reperibile qui:
https://stacks.stanford.edu/file/druid: ... qw3920.pdf
Interessante perchè parla anche del Messiah!

violino7 ha scritto:E' normale che quando si termina un violino poi se ne voglia iniziare uno che suoni meglio! E' successo anche a me e credo sia una questione generale.rubinoliutaio ha scritto: ............io non ho tante esperienze in merito, i miei violini li ho fatti seguendo video e vonsigli di davide sora e leggendo sacconi..quindi per ora chi ha suonato sopra i miei violini han detto che sono molto equilibrati.. posso postare qualche mio video volendo...pero io so che ho ancora da lavorarci sopra sia esteticamente che sul suono...
Adesso ho iniziato un altro e sono agli spessori del fondo, vorrei cambiare qual cosa ma non so se azzardare a spostare il punto massimo spessore e in quale direzione o seguire la teoria di fry e sentire poi cosa cambia..la cosa buona sarebbe provare su un violino gia finito, provarlo e poi aprire e modificare per capire se veramentw cambia qual cosa spostare o assotigliare qua e la...perche se adesso parto a sspostare e modificare come faccio capire se realmente e la modifica che ho fatto o il fatto e la costruzione fatta meglio o trattato meglio il legno e la vernice?
Io penso che un buon approccio per migliorare è capire "dove" andare a migliorare, cioè mi dico che sarebbe interessante che tu ti chiedessi quale sia, istintivamente al primo ascolto, l'elemento del suono dei tuoi violini che andrebbe migliorato! Forse il timbro?
Stabilito questo, allora sarebbe agevole provare delle modifiche in punti specifici per ottenere il risultato voluto, piuttosto che provare e riprovare ed annotare le varie differenze,..... una questione di metodo di indagine!
Dando per scontato, poi, che con il tempo tutto cambiera!
Non ho molta esperienza in merito, ma so, per esempio, perchè mi ricordo che nel forum la questione è stata trattata, se non erro da Claudio, che importante per il timbro sia l'altezza e lo spessore del ponticello.rubinoliutaio ha scritto: .............
Effettivamente dovro migliorare anche il timbro e dovrò studiare anche in merito a questo...non mi stanchero mai di voler migliorare sia sul suono che sul estetica...una buona timbrica sarebbe ottimo...e per avere un buon timbro su cosa dovrei concentrarmi???
Domanda da un milione di dollarirubinoliutaio ha scritto: Effettivamente dovro migliorare anche il timbro e dovro studiare anche in merito a questo...non mi stanchero mai di voler migliorare sia sul suono che sul estetica...una buona timbrica sarebbe ottimo...e per avere un buon timbro su cosa dovrei concentrarmi???
claudio ha scritto:192mm è un'ottima misura, tuttavia per apprezzare meglio le differenze dovresti avere una buona esperienza su fondi "simmetrici" e non lasciarti troppo affascinare dalle asimmetrie, perchè come puoi vedere Stradivari stessi di fondi simmetrici ne ha fatti un bel pò. Dico questo perchè è necessario avere una base sufficiente dalla quale poter fare variazioni e avvertire in modo chiaro le ripercussioni sul suono.
Io mi sento di fare una considerazione istintiva da profano che magari potrebbe apportare un beneficio alla discussione, oppure essere considerata banale. Ma la faccio lo stesso, ditemi cosa ne pensate!rubinoliutaio ha scritto: ......................
su questo violino per sentire se cambia qual cosa, io mi sono fatto una maschera da appoggiare sopra il fondo cosi ogni violino ha lo stesso schema!adesso ho provato per curiosita spostare verso destra di qualche mm e sentire se cambia qualcosa in bene o in male...cosi sul prossimo violino vedo se spostare il centro a 197mm come consigliato da sacconi o tenermi sui 192mm ...............
Di conseguenza a questa mia riflessione, sarebbe interessante (ipoteticamente, ma credo impossibile!) riconsiderare la mappatura suddetta con le relative posizioni dell'anima analizzando per ogni violino le distanza dei due punti (punti di massimo spessore ed appoggio anima) di volta in volta messe in relazione con la specifica struttura del legno (spessore, densità, superficie della tavola, ecc...) ed, ove possibile, al rendimento sonoro (elemento, aimè, difficilmente valutabile in maniera linearepiase ha scritto:Per stare sugli spessori asimmetrici, nell'articolo di Loen si parla diffusamente di questo aspetto:
http://www.francescopiasentini.com/wp-c ... essori.pdf
Ecco come risulta posizionato il punto di massimo spessore in diversi strad, secondo i rilievi da lui citati:
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Vorrei lanciare un ulteriore spunto di riflessione!violino7 ha scritto:
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......più i due punti sono ravvicinati e più è rigido l'appoggio dell'anima.
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