno 3 pre menzionato il tutto si fa con la tavola giá preparata, quindi sulla forma come ci si regola? Ritornando sempre a delle considerazioni, da me fatte, nel tracciare il disegno della forma si é fissati il punto B che viene specificato come punto dove dovrebbero ricadere i piedini del ponticello, bene da qui se cosí fosse sapendo che la larghezza max inf dei piedini é di circa 41 mm posso tracciare i punti d'appoggio dello stesso e quindi inevitabilmente le tacche interne delle ff
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per ora mi fermo qui.
Oltretutto è un ottimo esercizio per l'occhio, soprattutto disegnare punte e CC.
Davide
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Ho provato il metodo suggerito dal Quaderno di Liuteria n.3, ma con l'angolo di 40° non mi torna nulla.
Ho trovato invece interessante il metodo suggerito da Alvin Thomas King, reperibile in Internet cercando su Google ad esempio 'alvin thomas king the cremonese system'.
E' probabilmente un tentativo di razionalizzare a posteriori una procedura che forse prevedeva qualche grado di libertà, ma per lo meno costituisce un punto di partenza. Forse Claudio può aiutarci ...
Ho trovato invece interessante il metodo suggerito da Alvin Thomas King, reperibile in Internet cercando su Google ad esempio 'alvin thomas king the cremonese system'.
E' probabilmente un tentativo di razionalizzare a posteriori una procedura che forse prevedeva qualche grado di libertà, ma per lo meno costituisce un punto di partenza. Forse Claudio può aiutarci ...
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Io ho provato a farlo (vedi intervento con allegati alla pag 3 di questo topic), dopo tutti i dubbi sono tornato indietro, ora sto ridisegnando la forma PG, appena sono convinto vi allego il disegno.Ananasso ha scritto:Mentre aspetti disegna le ff sulla forma, come diceva Claudio. E raccontaci come fai.
A presto
Rocco
intanto si tracci una linea orizzontale tangente alle curve degli zocchetti inferiori, poi una parallela a circa 6mm di distanza. Per il resto vediamo quando ho un più tempo, nel mentre vi consiglio di prendere qualche disegno di un buon esemplare stradivariano su The Strad e di studiarvi bene le misure, a partire dall'interasse degli occhi inferiori.
andante con fuoco
- masa
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In questo disegno
http://imageshack.us/photo/my-images/818/gform.jpg/
Il cerchio blu è più grande del cerchio rosso cioè A>a , a rigore di logica B>b, C>c.
Nel disegno di patrolviol mi sembra A<a>a, B>b, C>c ) è concettualmente logico, ma non fanno parte delle voci costitutive nel metodo si Sacconi.
Non ho ancora capito, se c’è un metodo come mai i risultati non sono uguali per tutti, se c’è da correggere a sentimento, allora che senso ha usare la (magica) sezione aurea come se il suo uso ha un valore aggiuntivo.
E poi questa è la sagoma della forma, ma la sagoma del violino è off settata (non scalata in proporzione).
Non capisco perché si parte con la forma, non sarebbe meglio cercare un metodo per disegnare la sagoma della tavola (puoi usare 13 cerchi come Sacconi o con le curvature progressive) ben proporzionata e poi ricavare la forma, non vi sembra logico e metodologicamente corretto?
http://imageshack.us/photo/my-images/818/gform.jpg/
Il cerchio blu è più grande del cerchio rosso cioè A>a , a rigore di logica B>b, C>c.
Nel disegno di patrolviol mi sembra A<a>a, B>b, C>c ) è concettualmente logico, ma non fanno parte delle voci costitutive nel metodo si Sacconi.
Non ho ancora capito, se c’è un metodo come mai i risultati non sono uguali per tutti, se c’è da correggere a sentimento, allora che senso ha usare la (magica) sezione aurea come se il suo uso ha un valore aggiuntivo.
E poi questa è la sagoma della forma, ma la sagoma del violino è off settata (non scalata in proporzione).
Non capisco perché si parte con la forma, non sarebbe meglio cercare un metodo per disegnare la sagoma della tavola (puoi usare 13 cerchi come Sacconi o con le curvature progressive) ben proporzionata e poi ricavare la forma, non vi sembra logico e metodologicamente corretto?