Luca- ha scritto:Ci sono sicuramente forme di commercio aggressive ,ma anche forme più discrete e sane come lo è anche questo portale che non a caso si chiama Il portale di Claudio Rampini.
Luca
Sbagli di grosso e ti spiego perchè:
che il portale del violino possa essere intesa come una forma di commercio, seppure in modo soft, è qualcosa che va contro i miei principi perchè ho messo su questa realtà proprio perchè schifato dalla necessità perenne dell'artista e dell'artigiano di doversi barcamenare con la quotidianità a spese della qualità e della profondità della ricerca.
Io qui non faccio promozione dei miei strumenti, ma parlo anche dei miei strumenti (qualche volta), ma soprattutto tento di rendere partecipe l'inclito pubblico di un mio progetto di ricerca e di un mio modo di vivere la liuteria, questo non ha niente ha che fare con il commercio, nè soft, nè hard. Semplicemente qui il commercio è fuori della porta.
D'altronde gli esempi che si possono vedere di liutai commercianti floridamente adagiati sui loro soldi e che continuano a macinare denaro in modo insaziabile, sono abbastanza evidenti: strumenti scadenti e prodotti praticamente in serie (nonostante le campagne pubblicitarie che affermano il contrario).
Capire questo è importante, altrimenti non si arriverà mai a capire la voce di uno come Davide Sora che vuole riportare la liuteria ai liutai. Certe opinioni da un liutaio che opera da circa trent'anni e lo fa con coscienza devono essere ben meditate e non le si possono liquidare semplicemente con qualche battuta dettata dal buon senso. Bisogna capire le motivazioni profonde che spingono una persona del genere a pensarla in un certo modo, e bisogna farlo allo stesso modo con cui ci accingiamo a capire la forma di un violino antico.