Ci provo anche io a fare un violino!
Io non seguo quel metodo, ho approfondito quanto riportato dal Sacconi e così mi sono evoluto. Il baricentro per me non c'entra niente con il piazzamento delle effe, piuttosto credo sia importante il piazzamento delle effe in relazione anche al punto di maggior spessore del fondo.
Il disegno del piazzamento che puoi vedere nella discussione dedicata al "violino nuovo" usa un metodo diverso e che prende le dritte dal metodo stradivariano, in questo modo ho trovato molto più facile e funzionale riportare il disegno sulla tavola. Magari confronta i due metodi e cerca di capirli, nel forum si è parlato molto anche di questi aspetti.
Per gli spessori della tavola come hai deciso di procedere?
Il disegno del piazzamento che puoi vedere nella discussione dedicata al "violino nuovo" usa un metodo diverso e che prende le dritte dal metodo stradivariano, in questo modo ho trovato molto più facile e funzionale riportare il disegno sulla tavola. Magari confronta i due metodi e cerca di capirli, nel forum si è parlato molto anche di questi aspetti.
Per gli spessori della tavola come hai deciso di procedere?
andante con fuoco
Sacconi, a pag. 86, dice:
"Per I'esatto riporto, iniziava col tracciare una linea retta oúzzontale congiungente i due eslemi inferiori delle fasce delle CC; linea che costituíva la base fissa di panenza per tutto lo schema. Ne
tracciava quindi una seconda sottostante e ad essa parallela aIIa distanza fissata nel disegno (nei violini siaggirava attorno ai 7 mm), che stabilva la posizione degli occhielli inferiori, il cui centro cadeva su di essa".
Quindi la retta distante 7 mm dalla punta inferiore delle CC non è tangente ai fori inferiori: su di essa cadono i centri dei fori.
"Per I'esatto riporto, iniziava col tracciare una linea retta oúzzontale congiungente i due eslemi inferiori delle fasce delle CC; linea che costituíva la base fissa di panenza per tutto lo schema. Ne
tracciava quindi una seconda sottostante e ad essa parallela aIIa distanza fissata nel disegno (nei violini siaggirava attorno ai 7 mm), che stabilva la posizione degli occhielli inferiori, il cui centro cadeva su di essa".
Quindi la retta distante 7 mm dalla punta inferiore delle CC non è tangente ai fori inferiori: su di essa cadono i centri dei fori.
Tieni conto di quanto ha riportato Ananasso. Ho visto le effe del Kruse hai riportato nella pagina precedente di questa discussione, prova a ridisegnare il modello e poi lo vediamo ancora assieme, mi sembra inutile dirti dove e come migliorare, andiamo avanti per tentativi fino a quando raggiungeremo un buon compromesso. Al momento mi sembra che il tuo modello, oltre a dover perfezionare curve superiori ed inferiori e relative palette, debba anche tener conto della giusta larghezza delle effe. Non è facile, in quanto è abbastanza scontato che le prime volte si facciano effe "magre" o "abbondanti", l'importante è fare un buon modello e poi cercare di riportarlo fedelmente nel disegno.
Per gli spessori è tutto ok, il legno della tua tavola sembra che sia adatto per quegli spessori, tieni conto che il suono che ne otterrai sarà sicuramente di buon timbro, ma potrebbe essere meno efficace sulla risposta. Tenendo però conto che moltissimi strumenti stradivariani e guarneriani seguono questo tipo di spessori, sarà il musicista di buona scuola che saprà apprezzare questa caratteristica, e non il classico "pigione" che preme come un forsennato il crine sulle corde. In termini violinistici questa è la cosiddetta ricerca del punto di contatto. Ad oggi io uso il sistema di spessori uniformi solo per le viole, per i violini lascio un pochino più legno nella zona centrale tra gli zocchetti superiore ed inferiore.
Per gli spessori è tutto ok, il legno della tua tavola sembra che sia adatto per quegli spessori, tieni conto che il suono che ne otterrai sarà sicuramente di buon timbro, ma potrebbe essere meno efficace sulla risposta. Tenendo però conto che moltissimi strumenti stradivariani e guarneriani seguono questo tipo di spessori, sarà il musicista di buona scuola che saprà apprezzare questa caratteristica, e non il classico "pigione" che preme come un forsennato il crine sulle corde. In termini violinistici questa è la cosiddetta ricerca del punto di contatto. Ad oggi io uso il sistema di spessori uniformi solo per le viole, per i violini lascio un pochino più legno nella zona centrale tra gli zocchetti superiore ed inferiore.
andante con fuoco
- davidesora
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D'accordo con Davide, anche se le effe potrebbero della giusta dimensione lasciando il segno che è stato tracciato, invece di tagliarlo via con il coltello. Però per educare l'occhio e il gusto direi che si possano tranquillamente ridisegnare, considerando anche che le palette inferiori mi sembrano ancora un poco abbondanti, ma questo forse dipende molto dal modello ispirato al Kruse. Le palette superiori invece mi sembrano aggraziate e così le lascerei, mi ricordano vagamente i modelli più antichi degli Amati.
Per il corpo delle effe cerca anche di non fare le aste troppo parallele, poichè in questo modo esse danno l'impressione di un tubo, invece dovrebbero essere rastremate il giusto e quindi avere maggior slancio. In poche parole non gli deve pesare il sedere (definizione poco accademica, ma credo di buon effetto per la comprensione),
Per il corpo delle effe cerca anche di non fare le aste troppo parallele, poichè in questo modo esse danno l'impressione di un tubo, invece dovrebbero essere rastremate il giusto e quindi avere maggior slancio. In poche parole non gli deve pesare il sedere (definizione poco accademica, ma credo di buon effetto per la comprensione),
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Concordo, secondo me il Toscano è un buon esempio di questo effetto, le sue effe sono tra le mie preferite.claudio ha scritto: Per il corpo delle effe cerca anche di non fare le aste troppo parallele, poichè in questo modo esse danno l'impressione di un tubo, invece dovrebbero essere rastremate il giusto e quindi avere maggior slancio.
La effe sinistra del Kruse non è male, ma nella parte superiore l'asta tarda un po' a restringersi perdendo slancio.
Davide
a-ri-nuove FF
Salve, ho finito di riportare sulla tavola le nuove FF secondo i vostri consigli.
Ogni volta che le rifaccio mi rendo conto di cosa significhi quando Claudio dice "allenare l'occhio" è incredibile come adesso le prime FF che ho disegnato mi sembrino orripilanti e quando le ho fatte, solo otto giorni fà, mi sembravano belle!
Credo che siano un po' meglio di prima, tuttavia, non sono certo di essere arrivato al disegno definitivo per questo primo violino.
Voi che ne pensate? Si nota come le palette superiori siano troppo larghe ma credo sia dovuto agli occhielli superiori che sono venuti un po' piccoli ma so dov'è l'inghippo, prima di tagliare le FF faro' i fori degli occhielli alla giusta misura.
A presto!


Ogni volta che le rifaccio mi rendo conto di cosa significhi quando Claudio dice "allenare l'occhio" è incredibile come adesso le prime FF che ho disegnato mi sembrino orripilanti e quando le ho fatte, solo otto giorni fà, mi sembravano belle!
Credo che siano un po' meglio di prima, tuttavia, non sono certo di essere arrivato al disegno definitivo per questo primo violino.
Voi che ne pensate? Si nota come le palette superiori siano troppo larghe ma credo sia dovuto agli occhielli superiori che sono venuti un po' piccoli ma so dov'è l'inghippo, prima di tagliare le FF faro' i fori degli occhielli alla giusta misura.
A presto!


- masa
- Utente Esperto I
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Non ho mai visto una foto del Kruse, ma rispetto a tanti violini di stradivari e altri, queste ff sono un po’ meno inclinate e più parallele, personalmente non mi piaciono (sono ancora troppo larghe). Questa è assolutamente la mia personalissima opinione, alla fine uno può fare come vuole, sono le cose che caratterizzano la personalità.
Quando guardo dei cataloghi delle aste, mi meraviglio che ci sono un sacco di violini che non assomigliano a uno Stradivari. Siamo forse troppo influenzati dallo stile stradivariano? (qui lascimo perdere il mio tentativo della radicale personalizzazione, so che quello è molto criticabile)
Non ho capito perché bisogna disegnare direttamente sul legno (perche Stradivari faceva così?), avrei provato a disegnare su una sagoma tagliata in cartone con la filettatura disegnata, così potrei anche avere la visione delle ff con contorno della tavola finito. (Io disegno anche la forma partendo dal disegno della tavola finita), secondo me è metodologicamente più artistico avere una visione più ampia nel controllo del equilibrio e della proporzione.
Quando guardo dei cataloghi delle aste, mi meraviglio che ci sono un sacco di violini che non assomigliano a uno Stradivari. Siamo forse troppo influenzati dallo stile stradivariano? (qui lascimo perdere il mio tentativo della radicale personalizzazione, so che quello è molto criticabile)
Non ho capito perché bisogna disegnare direttamente sul legno (perche Stradivari faceva così?), avrei provato a disegnare su una sagoma tagliata in cartone con la filettatura disegnata, così potrei anche avere la visione delle ff con contorno della tavola finito. (Io disegno anche la forma partendo dal disegno della tavola finita), secondo me è metodologicamente più artistico avere una visione più ampia nel controllo del equilibrio e della proporzione.
Ultima modifica di masa il martedì 10 giugno 2014, 12:26, modificato 1 volta in totale.
Stradivari non disegnava direttamente sul legno, ma faceva un disegno preparatorio che serviva appunto a verificare la disposizione delle effe. Da questo punto di vista forse sarebbe il caso il ritornare sulla carta per poi riportare il disegno sul legno una volta risolti i vari problemi. Ricordo che la posizione delle effe dovrebbe avvenire quando si è certi del modello delle effe medesime, altrimenti i parametri da aggiustare sono troppi.
andante con fuoco