Non sono un liutaio professionista, nè tantomeno un musicista professionista ma mi è sempre piaciuto costruire qualcosa che funzionasse; durante la mia permanenza per lavoro nella perfida Albione ho sentito parlare di quest'organizzazione:
http://www.cambridgewoodwindmakers.org/
Che organizza corsi di costruzione di strumenti a fiato barocchi (flauto dritto, traverso e oboe) ho deciso di iscrivermi e passare una vacanza "alternativa".
Per via delle tempistiche dei corsi alla fine la mia scelta è caduta sul corso di flauto dritto, organizzato da Tim Cranmore, probabilmente il più famoso costruttore di dritti della perfida Albione. Fortunatamente Tim mi ha fatto scegliere sia il modello di flauto che volevo costruire e il legno, l'altro allievo (perchè il corso è appunto costituito da un istruttore e due allievi, non di più) non mi ha creato problemi quindi sono riuscito a costruire uno strumento atipico, non il solito contralto: ovvero un flauto di voce (voice flute) su modello del Denner di Frans Brueggen (chi non sa chi è Bruggen lo googli, è stato uno dei più grandi flautisti e direttori d'orchestra di tutti i tempi), il sesto da sinistra nel poster dalla Mollenhauer:

Dalle mail inviate a Tim prima del corso mi sembra una missione impossibile, dato che il "maestro" insisteva che sarebbe stato possibile costruire uno strumento funzionante in cinque giorni lavorativi, per chi come Muti crede che il flauto dritto sia un "pifferio miagolante" allego qui il disegno (semplificato) di un Rippert con la a 398 Hz:

La sfilza di numerini che si vedono a sinistra sono gli alesaggi di testa, corpo e piede, e sono quelli assieme agli altri numerini più piccoli sul labbro etc...sono quelli che fanno funzionare lo strumento e permettere a quello che sembra un bastone ben tornito di legno di suonare per due ottave e una quinta e più.
Il racconto di questo estenuante corso è già stato pubblicato in inglese da uno della classe 2012, e potete trovarlo qui:
http://www.cantoraccess.com/publication ... king.shtml
Io mi baserò su questo racconto e altro materiale che ho rubato un po' in giro per internet per illustrare le attivià e spiegare un po' il funzionamento di questo strumento perchè senza queste informazioni ogni spiegazione sulla tecnica costruttiva non avrà alcun senso, inoltre mi devo costretto a svaligiare il sito dell'eccellente Philippe Bolton per spiegare la storia e la fisica.
Citando quest'ultima, il buon Philippe ha fatto un ottimo lavoro a spiegare come si fa a suonare due ottave e mezzo con un tubo con 10 fori di cui 8 chiudibili, invito alla lettura qui:
http://www.flute-a-bec.com/acoustiquegb.html
Verso gli ultimi decenni del 600 qualche mente brillante (non si sa dove, Francia o Italia si suppone) si accorse che alesando la parte centrale di un flauto pre-barocco/primo barocco/transizionale creando quindi una complessa forma interna doppio conica (parte centrale stringente, piede leggermente schiudente) si poteva riuscire a estendere il range dello strumento di quasi un'ottava e inoltre intonare l'ottava superiore e parte della terza ottava, anche qui il sito dell'eccellente ci viene in aiuto facendo vedere come si sono sviluppate le misure interne del flauto nei secoli:
http://www.flute-a-bec.com/acoustiquegb.html
Come si può vedere l'interno di un flauto è rialesato da una serie di alesatori (da tre a nove) che creano una struttura interna complessa e permettono, assieme ad altri due parametri (la dimensione di un foro e il suo undercut, ignoro il termine italiano) di suonare intonato.
Questo in breve è stato l'argomento affrontato nella prima parte del giorno, cercare di capire cos'è un flauto barocco, come si è sviluppato e perchè è fatto così, nel pomeriggio invece ci siamo dati alla creazione di uno di questi alesatori destinato ad alesare il primo pezzo, ovvero la testa.
Tim a differenza di altri professionisti che spendono centinaia di euro in alesatori d'acciaio custome made li alesatori se li fa lui con la tecnica descritta dal mio predecessore, praticamente tornisce un tondino di acero con il profilo desiderato, ne taglia un 40% longitudinalmente , ci monta supra un pezzo di sega a nastro e poi ne rimuove i denti...guardare per credere:

L'alesatore autocostruito è sul tavolo, mentre le due "saliere" sono delle prove di tornitora con dei cilindri di acero per impratichirsi nell'arte di creare bugne baroche, anelli etc...la giornata si è chiusa con l'alesatura della testa mettendo tale alesatore in un mandrino e infilando il blocco di prugno più grande per ottere il profilo desiderato.
Il secondo giorno è stato il più duro per me ed è stato quello in cui abbiamo tornito l'esterno. Ogni grande e piccolo nome dell'età barocca aveva una serie di tornitore che costituivano la sua "firma", come la forma delle F dei liutai di violino, come si può vedere Denner aveva uno stile diverso dagli Hotteterre, che sono diversi dai flauti di Anciuti e cosi' via. Non avendo grande esperienza di tornio creare un profilo così complicato con la paura di sbagliare, in più la tecnica del misurare con il calibro mentre il pezzo è sul tornio si è rivelata traditrice in un paio di occasioni, comunque il risultato finale è stato questo:

Il mio a destra, quello dell'altro studente a sinistra, come si può vedere entrambi abbiamo sbagliato ma sono contento di aver fatto tutto il mio lavoro senza l'aiuto di Tim.
Il resto segue più tardi...