filetto intagliato e filetto disegnato
filetto intagliato e filetto disegnato
Come tanti appassionati di violino (e di violini), mi piacerebbe , quando vedo uno strumento, comprenderne il valore come manufatto.
Non avendo modo di vedere violini dal vero (a parte i miei, scadentissimi, e quelli del mio maestro), osservo spesso, con molta attenzione, quelli all’asta su e-bay.
Ho appreso che la presenza di filetti veri – e non disegnati – è un elemento di pregio del violino.
Ma si può riconoscere da delle foto se il filetto è veramente intagliato e non semplicemente disegnato?
Se si, come si fa?
Grazie
Arman
Non avendo modo di vedere violini dal vero (a parte i miei, scadentissimi, e quelli del mio maestro), osservo spesso, con molta attenzione, quelli all’asta su e-bay.
Ho appreso che la presenza di filetti veri – e non disegnati – è un elemento di pregio del violino.
Ma si può riconoscere da delle foto se il filetto è veramente intagliato e non semplicemente disegnato?
Se si, come si fa?
Grazie
Arman
- Alfredo
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Re: filetto intagliato e filetto disegnato
Da una foto non è facile, specialmente dalle foto su ebay, dal vivo è abbastanza facile, però devi aver visto un po' di strumenti con i filetti veri, dopo non ti sarà difficile vedere la differenza.arman ha scritto:Come tanti appassionati di violino (e di violini), mi piacerebbe , quando vedo uno strumento, comprenderne il valore come manufatto.
Non avendo modo di vedere violini dal vero (a parte i miei, scadentissimi, e quelli del mio maestro), osservo spesso, con molta attenzione, quelli all’asta su e-bay.
Ho appreso che la presenza di filetti veri – e non disegnati – è un elemento di pregio del violino.
Ma si può riconoscere da delle foto se il filetto è veramente intagliato e non semplicemente disegnato?
Se si, come si fa?
Grazie
Arman
In un filetto disegnato nel bianco del filetto proseguono le venature della tavola o del fondo, cosa che in un filetto non disegnato non succede.
Un filetto disegnato è più piatto, la superfice non ha profilo, mentre uno vero di solito ha un minimo di profilo, dovuto alla differenza di legni usati.
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Un violino con il filetto disegnato a mio parere è un violino molto scadente, non credo che ci siano liutai che non lo intarsino..poi non so tutto può essere
La differenza si vede benissimo dal vivo ma anche da una foto se fatta bene o onestamente(nel caso di ebay in cui spesso le foto sono sfocate apposta)
Spesso quando è disegnato anche il legno è scadente e a volte non è neanche legno vero...tipo i vecchi cinesi di compressato...dei veri e propri obbrobri, delle caricature di violino.

La differenza si vede benissimo dal vivo ma anche da una foto se fatta bene o onestamente(nel caso di ebay in cui spesso le foto sono sfocate apposta)
Spesso quando è disegnato anche il legno è scadente e a volte non è neanche legno vero...tipo i vecchi cinesi di compressato...dei veri e propri obbrobri, delle caricature di violino.
- Alfredo
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Mercuzio28 ha scritto:Un violino con il filetto disegnato a mio parere è un violino molto scadente, non credo che ci siano liutai che non lo intarsino..poi non so tutto può essere![]()
La differenza si vede benissimo dal vivo ma anche da una foto se fatta bene o onestamente(nel caso di ebay in cui spesso le foto sono sfocate apposta)
Spesso quando è disegnato anche il legno è scadente e a volte non è neanche legno vero...tipo i vecchi cinesi di compressato...dei veri e propri obbrobri, delle caricature di violino.
Occhio che ci sono stati lutai come per esempio Testore che certe volte disegnavano il filetto sul fondo e il valore dei suoi strumenti è non proprio scadente.
Qualche tempo fa proprio qui si parlava di un violino Raffaele Calace il quale mi sembra avesse proprio il filetto disegnato.
Ad ogni modo la qualità del legno la puoi vedere anche a prescindere dalla presenza o meno del filetto.
Riconoscerlo in foto se hai un primo piano della tavola o del fondo è abbastanza semplice, difficile diventa se si hanno delle foto fuori fuoco o molto distanti.
Comunque se vuoi mettere qualche foto di esempio presa da eBay...
Ad ogni modo la qualità del legno la puoi vedere anche a prescindere dalla presenza o meno del filetto.
Riconoscerlo in foto se hai un primo piano della tavola o del fondo è abbastanza semplice, difficile diventa se si hanno delle foto fuori fuoco o molto distanti.
Comunque se vuoi mettere qualche foto di esempio presa da eBay...
L'abilità non è richiesta, tutto ciò che è richiesto è perseveranza e applicazione!
Paganini a Camillo Sivori
Paganini a Camillo Sivori
Per Alfredo
· verificare se le figurazioni del legno continuano o meno tra le due strisce di legno bruno che delimitano il filetto è un criterio che mi era stato espresso anche tempo addietro. Tuttavia, anche dal vivo e ad occhio nudo, non mi è sembrato facile operare questa discriminazione (lo spazio tra i filetti è strettissimo, l’acero ha marezzatura cangiante col variare del raggio di incidenza della luce, la vernice maschera la superficie sottostante etc.). C’è una metodica precisa per effettuare questo test nel miglior modo possibile?
Per Manfio
· Immagino che quando dici che la tavola è sempre filettata, tu ti riferisca comunque a violini già di un certo pregio (tipo il Testore o il Bissolotti che dici…). O sbaglio?
A Mercuzio28 e Livron.
· Circa il legno, mi sembra però di poter dire che, se, in un violino moderno, appare quanto meno sospetto l’utilizzo di legni per il fondo diversi dall’acero, nei violini vecchi ho osservato spesso un utilizzo meno convenzionale del legno. ho visto per esempio il mio maestro utilizzare un costoso violino da concerto con fondo in ulivo. Non so pertanto se si può operare una discriminazione, in termini di qualità, su violini vecchi o antichi, sul tipo di legno del fondo.
· verificare se le figurazioni del legno continuano o meno tra le due strisce di legno bruno che delimitano il filetto è un criterio che mi era stato espresso anche tempo addietro. Tuttavia, anche dal vivo e ad occhio nudo, non mi è sembrato facile operare questa discriminazione (lo spazio tra i filetti è strettissimo, l’acero ha marezzatura cangiante col variare del raggio di incidenza della luce, la vernice maschera la superficie sottostante etc.). C’è una metodica precisa per effettuare questo test nel miglior modo possibile?
Per Manfio
· Immagino che quando dici che la tavola è sempre filettata, tu ti riferisca comunque a violini già di un certo pregio (tipo il Testore o il Bissolotti che dici…). O sbaglio?
A Mercuzio28 e Livron.
· Circa il legno, mi sembra però di poter dire che, se, in un violino moderno, appare quanto meno sospetto l’utilizzo di legni per il fondo diversi dall’acero, nei violini vecchi ho osservato spesso un utilizzo meno convenzionale del legno. ho visto per esempio il mio maestro utilizzare un costoso violino da concerto con fondo in ulivo. Non so pertanto se si può operare una discriminazione, in termini di qualità, su violini vecchi o antichi, sul tipo di legno del fondo.
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[/quote]
Occhio che ci sono stati lutai come per esempio Testore che certe volte disegnavano il filetto sul fondo e il valore dei suoi strumenti è non proprio scadente.[/quote]
Infatti non essendone sicuro avevo lasciato il dubbio
Per arman:
io per violini vecchi non intendevo d'epoca ma i vecchi violini cinesi fatti in serie e venduti come violini da studio.
Dico vecchi perchè adesso anche i cinesi hanno in qualche modo imparato a farli e non sono più così malaccio come una volta, adesso si trovano cinesi che anche se non sono di buona qualità almeno hanno i materiali giusti.
Occhio che ci sono stati lutai come per esempio Testore che certe volte disegnavano il filetto sul fondo e il valore dei suoi strumenti è non proprio scadente.[/quote]
Infatti non essendone sicuro avevo lasciato il dubbio

Per arman:
io per violini vecchi non intendevo d'epoca ma i vecchi violini cinesi fatti in serie e venduti come violini da studio.
Dico vecchi perchè adesso anche i cinesi hanno in qualche modo imparato a farli e non sono più così malaccio come una volta, adesso si trovano cinesi che anche se non sono di buona qualità almeno hanno i materiali giusti.
Vorrei dire la mia.
Mi sembra che si stia parlando di liutai che hanno disegnato il filetto, invece di incidere il legno per l'incasso, e che il lavoro gli sia venuto niente male!
Scusate la franchezza! Ecco un'altra cosa che sento per la prima volta e che sconvolge le mie conoscenze di liuteria e che per questo mi piacerebbe approfondire meglio.
Lasciamo da parte i cinesi, che credo siano gli unici che se lo siano potuto permettere perchè, almeno in passato, hanno incominciato a fabbricare dei violini-giocattolo, con tutte le licenze possibili del caso.
Ma io ho sempre saputo che il filetto (scavato, non disegnato) sia fondamentale nel violino.
In primis perchè protegge l'intera tavola dai possibili colpi che il violino può subire, così che le rotture non superano il canale, ed in questo caso il filetto funge da cerniera protettiva all'interno della quale non vengono trasmesse le rotture che subiscono i bordi.
In secundis per l'altro motivo altrettanto importante, se non di più, che riguarda la produzione del suono, complice la sguscia sui filetti, che facilita la vibralità della tavola armonica.
Come è possibile prescindere da queste funzioni nella costruzione di un violino?
Un filetto disegnato, che io sappia, è un filetto inesistente dal punto di vista strutturale. Così veramente diventerebbe una semplice cassa di legno, nient'altro!
Ma forse mi sbaglio?

Mi sembra che si stia parlando di liutai che hanno disegnato il filetto, invece di incidere il legno per l'incasso, e che il lavoro gli sia venuto niente male!
Scusate la franchezza! Ecco un'altra cosa che sento per la prima volta e che sconvolge le mie conoscenze di liuteria e che per questo mi piacerebbe approfondire meglio.
Lasciamo da parte i cinesi, che credo siano gli unici che se lo siano potuto permettere perchè, almeno in passato, hanno incominciato a fabbricare dei violini-giocattolo, con tutte le licenze possibili del caso.
Ma io ho sempre saputo che il filetto (scavato, non disegnato) sia fondamentale nel violino.
In primis perchè protegge l'intera tavola dai possibili colpi che il violino può subire, così che le rotture non superano il canale, ed in questo caso il filetto funge da cerniera protettiva all'interno della quale non vengono trasmesse le rotture che subiscono i bordi.
In secundis per l'altro motivo altrettanto importante, se non di più, che riguarda la produzione del suono, complice la sguscia sui filetti, che facilita la vibralità della tavola armonica.
Come è possibile prescindere da queste funzioni nella costruzione di un violino?
Un filetto disegnato, che io sappia, è un filetto inesistente dal punto di vista strutturale. Così veramente diventerebbe una semplice cassa di legno, nient'altro!
Ma forse mi sbaglio?


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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -
Violino7, i luoghi comuni sui violini sono tanti e spesso si dipinge la realtà un tantinello più complicata di quello che è. La sguscia è comunque importante nella produzione del suono, in quanto essa modifica l'elasticità delle tavole, ma il filetto non influisce su niente. Nel mio lavoro quotidiano l'intarsio del filetto a me serve da "testimone" sull'entità della sguscia. Per ciò che è dato sapere fino ad oggi il filetto, è un puro elemento stilistico/estetico del tutto simile a quelli largamente usati in ebanisteria.
Se può servire, qui c'è un mio articolo che parla anche del filetto:
https://www.claudiorampini.com/Varie/ricciopunte.pdf
Se può servire, qui c'è un mio articolo che parla anche del filetto:
https://www.claudiorampini.com/Varie/ricciopunte.pdf
andante con fuoco
Codice: Seleziona tutto
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[column] => 29
[message] => Premature end of data in tag t line 1
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)
Codice: Seleziona tutto
<t>Si, facevo menzione a violini buoni. I liutai antichi avevano una libertà che non abbiamo oggi, oggi è tutto "ortodosso".<br/>
<br/>
Queste sono la descrizione dell filleto in violini fatti da Guarneri del Gesù (e sua moglie, Catarina), che sono tra i più cobizzati e valiosi del mondo, la descrizione è di Roger Hargrave nel Libro sul Del Gesù, in Inglese (il mio Italiano non è così buono per tradurre e, dopo, "Tradutore, traditori":<br/>
<br/>
The purfling, disrupted by the deep figure, is delightfully crinkly ... …Occasional wild knife cuts stray outside the purfling slot, and varnish has sunk into the gaps in the purfling, which is a little loose in the channel. In most of the corners, the innermost point within the mitre has chipped away during the excavation of the channel (Joachim, 1737, pag. 71).<br/>
<br/>
The purfling is haphazard, the corner mitres quickly made, and knife strokes still clearly visible from the initial marking of the channel. Within the channel, the purfling itself is frequently buckled, although the black and white strips remain glued together, indicating that they were inlaid as one … some effort was made to create an extended mitre in the corners, in the style of Stradivari, but all the corners vary considerably in the length and direction of the point. Again the purfling channel follows the uneven knife cut of the edge, and is far from smooth in its course. (Ysaye, 1740, page 83). <br/>
<br/>
The purfling on the “Heifetz
Manfio, se non ci fossi bisognerebbe inventarti....comunque bella la raccolta di descrizioni dei filetti. Se trovo un dizionario on line la traduco.Manfio ha scritto:Queste sono la descrizione dell filleto in violini fatti da Guarneri del Gesù (e sua moglie, Catarina), che sono tra i più cobizzati e valiosi del mondo
Tutte le imperfezioni descritte sembrano dare valore alle tesi di Claudio
ma faccio una domanda: Se il complesso fascia - controfascia - tavola è assimilabile ad una cerniera, questa non dovrebbe essere la più cedevole possibile, per lasciare la tavola libera di vibrare mentre è vincolata al bordo?che ha scritto:il filetto non influisce su niente
In questo senso la cosa più importante non sono i filetti, ma il solco che li contiene.
Così, ad occhio e croce (Manfio: don't translate 'at eye and cross') mi aspetterei che uno strumento senza filetti sia meno pronto nell'emissione.
Qualcuno ha provato un violino prima senza filetti e poi con?
Ah, saperlo.
Sapendo che i Guarneri sono i migliori violini che possono competere con gli Stradivari, resta difficile intendere come filettature così irregolari possano coerentemente agire in modo più o meno benefico sul suono. E poi ci sono le doppie filettature di Maggini, che sappiamo essere violini stupendi, sarà forse proprio per questo stratagemma che Maggini è diventato così famoso?
A parte ciò le spiegazioni "razional/scientifiche" spesso mal si adattano a spiegare i fenomeni che avvengono nei violini, anche se le domande spesso sorgono spontanee e non si smette mai di trovare le risposte. La vera "cerniera" in una tavola armonica di un violino è rappresentata dalla sguscia: se fatta senza cognizione si avranno strumenti "flosci" o "rigidi". Questo lo può rivelare solo l'esperienza personale, la quale non può necessariamente rispondere in modo esauriente a tutte le domande, ma fa capire in modo intuitivo come "pensa" lo strumento. A complicare il tutto interviene anche la diversità nei criteri costruttivi da un liutaio all'altro: c'è chi usa controfasce in abete, chi in salice, chi le preferisce doppie e chi le preferisce sottili, chi le preferisce alte e chi basse. E si sa abbastanza bene quanto una controfascia spessa (più di 2mm), induca il liutaio a fare sgusce più profonde con conseguenze sul suono. Lo stesso dicasi per le fasce. La mia opinione, discutibilissima, è che il filetto giace su una zona "morta" delle tavole, ossia la zona immobile che sorregge la sguscia e che le permette di fare da cerniera. Senza il filetto quella zona resterebbe ugualmente "morta" o immobile.
A parte ciò le spiegazioni "razional/scientifiche" spesso mal si adattano a spiegare i fenomeni che avvengono nei violini, anche se le domande spesso sorgono spontanee e non si smette mai di trovare le risposte. La vera "cerniera" in una tavola armonica di un violino è rappresentata dalla sguscia: se fatta senza cognizione si avranno strumenti "flosci" o "rigidi". Questo lo può rivelare solo l'esperienza personale, la quale non può necessariamente rispondere in modo esauriente a tutte le domande, ma fa capire in modo intuitivo come "pensa" lo strumento. A complicare il tutto interviene anche la diversità nei criteri costruttivi da un liutaio all'altro: c'è chi usa controfasce in abete, chi in salice, chi le preferisce doppie e chi le preferisce sottili, chi le preferisce alte e chi basse. E si sa abbastanza bene quanto una controfascia spessa (più di 2mm), induca il liutaio a fare sgusce più profonde con conseguenze sul suono. Lo stesso dicasi per le fasce. La mia opinione, discutibilissima, è che il filetto giace su una zona "morta" delle tavole, ossia la zona immobile che sorregge la sguscia e che le permette di fare da cerniera. Senza il filetto quella zona resterebbe ugualmente "morta" o immobile.
Ultima modifica di claudio il mercoledì 21 febbraio 2007, 1:44, modificato 1 volta in totale.
andante con fuoco
Manfio io credo che Porthos abbia espresso quello che pensiamo un pò tutti del tuo italiano: non solo si capisce benissimo, ma spesso usi certi neologismi (parole inventate sul momento), che sono veramente godibili. Almeno, io la penso così.Manfio ha scritto:Ciao! Mio Italiano è di terza generazione di Veneti in Brasile, adesso è già logorato dalla mancanza d'uso...
Penso che il suono del violino senza filetto sarebbe uguale.
andante con fuoco