Sì. Pardon, hai ragione! Grave errore, grazie per la correzioneclaudio ha scritto:Ho capito, allora dovevi dire "dietro di esso".
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- edo
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Con i miei occhi non ho mai visto, ma molti violini antichi, (Del Gesù, Amati, Deconet) hanno un buco conico nel punto di massimo spessore del fondo del quale non si è ancora chiarito lo scopo: o meglio si sono fatte ipotesi anche plausibili, ma, per quello che ne so io, di certezze nessuna.violino7 ha scritto:Cos'è il "ventral pin"?edo ha scritto:
.......
Non avrà mica a che fare con il "ventral pin"?
ciao
edo
 et de ben regular lo tono ambra et rosso come se vol, et de stender su la vernice poi come se vol con olio de lino su o de oli exentiale ben sicante per quanta se ne potrà dar su lo stromento.<br>
Interessante....!!!!!Appena posso ne voglio sapere di più!edo ha scritto: .......
Con i miei occhi non ho mai visto, ma molti violini antichi, (Del Gesù, Amati, Deconet) hanno un buco conico nel punto di massimo spessore del fondo del quale non si è ancora chiarito lo scopo: o meglio si sono fatte ipotesi anche plausibili, ma, per quello che ne so io, di certezze nessuna.
ciao
edo
Grazie.
Ciao.
Lino
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
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- edo
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Questa è la mia fonte, pag. 38 ultimo paragrafo
http://www.roger-hargrave.de/PDF/Book/C ... ng_PRN.pdf
ciao
edo
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 et de ben regular lo tono ambra et rosso come se vol, et de stender su la vernice poi come se vol con olio de lino su o de oli exentiale ben sicante per quanta se ne potrà dar su lo stromento.<br>
Grazie Edo, è interessantissimo. E' anche un'occasione per me per imparare meglio l'inglese. Ho provato la traduzione istantanea, ma non la dà per via della eccessiva dimensione della pagina.edo ha scritto:Questa è la mia fonte, pag. 38 ultimo paragrafo
http://www.roger-hargrave.de/PDF/Book/C ... ng_PRN.pdf
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Io non ne so nulla!claudio ha scritto:Edo, quel ventral pin ha un'importanza fondamentale, come l'ombelico del mondo. Possibile che nessuno ne sappia nulla?
Sei ermetico
ciao
edo
 et de ben regular lo tono ambra et rosso come se vol, et de stender su la vernice poi come se vol con olio de lino su o de oli exentiale ben sicante per quanta se ne potrà dar su lo stromento.<br>
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Pensavo ti fossi fatto un'idea del motivo per cui si trova questo strano buchino.
Io come ho detto ne ho letto nei documenti di Roger Hargrave sul Guarneri del Gesù e in un articolo pubblicato da The Strad scritto da un liutaio di Stoccolma, Torbjörn Zethelius, che scava prima l'interno delle tavole e poi scolpisce l'esterno.
Secondo lui il ventral pin serviva, e serve a lui, per marcare la profondità massima dello scavo e il massimo spessore del fondo.
Prima porta il fondo esattamente all'altezza massima stabilita, poi appoggia l'esterno su una superficie metallica, che può essere una rasiera, e con un punta speciale autocostruita che finisce con una conicità di altezza pari allo spessore max del fondo pratica un foro nel punto di max spessore del fondo così che la punta del cono si fermi sulla rasiera. La conicità della punta ha così marcato lo spessore del legno e il resto della punta, molto più largo del cono finale ha marcato la profondità dello scavo.
L'articolo pubblicato su THe Strad dovrebbe essere disponibile nel sito di Torbjörn Zethelius ma il link non funziona.
Io ho il pdf che mi ha inviato ma non so se posso renderlo pubblico.
Se il tutto corrispondesse a realtà restà sempre il mistero del perchè lo stesso sistema non sia stato usato anche per le tavole oltre che per i fondi.
Non ricordo se il Peluzzi, altro sostenitore dell'inside before, parli di questo particolare.
Di più non so.
Ciao
edo
Io come ho detto ne ho letto nei documenti di Roger Hargrave sul Guarneri del Gesù e in un articolo pubblicato da The Strad scritto da un liutaio di Stoccolma, Torbjörn Zethelius, che scava prima l'interno delle tavole e poi scolpisce l'esterno.
Secondo lui il ventral pin serviva, e serve a lui, per marcare la profondità massima dello scavo e il massimo spessore del fondo.
Prima porta il fondo esattamente all'altezza massima stabilita, poi appoggia l'esterno su una superficie metallica, che può essere una rasiera, e con un punta speciale autocostruita che finisce con una conicità di altezza pari allo spessore max del fondo pratica un foro nel punto di max spessore del fondo così che la punta del cono si fermi sulla rasiera. La conicità della punta ha così marcato lo spessore del legno e il resto della punta, molto più largo del cono finale ha marcato la profondità dello scavo.
L'articolo pubblicato su THe Strad dovrebbe essere disponibile nel sito di Torbjörn Zethelius ma il link non funziona.
Io ho il pdf che mi ha inviato ma non so se posso renderlo pubblico.
Se il tutto corrispondesse a realtà restà sempre il mistero del perchè lo stesso sistema non sia stato usato anche per le tavole oltre che per i fondi.
Non ricordo se il Peluzzi, altro sostenitore dell'inside before, parli di questo particolare.
Di più non so.
Ciao
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Negli strumenti di Stradivari non ve n'è traccia e per quello che no ho capito è solo un punto di riferimento.
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