Su suggerimento dell'amico 1972pianoman, che mi ha onorato di una gradita visita a casa mia una decina di giorni fa, ho acquistato dell'ambra pirogenata da cremonatools e ho provato a farne una vernice. Premetto che la vernice all'ambra è considerata da sempre, fin dai tempi antichi, la Vernice per eccellenza per tutta una serie di buoni motivi: eccellente trasparenza e rifrazione, ottima capacità di mediare i colori destinati alla pittura ad olio, eccellente elasticità e capacità adesiva sul legno. L'unico problema è fare in modo che l'ambra si sciolga nell'olio, perchè così come la si trova in natura è praticamente insolubile a qualsiasi solvente. Quindi si è pensato di ricorrere alla cosiddetta "pirogenazione", ossia un metodo di cottura che decompone la molecola della resina e la rende solubile ai solventi e agli olii. Come si può intuire la pirogenazione non è un'operazione propriamente agevole, nel libro di De Mayerne questa vernice viene citata spesso e circa la cottura se ne può cogliere tutta la complessità. In buona sostanza l'ambra fonde a circa 300*C, il difficile è arrivare a questa temperatura senza carbonizzarla completamente. Inoltre i fumi che si sviluppano nel procedimento non sono proprio salutari. Quindi l'aver saputo della disponibilità di ambra del baltico già pirogenata e pronta all'uso mi ha fortemente incuriosito e presto detto ne ho subito fatto una vernice. La solubilità in olio di lino è perfetta, ovviamente è a discrezione di ognuno usare il tipo di olio che ritiene più opportuno, anzi, diciamo che oltre alle note difficoltà di applicazione e colorazione, la variante "olio di lino", i risultati ottenuti con questa vernice possono essere molto diversi e non sempre gradevoli.
Nella foto sopra una goccia di vernice all'ambra appena preparata nella giornata di ieri.