Uto Ughi

Suonare e costruire i violini
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and29
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Uto Ughi

Messaggio da and29 »

Ciao a tutti!! in questo sito, so molto bene che tra voi ci sono degli esperti musicalmente molto preparati.
Volevo sapere.... cosa ne pensate di Uto Ughi.
Io, sono andato a sentirlo piu' volte e mi piace davvero molto!!!! poi con il suono superbo del suo Guarneri Cariplo!!!.
Per me, è un grandissimo!!! ma è spesso un virtuoso molto criticato!!! ora, per voi, le critiche su di lui sono fondate oppure è solo grande invidia per un mago dell'archetto?? :?: :?: :?:
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Manfio
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Messaggio da Manfio »

Uto Ughi è un violinista fantastico, discipolo di Enescu, uno dei migliori violinisti che ho sentito. L'ultima volta cho l'ho sentito, però, era molto stanco, penso io.

Non suona più il Cariplo, penso io, ma il Rose, un violino con un suono assai scuro e nasalato, il Cariplo me piaceva più.
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manuela
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Messaggio da manuela »

Io sono andata a sentirlo vicino casa 2-3 anni fa...non ricordo cosa avesse suonato ma mi era piaciuto tantissimo...poi sono andata con i miei amici a chiedergli l'autografo, ed è stato carinissimo e gentilissimo...tutto "issimo" insomma...mi ha fatto anche una dedica superfantastica(in realta ha solo scritto " A Manuela" e anche di fretta, ma lasciatemi pensare che sia andata così!!!)...inoltre ritengo che abbia un grande fascino, che ne pensate donne???

:love4: ...insomma che dire..davvero bravo :love4:
jofal
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Messaggio da jofal »

Personalmente mi piace moltissimo: la "carica" interpretativa che mette nei suoi concerti, a mio parere, è piuttosto rara.
Da un punto di vista non strettamente musicale poi, apprezzo quello che dice e le posizioni che prende a riguardo della scarsa (quasi nulla) attenzione che in Italia c'è per la musica classica.
AleLiut
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Messaggio da AleLiut »

"causa insulti ricevuti via mail riguardanti le mie opinioni, ho deciso di eliminare i post in questione. Chiedo scusa a tutti gli utenti dotati di capacità intellettive che con saggezza hanno saputo controbattere alle mie affermazioni"

ale liut
Ultima modifica di AleLiut il domenica 3 giugno 2007, 22:02, modificato 1 volta in totale.
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and29
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Messaggio da and29 »

Aleliut, non sei forse un pochino esagerato?? quel concerto l'ho visto, l'ho anche registrato, piu' che stonato forse...... è stato fin troppo passionale (ha esagerato) e intenso!.
Sono d'accordo con te, ci sono degli ottimi viirtuosi molto piu' giovani!!, ma secondo il mio punto di vista molto personale, Ughi è straordinario, a cominciare solo dalla sua "cavata", rispetto la tua opinione in merito però!
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manuela
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Messaggio da manuela »

Anch'io ho visto quel concerto in tele...devo dire che anche a me in quell'occasione non mi era piaciuto tanto..sembrava che da un momento all'altro avrebbe sbagliato...
..Tuttavia credo che le persone come lui possano insegnare tanto alle nostre generazioni e anzi, mi piacerebbe vederlo più "attivo" in questo senso...è vero, lasciamo il posto anche agli altri talenti magari più giovani offrendo loro la possibilità di una carriera valida nel mondo della musica, ma perchè privarci di un artista così importante e sensibile????

..finche c'è..sfruttiamolo!!!!! :wink:
jofal
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Messaggio da jofal »

AleLiut ha scritto:Io credo che sarebbe ora, ormai da tempo, che andasse in pensione...e lasciasse spazio a giovani e più valenti musicisti!
Scusami, vista la rigidezza della tua affermazione, due domande:
- ti risulta che tolga spazio ad altri musicisti più bravi di lui?
- perché dovrebbe andare in pensione se riempie le sale da concerto?
AleLiut
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Messaggio da AleLiut »

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claudio
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Messaggio da claudio »

Ale, qui ognuno ha tutto lo spazio per esprimersi in libertà, quindi se hai ragioni da esprimere se pregato di farlo in maniera compiuta.
Sinceramente rimango molto sorpreso dal tono del tuo messaggio perchè mostrerebbe alcune gravi lacune non solo su Uto Ughi, ma anche sulla musica e sui musicisti in generale.
Innanzitutto bisogna partire sempre dal concetto che un musicista è un uomo come tutti gli altri e come tale può sbagliare; inoltre c'è un problema piuttosto grave che ogni musicista di valore deve affrontare: lo standard esecutivo.
Un uomo non è una macchina e non potrà mai ripetere lo stesso concerto all'infinito, sempre eseguito nello stesso modo.
Questa è musica dal vivo eseguita da un musicista umano e non basta un concerto per giudicare lui e la sua musica.
E non basta nemmeno una intera collezione di CD.
Questo della musica registrata è ormai un vizio di forma che ci portiamo dietro da anni e si sta aggravando sempre di più con il tempo: anche i critici più blasonati pare che riescano a capire tutto da da qualche CD.
E' quasi inutile dire che la musica registrata in studio non assomiglia nemmeno lontanamente alla musica dal vivo, in quanto gli ingegneri del suono oggi sarebbero in grado di far cantare un sordomuto come Frank Sinatra, o quasi.
Ma rimaniamo a Uto Ughi: ho avuto occasione di assistere ai suoi concerti più volte a Livorno, Firenze e Lucca. Le esecuzioni che ho apprezzato di più sono state quelle per violino e pianoforte, quelle per violino e orchestra non mi sono sembrate un pò 'esasperate', ma comunque condotte con un alto grado di professionismo e preparazione musicale.
Ecco, io non ci sto a far apparire un musicista come Ughi un rottame che ha vissuto tempi migliori. E' pur vero che un violinista finisce abbastanza presto la propria carriera perchè la vecchiaia fa perdere la tonicità muscolare, ma Uto Ughi è ben lontano da questi problemi (a questo proposito non dimentichiamo il mitico recital di Milstein tenuto alla bella età di 80 anni).
Se poi non è piaciuto un suo concerto, sia pure, ma parlare di lui come una decadente figura che ha vissuto tempi migliori e che gli 'enti' (che enti?), continuano a chiamarlo solo perchè sensibili all'eco del suo nome e al colore dei soldi, mi sembra quantomeno eccessivo, ed anche ingiusto.
Ricordo, tra le altre cose, che tra i giovani concertisti si deve purtroppo registrare una prassi esecutiva che sta prendendo sempre più piede, offrendo al pubblico una musica rarefatta, molto precisa, ma infine priva di sostanza.
Il vero calore della musica è l'interpretazione, altrimenti si faccia eseguire il repertorio ad un computer se proprio si tiene alla fedeltà al compositore.
Ricordo a questo proposito che uno dei migliori quartetti mai esistiti, il Quartetto Italiano, ha sempre eseguito le proprie musiche con una precisione inarrivabile, che tuttavia non hanno mai mancato di suscitare la nostra ammirazione. Arrigo Quattrocchi parlava di 'emozione nel rigore'.
Ma non basta essere rigorosi per sapersi esprimere, si può essere rigorosi anche per la necessità di tenersi lontano dalle emozioni.
Circa la persona di Uto Ughi, non saprei dire perchè non lo conosco, ma un aneddoto capitato ad un mio giovane amico può aiutare a capire il lato umano di questo grande nostro musicista:
Ughi teneva un concerto a Firenze, il mio amico che è un eccellente violinista, ha reputato l'occasione più che degna di essere colta. Non ricordo il repertorio della serata, ma pare che il concerto fu davvero bello, tanto che il mio amico si mise pazientemente ad aspettare Ughi fuori del teatro per chiedergli un autografo.
L'attesa si fece oltremodo lunga, infine Ughi, insieme al primo violino dell'Orchestra Regionale Toscana, Andrea Tacchi, ed altre persone entrarono in un ristorante di fronte al Teatro Verdi. Il mio amico si avvicinò al tavolo timidamente chiedendo l'autografo, Uto Ughi invece lo invitò a sedersi e gli offrì un bicchiere di vino. L'incontro durò circa una mezz'oretta, al mio amico non pareva vero di trovarsi allo stesso tavolo con Ughi e Andrea Tacchi, due dei nostri migliori musicisti nel disastrato panorama musicale italiano. L'insperato incontro finì non senza che Ughi elargisse al mio amico il sospirato autografo.
Per noi liutai Ughi ha sempre trovato una parola gentile e questo è testimoniato anche da un autografo presente in questo sito, in cui Ughi mi fa gli auguri per la mia professione, dopo averlo incontrato al Teatro Comunale di Firenze prima di uno dei suoi concerti.
Ricordo anche il teatro La Gran Guardia di Livorno, una sala vastissima e gremita di pubblico, tutti accorsi ad ascoltare la musica di Ughi. In quell'occasione ero riuscito a trovare un paio di biglietti per miracolo, ma ero molto lontano dal palco, le nostre poltrone erano infatti all'ultima fila della galleria. Ma il suono del suo Guarneri riusciva ad emergere tranquillamente sullo Steinway gran coda, raggiungendo senza sforzo ogni angolo della sala.
Un gran violino ed un grande interprete: Uto Ughi.
Non dimentichiamolo.
AleLiut
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Messaggio da AleLiut »

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ale liut
Ultima modifica di AleLiut il domenica 3 giugno 2007, 22:03, modificato 1 volta in totale.
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and29
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Messaggio da and29 »

Ale, non ti devi scusare! :D è giusto che ogniuno di noi esprima una propria opinione personale, altrimenti...... saremmo tutti uguali! e la natura stessa ci insegna che non deve e non puo' essere!, mi complimento piuttosto con ciò che ha detto Claudio! che rispetto a noi tutti, è andato molto piu' a fondo, facendoci capire cosa vuol dire veramente una grande interpretazione in primo luogo dal punto di vista umano! GRAZIE CLAUDIO!! SEI UN GRANDISSIMO!, NON SOLO COME LIUTAIO :pray:
stringbrass
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Messaggio da stringbrass »

Anche io ho avuto occasione di ascoltare parecchie volte Uto Ughi, sia dal vivo che in registrazioni (oltre che nelle incisioni). Credo che il suo valore musicale vada riconosciuto senza esitazioni e, direi, senza riserve. Tuttavia, mi sembra di poter rilevare anche una certa sua incostanza (confermatami anche da un suo validissimo ex collaboratore pianistico), che lo porta, a volte, ad affrontare concerti senza la necessaria preparazione (intendendo, con tale termine, sia la concentrazione, sia l'intesa con i suoi partner). L'ho sentito in splendidi concerti e in performances a dir poco deludenti. Ricordo un concerto di Tchaikovskij trasmesso da Assisi, nel quale effettivamente anche l'intonazione era precaria (tant'è che il direttore d'orchestra Eliau Inbal si era non poco seccato, come mi disse un mio amico facente parte dell'orchestra RAI). E ricordo un concerto Ughi-Argerich, trasmesso in TV, nel quale sembrava che i due parlassero lingue diverse. Ricordo, infine, una sinfonia concertante di Mozart Ughi-Asciolla, eseguita da consumati routiniers, non paragonabile a qualel che mi capitò successivamente di ascoltare nell'esecuzione di Gulli e Giuranna. Benché creda che non debbano esistere preclusioni per nessuno, non capisco perché Ughi si sia voluto cimentare anche con i concerti di Paganini, che, evidentemente non sono nelle sue corde. Encomiabile senza riserve di sorta è il suo impegno per la musica, così come commendevole fu, anni fa, la sua aperta disapprovazione a un concerto eseguito da Gidon Kremer, che una volta riuscì a scandalizzare perfino me nell'esecuzione sciatta del concerto n.3 K 216 di Mozart.
Complimenti a Claudio per le sue osservazioni.
orecchiofino
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Messaggio da orecchiofino »

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Ultima modifica di orecchiofino il sabato 26 maggio 2007, 19:02, modificato 2 volte in totale.
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and29
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Re: lettera a uto ughi e ai suoi ammiratori

Messaggio da and29 »

orecchiofino ha scritto:Caro Uto,
Ti chiami Bruto, ma sei ancora belo, anche se ormai sei diventato antico come i violini che suoni. Sei un immortale nel vero senso della parola.
Ho sentito la tua ciaccona dal vivo, che chiamerei ciccona . Le tue corde fischiano.
Senti Bruto,
quando le corde fischiano, cambiale! Se ti puoi permettere uno Stradivari ti potrai anche permettere di comperare delle corde nuove. Il MI cantino d’oro ha un bel suono brillante, ma tende a fischiare e allora, cambia lega, magari prova quello di platino, tanto tu te lo puoi permettere.
Sei stonato e lo ammettono anche i tuoi Fans, ma sono innamorati di te e ti perdonano. Si sa, l’amore è cieco e in questo caso è anche sordo.
Nei tuoi dischi non sei da buttare, ma tanto non mi freghi, perché il digitale si può truccare. Ho sentito la registrazione del tuo Brahms; non male, ma chissà quante volte lo avrai ripetuto…Sei incostante come il meteo.
Caro Bruto detto Uto,
i violini tu non li suoni, li strapazzi e se fai così anche con le donne, sono contenta di non poter mai essere nel tuo mirino. : :evil:
Sinceramente. Firmato. Una tutta orecchi. A voi tutti appassionati di violino ascoltate Eugene Sarbu (se non lo conoscete andate a cercare su internet) oppure per la musica antica ascoltate Fabio Biondi o Fabrizio Cipriani, ve li consiglio. Loro sì che sono dei veri musicisti. :wink:
Sinceri saluti.
Sei davvero una persona ignorante! e soprattutto priva di capacità critica, che è data proprio dalla tua grande sufficienza! che hai espresso senza riserve con questa triste filastrocca nel tuo primo post(X Claudio, mi scuso per questo sfogo sentito)
Sbalordito il diavolo rimase... quando comprese quanto osceno fosse il bene.<br>
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