Buon pomeriggio a tutti.
Visto che sulla questione cambio della catena per perdita di tensione i pareri in giro sono piuttosto discordanti, non trovo luogo migliore per sottoporre il mio quesito:
è assolutamente e sempre vero che la catena di un violino va sostituita max ogni 25 anni circa?
vanhalia ha scritto:Buon pomeriggio a tutti.
Visto che sulla questione cambio della catena per perdita di tensione i pareri in giro sono piuttosto discordanti, non trovo luogo migliore per sottoporre il mio quesito:
è assolutamente e sempre vero che la catena di un violino va sostituita max ogni 25 anni circa?
Grazie mille a tutti.
No, anche il resto del violino sopporta la stessa tensione della catena, sarebbe come dire che ogni 25 anni si deve cambiare il violino
Se la catena è fatta bene e il violino non ha problemi strutturali non va mai cambiata.
Sottoscrivo quel che ha detto Davide, anch'io non ho mai visto una catena "stanca" dopo venticinque o trent'anni. Invece mi è capitato di vedere ottimi strumenti antichi che si "stancavano" dopo un certo numero di ore di suono, e che riprendevano vigore dopo un cambio della catena. Tuttavia si parla di catene vecchie anche di 100 anni e di strumenti usati in modo piuttosto intenso.
E' difficile fare generalizzazioni, ma in condizioni normali e in presenza di strumenti moderni, il cambio della catena rappresenta quasi sempre un espediente che consente di esplorare nuove soluzioni timbriche e sonore dello strumento. La cosiddetta "stanchezza" non c'entra nulla.
Il discorso della perdita di "tensione" è promosso principalmente da coloro, e sono molti, che incollano le catene "a forza", ossia obbligando la catena ad aderire sul piano armonico introducendo così una tensione che andrebbe a controbilanciare la pressione esercitata dal ponticello, e attraverso di esso dall'arco del musicista.
Personalmente non ho mai amato un simile espediente ed ho incollato le mie catene, sian negli strumenti miei che in quelli che ho restaurato, senza nessun tipo di tensio. Un violino è già abbastanza "tensionato" e credo che non abbia bisogno di ulteriori tensioni.
A questo proposito ricordo un bellissimo violoncello Rocca a cui un restauratore svizzero aveva cambiato la catena sostituendola con un'altra applicata con tensione. Ebbene lo strumento in poco tempo ha sviluppato sulla tavola armonica un paio di autentiche "buche" in corrispondeza degli estremi della catena "forzata", e che per suonare quello strumento, pur di ottima sonorità, occorrevano le famose fatiche d'Ercole. Ma soprattutto era anche molto sbilanciato. Ricordo che le "buche" sono l'effetto collaterale delle catene forzate su quelle tavole armoniche che hanno spessori normali o piuttosto ridotti.
Quindi io aderisco ai dettami di Sacconi e Weisshaar che incollavano le loro catene senza introduzione di tensioni, e seguo la mia esperienza personale che mi ha dato finora ottimi risultati.