Violando ha scritto:Ecco a voi. Mi sembra di aver ricevuto due istruzioni diverse -per quanto ricordi- da due insegnanti circa il pollice che va sull'archetto, devo tenerlo un po' ad incudine contro il...beh quel cosino lì, oppure lo devo tenere steso completamente orizzontale sotto l'archetto? Grazie
E' importante che l'archetto suoni perfettamente a metà dello spazio tra ponticello e la tastiera?
Una cosa sul vibrato: nel suo movimento il dito deve minimamente staccarsi dalla corda poi tornare a schiacciarla poi rilasciarla e così via? Oppure deve rimanere sempre premuta sulla corda cambiando solo la posizione, cioè non rilassare mai la corda solo spostare il dito di qualche millimetro?
Ciao, prova a seguire un principio di base per conoscere il violino:
ogni movimento e gesto che fai deve essere funzionale allo strumento e completamente RILASSATO. Il relax e l' equilibrio sono il segreto per suonare bene a livello di impostazione.
Riguardo alla tenuta del pollice, tutte le dita devono "accompagnare" la linea dell' arco e fungere da ammortizzatori del movimento in su e in giù. Quindi, per quel che riguarda il pollice, più o meno la regola è che verso il tallone è rotondo e verso la punta si stende. Non stringere mai niente, focalizza la tua attenzione su POLLICE, POLSO, GOMITO, SPALLA, COLLO. Sono le grandi articolazioni.
Riguardo al punto di contatto tra arco e corda, dipende sempre dal tipo di suono che vuoi produrre: ogni corda ha uno spessore, quindi idealmente il miglior punto di contatto si sposta vicino al ponticello mano a mano che la corda diventa sottile (sul MI il punto di contatto sarà vicino al ponticello, sul SOL vicino alla tastiera).
Sul vibrato: quello che descrivi è il vibrato "fake"
Applica il principio del relax di cui sopra: devi sentire che la tua mano sinistra riesce ad "appendersi" senza tirar giù il violino, in maniera morbida e rilassata. Metti giù il dito medio e comincia ad oscillare. Il dito NON si stacca dalla corda, né tanto né poco. Prova a guardare i video dei violinisti David Oistrakh, Yehudi Menuhin, Nathan Milstein per citarne tre tra i più grandi di tutti i tempi, e vedrai che il loro vibrato è una oscillazione continua dell' avambraccio che non implica una differenza di pressione del dito sulla tastiera.
Buono studio!