la mia "prima volta"...
- Nick_70
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Grazie Maestro, sono molto contento ed incoraggiato a continuare.
(..anche se stamattina mi sono rotto la testa per fare la giunzione della TA... ma non c'è stato verso di far combaciare gli split! E dire che avendone già fatte 2, credevo di essere in vantaggio sugli altri allievi... invece con la pialla 9,1/2, avendo usato in precedenza la 7, mi ha fatto ricredere del tutto. Domattina riattacco con nuove energie!
Tornando al Primo, volevo proporre una ricetta, diciamo di "Famiglia" anche se poi a scuola mi hanno detto essere la medesima reperibile su di un vecchio libro di vernici, di cui ora però non ricordo l'autore...
Cmq. si tratterebbe di (la riporto paro paro come trovata):
1) Spirito di vino 95 gradi: 1 litro
2) Gommalacca bionda: Gr. 100
3) Sandracca: Gr. 100
4) Mastice in lacrime: Gr. 25
5) Trementina di Venezia: Gr. 25
6) Gomma Ellemi Gr. 5
Dovrebbe essere una ricetta "rodata", certo poi dipende dalla qualità degli ingredienti, dalla precisione del mix, dalla mano... eccecc...
L'ho già proposta in laboratorio a scuola, vediamo come viene.
(..anche se stamattina mi sono rotto la testa per fare la giunzione della TA... ma non c'è stato verso di far combaciare gli split! E dire che avendone già fatte 2, credevo di essere in vantaggio sugli altri allievi... invece con la pialla 9,1/2, avendo usato in precedenza la 7, mi ha fatto ricredere del tutto. Domattina riattacco con nuove energie!
Tornando al Primo, volevo proporre una ricetta, diciamo di "Famiglia" anche se poi a scuola mi hanno detto essere la medesima reperibile su di un vecchio libro di vernici, di cui ora però non ricordo l'autore...
Cmq. si tratterebbe di (la riporto paro paro come trovata):
1) Spirito di vino 95 gradi: 1 litro
2) Gommalacca bionda: Gr. 100
3) Sandracca: Gr. 100
4) Mastice in lacrime: Gr. 25
5) Trementina di Venezia: Gr. 25
6) Gomma Ellemi Gr. 5
Dovrebbe essere una ricetta "rodata", certo poi dipende dalla qualità degli ingredienti, dalla precisione del mix, dalla mano... eccecc...
L'ho già proposta in laboratorio a scuola, vediamo come viene.
NicK
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Così a occhio penso che risulterà un po' troppo "caramellosa" e luccicante per i miei gusti, ma si tratta solo di questo, gusto personale, appunto....credo che ai cinesi piacerebbe moltissimo....Nick_70 ha scritto:
Tornando al Primo, volevo proporre una ricetta, diciamo di "Famiglia" anche se poi a scuola mi hanno detto essere la medesima reperibile su di un vecchio libro di vernici, di cui ora però non ricordo l'autore...
Cmq. si tratterebbe di (la riporto paro paro come trovata):
1) Spirito di vino 95 gradi: 1 litro
2) Gommalacca bionda: Gr. 100
3) Sandracca: Gr. 100
4) Mastice in lacrime: Gr. 25
5) Trementina di Venezia: Gr. 25
6) Gomma Ellemi Gr. 5
Dovrebbe essere una ricetta "rodata", certo poi dipende dalla qualità degli ingredienti, dalla precisione del mix, dalla mano... eccecc...
L'ho già proposta in laboratorio a scuola, vediamo come viene.

Penso anche che con così tante resine in gioco il rischio di craquelures futuri sia concreto visto il possibile diverso comportamento delle resine nel tempo.
Oltretutto se si presentassero problemi di qualche tipo sarà impossibile capire quale componente ne sarebbe responsabile rendendo impossibile un aggiustamento degli ingredienti.
Questo tipo di vernici poliresinose sono state usate parecchio nell'800 e nel 900 e di vernici con craquelures a larga tessitura (non propriamente stradivariani) ce ne sono moltissimi esempi osservando i violini di quei periodi.
Ma si tratta solo di mie congetture, posso darti solo per sicuro che non si tratta della vernice classica cremonese di Amati e compagnia.....

Davide
P.S.Prova comunque direttamente sulla tua "pelle" ciò che vuoi, tanto in tema di vernici non troverai mai due liutai con la stessa identica opinione e non mi stupirei se anche le mie affermazioni di cui sopra possano essere smentite.....forse......
Volevo solo aggiungere due parole sul suono: pur nei limiti della registrazione il suono di questo tuo primo strumento mi è apparso dotato di una ottima dinamica, cosa che nei primi strumenti del neo liutaio non si riscontra facilmente. Timbricamente mi pare che lo strumento si debba aprire, ma con un pò d'esercizio non lo vedo un problema, quello che invece mi sembra più difficile da superare è quell'eventuale timbro "articioso" che ricorda un pò il violino elettrico, per inciso questo è un difetto molto comune che si riscontra spesso anche nei violini di autori di esperienza, ed è una delle differenze maggiori tra i violini antichi e quelli moderni: il corpo del suono.
andante con fuoco
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@Davide
Non ne faccio segreto, in quanto è in bella mostra su di un pannello 100x200Cm al Museo del Castello, ma questa ricetta era Antoniazzi o ripresa da essi, come già detto precedentemente, proveniente dai nostri archivi:

@Claudio
Consideriamo che l'ho appunto registrato con una Nokia, in una stanza, che anche se usata per le esercitazioni strumentali alla Civica... tutto è meno che una degna sala prove... sala stretta e con soffitti alti, molto vuota, quindi con molto riverbero.
Con suono ... "artificioso"... è questo che intendi? Non può essere un po' per quanto sopra?
Cmq lo farò provare ancora, magari in condizioni migliori (tecnologiche ed ambientali)...
PS. il piccolo è ancora totalmente in bianco, senza ancora nessuna preparazione del legno.
Grazie ancora a tutti!
Ecco, appunto... troppo lucida idealmente non piacerebbe neppure a me (che ho praticamente tutto satinato!) Quindi sarebbe possibile ottenere un risultato più satinato o diciamo meno lucido, in un violino moderno, senza ricadere all'antichizzato? Cambieresti completamente direzione (olio) o si potrebbero modificare degli ingredienti?a occhio penso che risulterà un po' troppo "caramellosa" e luccicante...
... Ma si tratta solo di mie congetture, posso darti solo per sicuro che non si tratta della vernice classica cremonese di Amati e compagnia.....Very Happy

Non ne faccio segreto, in quanto è in bella mostra su di un pannello 100x200Cm al Museo del Castello, ma questa ricetta era Antoniazzi o ripresa da essi, come già detto precedentemente, proveniente dai nostri archivi:

@Claudio
Ancora meglio!solo aggiungere due parole sul suono: pur nei limiti della registrazione...

Con suono ... "artificioso"... è questo che intendi? Non può essere un po' per quanto sopra?
Cmq lo farò provare ancora, magari in condizioni migliori (tecnologiche ed ambientali)...
PS. il piccolo è ancora totalmente in bianco, senza ancora nessuna preparazione del legno.
Grazie ancora a tutti!
NicK
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Bella la ricetta manoscritta!!
Non sai come mai le istruzioni per la preparazione sono in inglese??
Secondo me le resine che la rendono caramellosa sono la sandracca in primis, poi la trementina veneta (anche molto a rischio di craquelures) e il mastice.
Toglierei le prime due del tutto e aumenterai l'elemi per compensare la trementina veneta per l'elasticità.
Il mastice lo lascerei ma in minore quantità.
Però così non sarebbe più la stessa vernice, e Antoniazzi in fondo non era proprio l'ultimo arrivato.....però alcuni suoi violini il craquelures a maglia larga lo hanno fatto.
Chissà poi se è scritta da lui o da qualcuno che pensava che questa fosse la sua vernice
Servirebbe un'analisi calligrafica.
Sai se è autenticamente un suo scritto?
Davide
PS se hai intenzione di provare le vernici ad olio è meglio se cominci subito così svilupperai prima l'esperienza necessaria, magari in parallelo con quelle ad alcool per confrontare i risultati.
Io sono abbastanza convinto che quelle cremonesi antiche erano a olio, ma non per questo deve essere una scelta obbligata
Non sai come mai le istruzioni per la preparazione sono in inglese??
Secondo me le resine che la rendono caramellosa sono la sandracca in primis, poi la trementina veneta (anche molto a rischio di craquelures) e il mastice.
Toglierei le prime due del tutto e aumenterai l'elemi per compensare la trementina veneta per l'elasticità.
Il mastice lo lascerei ma in minore quantità.
Però così non sarebbe più la stessa vernice, e Antoniazzi in fondo non era proprio l'ultimo arrivato.....però alcuni suoi violini il craquelures a maglia larga lo hanno fatto.

Chissà poi se è scritta da lui o da qualcuno che pensava che questa fosse la sua vernice

Sai se è autenticamente un suo scritto?
Davide
PS se hai intenzione di provare le vernici ad olio è meglio se cominci subito così svilupperai prima l'esperienza necessaria, magari in parallelo con quelle ad alcool per confrontare i risultati.
Io sono abbastanza convinto che quelle cremonesi antiche erano a olio, ma non per questo deve essere una scelta obbligata

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No, purtroppo non c'è garanzia, ad oggi... o almeno non so se sia ancora stata verificata dalla nostra nuova curatrice dell'archivio storico (strumentale e cartaceo), che sta organizzando il tutto, per la prima volta.
Neppure saprei spiegare il fatto che parte sia in inglese... dei bei misteri, che sarebbe carino svelare!
Pensa che qualche settimana fa è passata su Tarisio un'asta di forme e corrispondenza di Riccardo Antoniazzi, dove si sarebbe forse potuto attingere qualche info... c'era anche uno scritto del mio Bis-nonno Antonio!
Purtroppo è andata per oltre 3000$
Tornando alla vernice... ma l'elemi non darebbe troppo "viscosità" finale, al contrario, lasciandola troppo morbida al tocco, tanto da segnarsi?
Neppure saprei spiegare il fatto che parte sia in inglese... dei bei misteri, che sarebbe carino svelare!
Pensa che qualche settimana fa è passata su Tarisio un'asta di forme e corrispondenza di Riccardo Antoniazzi, dove si sarebbe forse potuto attingere qualche info... c'era anche uno scritto del mio Bis-nonno Antonio!
Purtroppo è andata per oltre 3000$

Tornando alla vernice... ma l'elemi non darebbe troppo "viscosità" finale, al contrario, lasciandola troppo morbida al tocco, tanto da segnarsi?
NicK
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Peccato per i documenti e le forme, 3000 Euro non erano neanche tanti, a saperlo per tempo.Nick_70 ha scritto:No, purtroppo non c'è garanzia, ad oggi... o almeno non so se sia ancora stata verificata dalla nostra nuova curatrice dell'archivio storico (strumentale e cartaceo), che sta organizzando il tutto, per la prima volta.
Neppure saprei spiegare il fatto che parte sia in inglese... dei bei misteri, che sarebbe carino svelare!
Pensa che qualche settimana fa è passata su Tarisio un'asta di forme e corrispondenza di Riccardo Antoniazzi, dove si sarebbe forse potuto attingere qualche info... c'era anche uno scritto del mio Bis-nonno Antonio!
Purtroppo è andata per oltre 3000$![]()
Tornando alla vernice... ma l'elemi non darebbe troppo "viscosità" finale, al contrario, lasciandola troppo morbida al tocco, tanto da segnarsi?
Riguardo all'elemi solo se è troppa, è una questione di dosarne la giusta quantità e riscaldarla prima per eliminare la componente balsamica.
Davide
Per me il suono artificioso tipico di un violino appena costruito e spesso lo si sente bene nei violini bianchi, è quello tipico nasale, chiuso e con poco corpo. Di solito questo lo si avverte anche a prescindere dal mezzo con cui si registra il suono, cmq essendo un violino in bianco e poi il primo strumento, direi che il risultato è lusinghiero. Attenzione alla vernice, potresti chiudere il suono in modo quasi irrimediabile, l'importante è riuscire a darne lo stretto indispensabile.Nick_70 ha scritto: Ancora meglio!Consideriamo che l'ho appunto registrato con una Nokia, in una stanza, che anche se usata per le esercitazioni strumentali alla Civica... tutto è meno che una degna sala prove... sala stretta e con soffitti alti, molto vuota, quindi con molto riverbero.
Con suono ... "artificioso"... è questo che intendi? Non può essere un po' per quanto sopra?
Cmq lo farò provare ancora, magari in condizioni migliori (tecnologiche ed ambientali)...
PS. il piccolo è ancora totalmente in bianco, senza ancora nessuna preparazione del legno.
Grazie ancora a tutti!
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