Cordiera, suono, tensioni corde...
Cordiera, suono, tensioni corde...
Ho provato a chiedere in giro ma ho avuto le risposte più disparate. Da chi mi ha detto che togliendo una cordiera che gli aveva messo un notissimo liutaio (non faccio nomi) che gli aveva fatto pagare quasi 200 euro, e mettendo una Acusticus in plastica (quella con tirante in acciaio) il suono e' diventato più forte minimo del 20%. Chi mi ha detto che sono balle e non influisce granché. Altri mi hanno detto che bisogna stare attenti a sentire le quinte sotto al ponticello, quindi avvicinare o allungare la distanza tra ponticello e nottolino della corda (che dovrebbe essere intorno ai 12 cm dice qualcun'altro...). Insomma sono molto confuso a riguardo. Sarei ben felice di ascoltare persone più competenti di me quali ci sono sicuramente su questo forum. Mi trovo lancio anche un altro quesito: Allungando la corda (cioè avvicinando o distanziando di più la cordiera dal ponticello, la corda stessa si tende di più in quale modo? Mi spiego meglio. Se accordiamo un La 4.40 e poi accorciamo suddetto La (avvicinando di più la cordiera al ponticello) e lo accordiamo sempre a 4,40, alla fine la corda risulterà più tesa o più morbida in quale caso? Che differenza c'è sul suono tra una corda più lunga o più corta o in quale caso magari si perde di prontezza? Anche qui ho avuto risposte differenti. Vi ringrazio anticipatamente.
- Gaiachan
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Re: Cordiera, suono, tensioni corde...
interessante quello che chiedi starway... piacerebbe anche a me saperne di più 

Re: Cordiera, suono, tensioni corde...
Mi fa piacere. Diciamo che per la tensione ci sarebbero anche strumenti precisissimi ma che non ho visto da nessun liutaio e costano tantissimo ovviamente usati in altre occasioni. Ad esempio ci sono proprio dei tester che poggiati sulle corde in un determinato punto fino a far raggiungere la tastiera ci indicano quanti kg si impiegano. Quindi con questi aggeggi si avrebbe una risposta precisissima. Solo per quanto riguarda la tensione come dicevo. Pero' comprare uno strumento del genere per togliersi lo sfizio... non e' per le mie tasche. Magari qui ci sono persone che lo sanno di certo per averne discusso con chi ha fatto questi tipi di prove. Stiamo ad aspettare...Gaiachan ha scritto:interessante quello che chiedi starway... piacerebbe anche a me saperne di più
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Re: Cordiera, suono, tensioni corde...
il mese scorso ho cambiato cordiera. non sapendo quanto dovesse essere lungo il tirante, l'ho messo della stessa lunghezza di quello di prima. è allora che mi è sorto il dubbio... allungndolo o accorciandolo che succede? non ci ho provato per paura di provocare danni... però sarebbe interessante sapere che effetti ha sul suono questa differenza di lunghezza...
speriamo che qualcuno possa darci delucidazioni
speriamo che qualcuno possa darci delucidazioni

Re: Cordiera, suono, tensioni corde...
Da punto di vista della fisica acustica, la cordiera influisce sul suono. L'energia associata alla vibrazione della corda si trasmette a tutto lo strumento, e una parte va alla cordiera. Questa è uno dei tanti sottositemi elastici che formano il violino. Le caratteristiche meccaniche della cordiera (peso, densità, rigidezza, modo in cui è fissata, etc) ne determinano fattore di smorzamento e frequenza di risonanza.Starway ha scritto:...mettendo una Acusticus in plastica (quella con tirante in acciaio) il suono e' diventato più forte minimo del 20%.
Quindi è perfettamente possibile che una cordiera leggera assorba meno energia, e quindi il suono sia più forte, ma non è detto che sia più bello.
La tensione è la stessa. Non dipende dalla lunghezza totale della corda, ma solo -per una data corda ed a parità di lunghezza vibrante- dalla frequenza cui si intona.Starway ha scritto:Allungando la corda (cioè avvicinando o distanziando di più la cordiera dal ponticello, la corda stessa si tende di più in quale modo?
Re: Cordiera, suono, tensioni corde...
Quindi o la corda e' lunga 1 metro o 90 cm per te (ovviamente la lunghezza la diamo tutta sotto il ponticello lasciando invariata la distanza capotasto - ponticello), quando andiamo a prendere un La centro corda esercitiamo la stessa forza in tutti e due i casi? Non ne sono convinto ma con questo non voglio dire che non e' cosi'. Ci sono anche il fattore di elasticità della corda moltiplicato per la sua lunghezza. Io ovviamente non ho prove concrete ma sarei propenso a credere che esercitiamo una forza minore su una corda più lunga. Anche perché non e' da sottovalutare il movimento, seppur impercettibile che la corda fa dalla cordiera verso di noi sfruttando appunto la lunghezza della corda stessa al di sotto del ponticello. Io ho un piccolo "tension guide" che usavo per i fili corona delle fotocopiatrici quando facevo l'assistenza ma ovviamente non arriva a questo tipo di tensioni. I fili corona erano fili di tungsteno che andavano tesi ad una certa forza ben precisa. Scusatemi il divagare... Si misurava appunto appoggiando il tension guide fino a toccare il fondo mentre il filo nel centro ci dava la tensione (non intesa come voltaggio ovviamente).Porthos ha scritto:Da punto di vista della fisica acustica, la cordiera influisce sul suono. L'energia associata alla vibrazione della corda si trasmette a tutto lo strumento, e una parte va alla cordiera. Questa è uno dei tanti sottositemi elastici che formano il violino. Le caratteristiche meccaniche della cordiera (peso, densità, rigidezza, modo in cui è fissata, etc) ne determinano fattore di smorzamento e frequenza di risonanza.Starway ha scritto:...mettendo una Acusticus in plastica (quella con tirante in acciaio) il suono e' diventato più forte minimo del 20%.
Quindi è perfettamente possibile che una cordiera leggera assorba meno energia, e quindi il suono sia più forte, ma non è detto che sia più bello.
La tensione è la stessa. Non dipende dalla lunghezza totale della corda, ma solo -per una data corda ed a parità di lunghezza vibrante- dalla frequenza cui si intona.Starway ha scritto:Allungando la corda (cioè avvicinando o distanziando di più la cordiera dal ponticello, la corda stessa si tende di più in quale modo?
Quella che dici tu non è la tensione. La tensione è questo: accordiamo una corda, p.es la prima a mi, non girando il pirolo ma lasciando fissa un'estremità e applicando all'altra un peso di X chili. Bene, la tensione della corda, quando fa quella nota, è X kg.
Quella a cui ti riferisci è la sensazione tattile della tensione, che dipende non solo dalla tensione della corda ma anche dalla sua elasticità trasversale e dalla superficie di contatto tra dito e corda. A parità di tensione (in kg) , una corda grossa appare sempre più molle di una sottile.
Una corda lunga 1 metro o 90 cm, accordata alla stessa nota, mostra la stessa tensione, e quindi anche la stessa resistenza ad essere deformata per toccare la tastiera. Questo perchè nella formula che lega frequenza e tensione, ossia f=1/2L*sqrt(T/m), compare solo la lunghezza della parte vibrante, che è la stessa in entrambi i casi.
Quella a cui ti riferisci è la sensazione tattile della tensione, che dipende non solo dalla tensione della corda ma anche dalla sua elasticità trasversale e dalla superficie di contatto tra dito e corda. A parità di tensione (in kg) , una corda grossa appare sempre più molle di una sottile.
Una corda lunga 1 metro o 90 cm, accordata alla stessa nota, mostra la stessa tensione, e quindi anche la stessa resistenza ad essere deformata per toccare la tastiera. Questo perchè nella formula che lega frequenza e tensione, ossia f=1/2L*sqrt(T/m), compare solo la lunghezza della parte vibrante, che è la stessa in entrambi i casi.
Si pero' vuoi mettere tendere una corda di 90cm o una da 1 metro se comunque la corda se pur nella parte vibrante resti lo stesso ha altri 10 cm di elasticita'? Quei 10 cm allora possibile che non influiscono su nulla? Completamente amorfi? Non credo.Porthos ha scritto:Quella che dici tu non è la tensione. La tensione è questo: accordiamo una corda, p.es la prima a mi, non girando il pirolo ma lasciando fissa un'estremità e applicando all'altra un peso di X chili. Bene, la tensione della corda, quando fa quella nota, è X kg.
Quella a cui ti riferisci è la sensazione tattile della tensione, che dipende non solo dalla tensione della corda ma anche dalla sua elasticità trasversale e dalla superficie di contatto tra dito e corda. A parità di tensione (in kg) , una corda grossa appare sempre più molle di una sottile.
Una corda lunga 1 metro o 90 cm, accordata alla stessa nota, mostra la stessa tensione, e quindi anche la stessa resistenza ad essere deformata per toccare la tastiera. Questo perchè nella formula che lega frequenza e tensione, ossia f=1/2L*sqrt(T/m), compare solo la lunghezza della parte vibrante, che è la stessa in entrambi i casi.
Nemmeno io. Influiscono (insieme a decine di altre cose) sul timbro, ossia sulla composizione in frequenze del suono.Starway ha scritto:Si pero' vuoi mettere tendere una corda di 90cm o una da 1 metro se comunque la corda se pur nella parte vibrante resti lo stesso ha altri 10 cm di elasticita'? Quei 10 cm allora possibile che non influiscono su nulla? Completamente amorfi? Non credo.
Allora sarebbe importantissimo studiarli comunque! Conosco liutai di un certo livelli che non danno nessuna e dico nessuna importanza alla distanza cordiera ponticello. Magari capendone bene le peculiarita' potremmo addolcire o aprire meglio uno strumento... o magari la prontezza ecc. come anche se non con molta precisione sappiamo degli spostamenti dell'anima. Firma anche tu la petizione per la "importanza dei 12 cm" ...Porthos ha scritto:Nemmeno io. Influiscono (insieme a decine di altre cose) sul timbro, ossia sulla composizione in frequenze del suono.Starway ha scritto:Si pero' vuoi mettere tendere una corda di 90cm o una da 1 metro se comunque la corda se pur nella parte vibrante resti lo stesso ha altri 10 cm di elasticita'? Quei 10 cm allora possibile che non influiscono su nulla? Completamente amorfi? Non credo.



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qui se ne parla: ma bisogna andare allinizio del tread:
https://www.claudiorampini.com/php/modul ... highlight=
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dice che l'età porta saggezza; la mia deve averla dimenticata da qualche parte!
Quindi se tanto mi da tanto devo desumerne che se avvicino la cordiera al ponticello il suono e' piu' pastoso mentre al contrario e' piu' aggrssivo come per il violino? Ma da che distanza standard si dovrebbe partire e poi non conta la grandezza della cassa del Violoncello?aldeo ha scritto:qui se ne parla: ma bisogna andare allinizio del tread:
https://www.claudiorampini.com/php/modul ... highlight=
Negli strumenti ad arco conta tutto, non solo preso a sè ma in cooperazione col resto. Ma poi di che strumento stiamo parlando? Perchè esistono aristocratiche cordiere che costano più di certi violoncelli.
Leggiti questo:
http://www.aitchisoncellos.com/articletailpieces.htm
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- Alfredo
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Porthos ha scritto: Una corda lunga 1 metro o 90 cm, accordata alla stessa nota, mostra la stessa tensione, e quindi anche la stessa resistenza ad essere deformata per toccare la tastiera. Questo perchè nella formula che lega frequenza e tensione, ossia f=1/2L*sqrt(T/m), compare solo la lunghezza della parte vibrante, che è la stessa in entrambi i casi.

Complimenti!
Non credo però che così tanti liutai ignorino la distanza tra ponticello e cordiera, di solito hanno delle distanze precise, come un quinto della lunghezza della corda vibrante, per esempio.
Sicuramente un liutaio non ha molto tempo per "accordare" il segmento di corda restante secondo intervalli armonici, secondo me seguono più una regola fissa che poi viene modificata per ottenere dei risultati, un po'come per l'anima.