CONCORSI DI LIUTERIA - PISOGNE 2010

Suonare e costruire i violini
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Alfredo
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Messaggio da Alfredo »

Buona l'idea delle due giurie, basta che nessuna delle due filtri gli strumenti, cioè tutte e due le giurie devono giudiacare tutti gli strumenti.
Sugli strumenti antichizzati però non sarei così categorico, non si può ignorare una realtà così presente però, come dici tu, forse bisognerebbe aprire anche a strumenti con idee nuove.


Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:Dietro all'invito rivolto ai liutai affinchè esprimessero un parere sul concorso io dico la mia. Francamente è da quando sono entrato in una bottega che sento proposte diverse ed opposte su come organizzare un concorso di liuteria e a tutt'oggi non ne sono venuto a capo. Secondo me ci dovrebbero proprio essere due tipi di concorsi, quelli per premiare il liutaio con la mano più felice quelli per giudicare il suono degli strumenti stessi. Prima giuria di soli liutai, seconda giuria di soli musicisti. Allora se ne potrebbero vedere delle belle.......
La sezione di strumenti antichizzati però mi lascia veramente sconcertato, avrei di gran lunga preferito una sezione dedicata a strumenti verniciati o preparati in maniera più moderna ed innovativa o comunque diversi dalla regola canonica dettata da cent'anni dalle scuole ufficiali ma antichizzati no, mi spiace ma per me è, detta alla James Bond, come una licenza di falsificazione.
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edo
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Messaggio da edo »

Alfredo ha scritto:Buona l'idea delle due giurie, basta che nessuna delle due filtri gli strumenti, cioè tutte e due le giurie devono giudicare tutti gli strumenti.
Sugli strumenti antichizzati però non sarei così categorico, non si può ignorare una realtà così presente però, come dici tu, forse bisognerebbe aprire anche a strumenti con idee nuove.
Quoto, cioè sono d'accordo con tutto quello che hai detto.

ciao

edo
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claudio
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Messaggio da claudio »

edo ha scritto:
Alfredo ha scritto:Buona l'idea delle due giurie, basta che nessuna delle due filtri gli strumenti, cioè tutte e due le giurie devono giudicare tutti gli strumenti.
Sugli strumenti antichizzati però non sarei così categorico, non si può ignorare una realtà così presente però, come dici tu, forse bisognerebbe aprire anche a strumenti con idee nuove.
Quoto, cioè sono d'accordo con tutto quello che hai detto.

ciao

edo
Essere d'accordo o non essere d'accordo è una cosa che può essere utile far sapere, ma quello che mi preme di più è che le idee vengano fuori. Ad esempio, perchè sei d'accordo? e su cosa non sei d'accordo?
Tra le altre cose Edo è stato premiato ad una edizione del concorso di Pisogne, e questa è una soddisfazione anche per il portale del violino.
andante con fuoco
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Mi sono spiegato male, io intendevo due tipi di concorsi con giurie diverse in tempi e in contesti diversi, completamente separati nel tempo e nello spazio. Questo perchè il giudizio di un maestro liutaio pur prestigioso non sarà mai uguale a quello di un musicista.
Questo intendevo. Per quanto mi riguarda io mi sento filosoficamente contrario ad ogni tipo di concorso. Sin dai tempi delle elementari non ho mai avuto il desiderio di misurarmi in nessuna disciplina con gli altri bambini, forse nel mio patrimonio genetico la sequenza di alleli riguardanti il gusto della sfida è assente per una strana mutazione genetica. Anche la mia diffidenza nei confronti dello sport in genere nasce dall'osservazione delle energie spese dai miei amici non per fare uno sport che gli desse soddisfazione, ma per dire: Hai visto io ho corso più veloce di te, io ho fatto più goal di te e via dicendo......Idem a scuola, idem nel lavoro. Quando ero allievo ho seguito la preparazione di liutai professionisti dello strumento da inviare a concorsi anche prestigiosi, ho ascoltato maestri famosi che hanno partecipato come giurati, ho visto con i miei occhi come questi concorsi si sono svolti come sono andati a finire e ho ascoltato i commenti e le proteste del giorno dopo. Mi sono sempre chiesto il perchè di questi comportamenti e non ho mai trovato una risposta che mi convincesse per questo me ne tengo lontano. Se qualcuno ha vinto un premio perchè per assurdo, ha comprato tutta la giuria, che valore può avere quel premio? Se mi si risponde ma per il prestigio internazionale serve, io aggiungo di avere le prove che in passato alcuni liutai hanno vinto premi con violini fatti da altri liutai a cui erano stati commissionati. Ebbene guardando i violini della normale produzione e quello premiato la prima cosa che si nota è che sono fatti da mani diverse, anche in futuro l'esperto giudicherà quel liutaio per quello che è. Le bugie hanno le gambe corte.
In ogni caso non ho inteso mai giudicare chi invece ama questo genere di sfide, per me la libera scelta è sacra. So che nella giuria di Pisogne c'è il maestro Carlo Vettori di cui mi ritengo amico ed ammiratore e lui mi sembra un osso duro da corrompere o anche da prendere per i fondelli per cui il concorso ne esce senz'altro assai rivalutato ai miei occhi. Viva Fiorenza!
<div>......chi va dietro altrui mai non gli passa innanzi.....(Michelagnolo Bonarroto fiorentino)</div><br>
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Rileggendo il forum ho visto che mi erano sfuggite alcune asserzioni su cui dissento. Personalmente non capisco che gusto ci sia a comprare uno strumento nuovo antichizzato e quando mi si dice che in america questi strumenti sono richiesti (cosa che non faccio fatica a credere conoscendo i gusti della maggior parte degli americani) questo non fa altro che rinforzare la mia convinzione.
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OrzO
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Messaggio da OrzO »

Mi sembra che questo topic sia molto..."sentito", e credo anche che stiano uscendo, prepotenti, le potenzialità di un forum per ricostruire in questo caso la concezione di un concorso, il che mi spinge a dire la mia.
Per quanto mi riguarda ho partecipato a due delle edizioni del concorso di Pisogne, però non posso fare paragoni con concorsi analoghi perchè non ne ho mai seguiti altri.
Quello che posso dire è che la prima volta che ci sono stato sono arrivato quasi ultimo :wink:, ma cio nonostante è stata per me un'esperienza molto arricchente perchè per la prima volta ho conosciuto altri liutai di altre scuole, ho conosciuto anche Edo fra l'altro, e ho passato del tempo con i maestri liutai che presiedevano la giuria, tra i quali devo ringraziare sentitamente il Maetro Vettori per i buoni consigli, in più poter vedere contemporaneamente tutti quei violini per un liutaio o aspirante tale può essere molto educativo.
Però io in quel posto mi ci sono fermato per tutta la durata del concorso, dall'inaugurazione alla premiazione diverse ore al giorno a discutere di liuteria con partecipanti e giurati, mentre altri sono venuti solo per ritirare il premio.
Con questo voglio dire che le potenzialità di un concorso potrebbero essere veramente enormi e che secondo me la premiazione è solo un'aspetto molto, ma molto secondario rispetto a quello che si potrebbe veramente attingere da un'avvenimento del genere.
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edo
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Messaggio da edo »

claudio ha scritto:
edo ha scritto:
Alfredo ha scritto:Buona l'idea delle due giurie, basta che nessuna delle due filtri gli strumenti, cioè tutte e due le giurie devono giudicare tutti gli strumenti.
Sugli strumenti antichizzati però non sarei così categorico, non si può ignorare una realtà così presente però, come dici tu, forse bisognerebbe aprire anche a strumenti con idee nuove.
Quoto, cioè sono d'accordo con tutto quello che hai detto.

ciao

edo
Essere d'accordo o non essere d'accordo è una cosa che può essere utile far sapere, ma quello che mi preme di più è che le idee vengano fuori. Ad esempio, perchè sei d'accordo? e su cosa non sei d'accordo?
Mi piace l'idea di un concorso che valuti con più attenzione le qualità sonore degli strumenti esaminati, per questo dopo aver letto l'intervento di Fabio ho formulato mentalmente le stesse idee esposte successivamente da Alfredo, che ho poi trovato scritte e che quindi ho condiviso.

Tutto è migliorabile, dai nostri strumenti ai concorsi di liuteria, anche se, soprattutto coi secondi, le difficoltà non sono poche.
Organizzare un concorso come quello di Pisogne, che è l'unico che conosco per averlo frequentato, non è cosa da poco, credo sia già difficile trovare giurati che vengano a lavorare solo per passione e chiedergli di lavorare il doppio o il triplo per esaminare tutti gli strumenti dal punto di vista acustico non sia possibile, mi sembra che quello che fanno sia già molto.
Io credo che sie estremamente difficile per un musicista suonare l'ultimo un centinaio di strumenti con lo stesso impegno con il quale ha suonato il primo, per questo la prova acustica non si può risolvere in una giornata e con un solo musicista. Servirebbero più musicisti e svariati giorni giorni di prove ed ancora non sarebbe sufficiente. Sono convinto che uno strumento suonato alla sera dopo averne provati 50 potrebbe dare sensazione diverse se suonato il mattino dopo (dopo una notte di riposo).
Non sono perciò del tutto convinto che si possa organizzare una prova acustica che dia risultati inconfutabili. O almeno io non la saprei organizzare.

Nemmeno io, come Fabio, sono animato da spirito di competizione e come ho detto altre volte la mia partecipazione al concorso di Pisogne, che tra le altre cose è l'unico concorso al mondo che io sappia che accetta anche i non professionisti, è motivata dalla voglia di imparare, vedendo il lavoro degli altri, magari parlandone assieme e non ultima la possibilità di vedere evidenziati i propri errori da parte dei giurati, che nei limiti delle loro possibilità sono disposti a discutere con i partecipanti gli strumenti esposti.

ciao

edo
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sullacorda
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Messaggio da sullacorda »

Penso che si potrebbero recuperare forze prendendo giovani diplomati o diplomandi per "aituare" a provare gli strumenti, come in un certo senso si accettano liutai non professionisti.
Sarebbe per loro una bella opportunità per provare vari strumenti e per confrontarsi poi con i grandi maestri, come diceva alfredo, per capire come loro provano gli strumenti e vedere cosa loro notano.
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claudio
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Messaggio da claudio »

sullacorda ha scritto:Penso che si potrebbero recuperare forze prendendo giovani diplomati o diplomandi per "aituare" a provare gli strumenti, come in un certo senso si accettano liutai non professionisti.
Sarebbe per loro una bella opportunità per provare vari strumenti e per confrontarsi poi con i grandi maestri, come diceva alfredo, per capire come loro provano gli strumenti e vedere cosa loro notano.
La tua mi sembra un'idea eccellente, sicuramente da tenerne conto per il futuro.
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fisher
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Messaggio da fisher »

Mi trovo molto in disaccordo con le regole e ho letto le mie idee negli scritti di Alfredo, Fabio, Edo e Claudio. Secondo me in un concorso di strumenti musicali deve essere sempre e comunque il suono che produce uno strumento che deve prevalere sull'indice di un metro di valutazione, altrimenti, a cosa servono i liutai? Certo ci sono persone che hanno mano felici e altre meno, ma se guardiamo bene per gli antichi fu la stessa cosa e ora questi strumenti si battono all'asta a suon di milioni sia degli uni che degli altri, ma se suonassero di cartone sicuramente non ci sarebbero musicisti che li porterebbero in concerto. Riguardo la sezione sugli strumenti antichizzati potrei anche essere d'accordo, ma non mi riesce bene di entrare nell'ottica del perchè si debba fare un concorso di strumenti antichizzati a parte, e da qui il perchè non metterli assieme a tutti gli altri: sempre "nuovi" sono. Riguardo le copie invece sono contrario e basta, mi sembra che in questo modo si sminuisca il lavoro di tutti quelli che hanno l'intenzione di far passare gli strumenti con la loro firma come d'autore, acustica o visiva che sia, se veramente di arte si parlava, credo che in quel caso non se ne possa fare appello.
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OrzO
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Messaggio da OrzO »

Per quanto riguarda il "I° concorso per violino antichizzato e copia d'autore":
Può partecipare ad esempio un violoncello antichizzato???inteso non come copia d'autore??oppure il concorso è riservato solo ai violini? :?:
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Il Concorso è oggetto di un thread su Maestronet.
Credo che per gli organizzatori e i liutai professionisti di questo forum possa essere d'interesse leggere che cosa alcuni pensano a livello internazionale, del concorso e della liuteria Italiana più in generale.
- Alberto Soccini -
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claudio
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Messaggio da claudio »

Mi sembra molto importante che la discussione sulla liuteria e sui concorsi avvenga anche sui forum online, questo permette una discussione e un confronto ampio a costo zero. Purtroppo in casa nostra non si è abituati al confronto, ma non dispero per il futuro.
andante con fuoco
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Atomino
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Messaggio da Atomino »

Ciao Claudio.
A tuo parere quali sono le motivazioni dello scarso confronto (on line e non), tra i liutai italiani? Da quello che viene scritto all'estero, sembra esserci un fronte comune, guidato dai soliti, "contro" la liuteria "Cremonese" (da leggersi come Italiana), tendente a diminuirne il peso complessivo sul mercato internazionale e facendo passare il messaggio che il futuro della liuteria d'autore è nel WEST (neanche troppo far), sia come costruzione che come scuola.
Mi stupisce che a parte Piergiuseppe (largamente snobbato secondo la migliore tradizione dei frequentatori di forum), nessun altro con voce in capitolo si sia fatto vivo sul thread di Maestronet a parlare delle scelte degli organizzatori o spiegare l'importanza del suono degli strumenti o a dire la propria contro la demenziale ricerca estetica di alcuni direttori d'orchestra. Sorgono dei dubbi. Sono davvero scelte importanti quelle proposte a Pisogne? E' il caso di tenere un profilo basso e continuare a vendicchiare finché l'esausto "costruito in Italia" è ancora in grado di dare qualche soddisfazione ai liutai professionisti e poi scivolare nell'oblio? Il palcoscenico su cui si vuole affacciare Pisogne è quello mondiale, oppure le basta quello pur apprezzabile del lago d'Iseo?

Grazie
- Alberto Soccini -
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Piergiuseppe
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Messaggio da Piergiuseppe »

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<t>Atomino, ho notato anch’io che nei forum anglosassoni c’è una certa ostilità verso gli italiani e bisogna dirlo anche verso i cinesi.  Indubbiamente è il mercato che spinge in quel senso. I fattori commerciali mondiali non sono rosei per nessuno ma, lasciamelo dire, anche noi non siamo da meno a svendere tutta la nostra conoscenza e ciò che ci rimane della nostra tradizione. Le scuole non seguono schemi tradizionali per la formazione, ad esempio, l’intaglio non si sa più quasi cos’è. Con questo non mi riferisco a quello che si potrebbe credere sia solo la scuola cremonese ma soprattutto a quello che è progettato in nome della generica 
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