Personalizzazione
- masa
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Personalizzazione
Nel mio modello personale del riccio (su questo ora lasciamo perdere, abbiamo già discusso) , ho dato una certa inclinazione (torsione progressiva) sui bordi della cassetta per dare una maggior plasticità. L’effetto mi piace molto, vorrei applicare anche sui modelli normali come una piccola personalizzazione, secondo voi è una nota stonata nella tradizione?
http://imageshack.us/photo/my-images/706/dscf1241z.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/201/dscf1242i.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/706/dscf1241z.jpg/
http://imageshack.us/photo/my-images/201/dscf1242i.jpg/
- davidesora
- Liutaio
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Masa, se ti prendi una simile libertà interpretativo sul riccio, stai a chiederti della torsione dei bordi della cassetta? Evidentemente nessuno può darti la risposta, solo tu puoi farlo. Personalmente prima di ricorrere a certe arditezze stilistiche cercherei prima di tutto di imparare a costruire un violino, il capotasto e la cassetta dei piroli mostrano un paio di particolari che dovrebbero essere aggiustati e che non credo facciano parte del bagaglio di innovazione da te proposto.
andante con fuoco
Masa, mi chiedo quale sia la finalita? E' di tipo solo estetico?
Tutto nel violino richiama la sinuosità delle forme e, secondo il mio modo di vedere, non esiste niente di meglio di un riccio a volute circolari concentriche per venire incontro a questa esigenza nella chiusura della testa.
Delle volute tendenti a triangolo avrebbero ragione d'essere se anche nella struttura della cassa ci fossere delle forme che le richiamino! Altrimenti che attinenza hanno nel complesso dello strumento? ......romperebbero l'armonia delle forme!
Tutto nel violino richiama la sinuosità delle forme e, secondo il mio modo di vedere, non esiste niente di meglio di un riccio a volute circolari concentriche per venire incontro a questa esigenza nella chiusura della testa.
Delle volute tendenti a triangolo avrebbero ragione d'essere se anche nella struttura della cassa ci fossere delle forme che le richiamino! Altrimenti che attinenza hanno nel complesso dello strumento? ......romperebbero l'armonia delle forme!

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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
Codice: Seleziona tutto
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Vogliamo reprimere la creatività di Masa? Io non me la sento. Vorrei vedere con quale sinuosità del corpo sarebbe abbinato questo ardito finale del manico, e anche la forma delle “effe
- masa
- Utente Esperto I
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L’argomento non era il riccio spigoloso come avevo scritto all’inizio, purtroppo avevo solo quelle foto per far capire di che cosa si tratta, QUINDI NON GURDATE IL RICCIO, NON PARLIAMO DI QUESTO, MI STO RIFLETTENDO ANCORA, la domanda era se ci sta un piccolo accorgimento personale nella liuteria tradizionale.
Forse è la mia deformazione professionale che mi spinge a guardare un oggetto come risultato di un progetto – lavoro nell’ambito del design da 45 anni, ho passato una vita a fare una montagna di disegni e verificare con magliaie di prototipi prima di essere convinto (se anche non arrivo mai a dire perfetto) di una forma, e di non partire con preconcetti.
Una delle cose che non mi convinceva era la mancanza di plasticità delle superficie della cassetta squadrata in sezione di un violino nuovo (se è molto consumato, è meglio), avevo pensato che con una piccola inclinazione verso interno potesse dare il senso di invito (spaziale mentale) verso interno, togliere la piattezza di una superficie determinata quasi dal passaggio di una sega, e attenuare in qualche maniera quel ambiguo restringimento verso il capotasto.
Vorrei precisare che è la mia personalissima osservazione per la quale appunto vi volevo chiedere le vostre opinioni.
Per quanto riguarda la mia scarsa precisione, ha ragione Claudio, devo migliorare parecchio, se anche mi piacerebbe molto un certo livello di trascuratezza.
Forse è la mia deformazione professionale che mi spinge a guardare un oggetto come risultato di un progetto – lavoro nell’ambito del design da 45 anni, ho passato una vita a fare una montagna di disegni e verificare con magliaie di prototipi prima di essere convinto (se anche non arrivo mai a dire perfetto) di una forma, e di non partire con preconcetti.
Una delle cose che non mi convinceva era la mancanza di plasticità delle superficie della cassetta squadrata in sezione di un violino nuovo (se è molto consumato, è meglio), avevo pensato che con una piccola inclinazione verso interno potesse dare il senso di invito (spaziale mentale) verso interno, togliere la piattezza di una superficie determinata quasi dal passaggio di una sega, e attenuare in qualche maniera quel ambiguo restringimento verso il capotasto.
Vorrei precisare che è la mia personalissima osservazione per la quale appunto vi volevo chiedere le vostre opinioni.
Per quanto riguarda la mia scarsa precisione, ha ragione Claudio, devo migliorare parecchio, se anche mi piacerebbe molto un certo livello di trascuratezza.
il mio appunto non era sulla mancanza di precisione, io credo che a te il senso della precisione non manchi affatto, la mia attenzione era rivolta al capotasto "tagliato" in modo approssimativo e al limite inferiore della cassetta dei piroli non perfettamente in linea con esso. Non si tratta di mancanza di precisione, ma di non avere ancora un'idea di come si fa, quindi prima di arrivare a concepire le soluzioni stilistiche personali, bisognare risolvere le lacune di base.
Nota bene, questo te lo dico dal punto di vista di un liutaio autodidatta che di lacune ne ha in abbondanza, quindi ogni criterio di precisione e di aderenza ad uno stile non sono esattamente in cima ai miei pensieri. Ma certi accorgimenti o la mancanza di essi sono rivelatori delle capacità di un liutaio. In genere vale il principio che se vuoi capire quanto sia bravo un liutaio, non guardare (solo) la cassa, ma guarda prima il manico.
L'attenzione ai particolari non deve essere considerata inutile pignoleria, capisco che nel caso di architetti, fisici, ingegneri, la preparazione specifica rischia di precedere quella liutaria vera e propria, ma bisogna in qualche modo resistere alla tentazione altrimenti si avranno strumenti non in ordine in cui a parlare sarà solo una ingenua presunzione. Bisogna curare l'attenzione ai particolari, sarà soprattutto questa a dare nuove idee personali perchè all'origine ci sono canoni sicuri da seguire da cui ci si potrà più o meno allontanare con sicurezza.
Più che di "trascuratezza" direi che bisognerebbe acquisire spontaneità.
Nota bene, questo te lo dico dal punto di vista di un liutaio autodidatta che di lacune ne ha in abbondanza, quindi ogni criterio di precisione e di aderenza ad uno stile non sono esattamente in cima ai miei pensieri. Ma certi accorgimenti o la mancanza di essi sono rivelatori delle capacità di un liutaio. In genere vale il principio che se vuoi capire quanto sia bravo un liutaio, non guardare (solo) la cassa, ma guarda prima il manico.
L'attenzione ai particolari non deve essere considerata inutile pignoleria, capisco che nel caso di architetti, fisici, ingegneri, la preparazione specifica rischia di precedere quella liutaria vera e propria, ma bisogna in qualche modo resistere alla tentazione altrimenti si avranno strumenti non in ordine in cui a parlare sarà solo una ingenua presunzione. Bisogna curare l'attenzione ai particolari, sarà soprattutto questa a dare nuove idee personali perchè all'origine ci sono canoni sicuri da seguire da cui ci si potrà più o meno allontanare con sicurezza.
Più che di "trascuratezza" direi che bisognerebbe acquisire spontaneità.
andante con fuoco
- masa
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Grazie Claudio dei commenti sempre preziosi.
Mi vergogno del capotasto, quando avevo incollato la tastiera s’è scivolato un po’ indietro, la larghezza del capotasto non arrivava a coprire tutto – l’avevo già spessorato, era il mio secondo violino. Ora che ho un po’ di scorta di ebano più largo, lo rifarò. Il manico è veramente difficile in tutti i raccordi di congiunzione, il tacco (ma si può incollare la tastiera provvisoriamente, finire bene il manico e poi scavare innesto?), la curva appena sotto il capotasto ... devo avere più pazienza e controllare meticolosamente.
Mi vergogno del capotasto, quando avevo incollato la tastiera s’è scivolato un po’ indietro, la larghezza del capotasto non arrivava a coprire tutto – l’avevo già spessorato, era il mio secondo violino. Ora che ho un po’ di scorta di ebano più largo, lo rifarò. Il manico è veramente difficile in tutti i raccordi di congiunzione, il tacco (ma si può incollare la tastiera provvisoriamente, finire bene il manico e poi scavare innesto?), la curva appena sotto il capotasto ... devo avere più pazienza e controllare meticolosamente.
Non ti devi vergognare del capotasto, devi solo capire come farlo in modo appropriato. Anche per me il capotasto è un tallone d'Achille, non è facile fare un bel capotasto. Comunque mi sembra che tu abbia buone mani e grande volontà, sono sicuro che già da ora sei capace di fare molto di più e a colmare facilmente le lacune.
andante con fuoco