metronomo e studio
metronomo e studio
Volevo chiedere il vostro consiglio riguardo l'uso del metronomo nello studio del violino. La mia insegnante è decisamente contraria, ma a volte mi accorgo di commettere diversi errori nel solfeggio dei brani che studio e credo che un metronomo mi aiuterebbe a controllare certe tendeze.
Voi che ne pensate? Nel caso, quale metronomo consigliereste che si riesca ad udire distintamente e non sia sopraffatto dal suono del violino?
Grazie
Voi che ne pensate? Nel caso, quale metronomo consigliereste che si riesca ad udire distintamente e non sia sopraffatto dal suono del violino?
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- and29
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Dunque.... ci sono diverse teorie riguardo all'uso del metronomo, tanti dicono che non è utile, viceversa altri che funziona.
Secondo il mio punto di vista personale, io lo consiglio, in modo particolare per chi ha problemi di ritmo musicale, in qunto nele tempo, aiuta a essere come dire....... temporizzato.
Riguardo al tipo di metronomo, ti consiglio senza riserve quello meccanico (a carica per intenderci) gli scatti di tempo, si odono perfettamente, suonando in modo normale
Secondo il mio punto di vista personale, io lo consiglio, in modo particolare per chi ha problemi di ritmo musicale, in qunto nele tempo, aiuta a essere come dire....... temporizzato.
Riguardo al tipo di metronomo, ti consiglio senza riserve quello meccanico (a carica per intenderci) gli scatti di tempo, si odono perfettamente, suonando in modo normale

Sbalordito il diavolo rimase... quando comprese quanto osceno fosse il bene.<br>
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Re: metronomo e studio
Io credo che il metronomo sia valido soprattutto per verificare il solfeggio, il ritmo.livron ha scritto:Volevo chiedere il vostro consiglio riguardo l'uso del metronomo nello studio del violino. La mia insegnante è decisamente contraria, ma a volte mi accorgo di commettere diversi errori nel solfeggio dei brani che studio e credo che un metronomo mi aiuterebbe a controllare certe tendeze.
Voi che ne pensate? Nel caso, quale metronomo consigliereste che si riesca ad udire distintamente e non sia sopraffatto dal suono del violino?
Grazie
A volte, ad esempio, per un errore di arcata, si sballa il ritmo di un brano perché magari si fa un'arcata troppo lunga o troppo breve o si perde tempo su un cambio d'arco, e allora in quel caso è utile ascoltare il metronomo.
Altre volte (indico la mia esperienza) è utile per aumentare progressivamente la velocità di una quartina o di più battute, per raggiungere la corretta esecuzione del tempo che si vuole realizzare.
Certamente non bisogna abusarne e diventarne schiavi, in quanto anche l'acquisizione e il rispetto costante del ritmo è un esercizio mentale ed anche questo è uno studio.
Non bisogna abusarne anche perchè poi si finisce per prestare troppa attenzione al metronomo e meno al violino, a scapito dell'intonazione e della purezza del suono.
Io ho ultimamente acquistato un metronomo elettronico della Seiko e sono molto soddisfatto; è molto piccolo, costa poco ed è dotato di una piccola molla mediante la quale si può agganciare allo spartito o al leggio, ha un ritmo che va da 30 a 200 (mi sembra 200 ma posso sbagliare anche perché questo ritmo non lo uso mai

Ho anche un metronomo meccanico e deve dire che non ci sono paragoni.
Quelli meccanici, specialmente nei tempi lenti, con il passare degli anni tendono a sballare il ritmo.
Per te che sei di Roma, ti posso dire che l'ho acquistato in un noto negozio situato nei pressi di piazza Risorgimento (non posso fare pubblicità ... occulta

- and29
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Assolutamente no Violinesco, io credo che i meccanici scandiscano molto meglio il "ticchettio" del tempo e se sono di qualità, non perderanno colpi col tempo, attualmente uso un Seiko meccanico che ha almeno 15 anni, senza perdere un colpo!, poi gli elettronci, necessitano di batterie che, anche se non consumano molto, sono un fastidio in piu'!, non per nulla i piu' prestigiosi orologi del mondo, sono meccanici, il parere è del tutto personale naturalmente.
Sbalordito il diavolo rimase... quando comprese quanto osceno fosse il bene.<br>
Mi sembra quindi che quasi tutti voi facciate o abbiate fatto uso del metronomo. Per rispondere a Gewa, la mia insegnante storce un pò il naso all'idea di utilizzare il metronomo perché dice che è contrario alla musica, ai suoi respiri, e alla lunga finisce con l'irrigidire la "musicalità" dell'esecutore. Così almeno mi è parso di intuire, ma è un discorso che abbiamo fatto alle prime lezioni e che poi non ho più ripreso. Ora a distanza di un anno sento che a volte, ma non sempre, mi sfugge l'esatta esecuzione di uno studio, sopratutto per le melodie note, che al mio orecchio sono note in una data maniera, ma che nella trascrizione sono ben diverse.
Ad esempio due settimane fa ero alle prese con Habanera de "La Carmen" di Bizet, e solo a lezione mi sono reso conto di come accellerassi alcune parti e rallentassi altre non rispettando la trascrizione.
Penso che un giusto compromesso possa essere lo studiare con l'ausilo del metronomo finchè non si è acquisito il giusto ritmo e poi continuare ad esercitarsi sullo studio senza di esso.
Che ne dite?
grazie a tutti
insomma... elettrico o meccanico? mah!
Ad esempio due settimane fa ero alle prese con Habanera de "La Carmen" di Bizet, e solo a lezione mi sono reso conto di come accellerassi alcune parti e rallentassi altre non rispettando la trascrizione.
Penso che un giusto compromesso possa essere lo studiare con l'ausilo del metronomo finchè non si è acquisito il giusto ritmo e poi continuare ad esercitarsi sullo studio senza di esso.
Che ne dite?
grazie a tutti
insomma... elettrico o meccanico? mah!
Ultima modifica di livron il venerdì 16 giugno 2006, 22:01, modificato 1 volta in totale.
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<t>Livron, a mio umile parere tu hai sicuramente bisogno di un metronomo, per via dei tuoi problemi a tenere il ritmo giusto, ed è giustissimo quello che dici, ovvero iniziare con il suo ausilio per poi proseguire con le tue gambe. <br/>
Quindi l’unico dubbio che ti devi lasciare è se prenderlo meccanico o elettronico. Per me quelli meccanici sono comodissimi perché hanno un bel Ticchettio e ti permettono anche di “vedere
Il metronomo è utilissimo, si deve assolutamente usare in fase di studio!
Alcuni musicisti (specialmente certi chitarristi) li ho visti suonare improvvisando dei fraseggi con una scansione ritmica che definire libera è poco; è vero che rallentare o accelerare o eseguire in modo libero delle quintine arricchisce notevolmente il linguaggio musicale, ma bisogna pure saperle fare a tempo. Un bravo musicista interpreta i brani che esegue come vuole, ma potenzialmente deve sapreli eseguire anche col metronomo. Poi ci sono quelli che sanno suonare solo senza metronomo...
Alcuni musicisti (specialmente certi chitarristi) li ho visti suonare improvvisando dei fraseggi con una scansione ritmica che definire libera è poco; è vero che rallentare o accelerare o eseguire in modo libero delle quintine arricchisce notevolmente il linguaggio musicale, ma bisogna pure saperle fare a tempo. Un bravo musicista interpreta i brani che esegue come vuole, ma potenzialmente deve sapreli eseguire anche col metronomo. Poi ci sono quelli che sanno suonare solo senza metronomo...
Pacanini est crante killer...
Grazie Livron per la spiegazione.
Non so darti grandi consigli. Io uso, ogni tanto, il metronomo e lo faccio per due motivi:
1-non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di negativo nel suo utilizzo durante lo studio di un brano, ma questa mia opinione è probabilmente dovuta al fatto che sono una semplice allieva alle prime armi.
2-se c'è una cosa che il mio maestro non sopporta proprio è quando suono fuori tempo. Di solito mi succede perché tendo ad accelerare o perché allungo troppo una pausa... (:oops:) ed è proprio lui a dirmi di studiare il brano con il metronomo.
Secondo me puoi fare come tu stesso hai suggerito: usare il metronomo durante le prime fasi dello studio, per controllare la correttezza del tuo solfeggio, e poi liberarti di quel noioso ticchettio ed interpretare il brano con tutta la sua morbidezza e i suoi respiri!
Non so darti grandi consigli. Io uso, ogni tanto, il metronomo e lo faccio per due motivi:
1-non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di negativo nel suo utilizzo durante lo studio di un brano, ma questa mia opinione è probabilmente dovuta al fatto che sono una semplice allieva alle prime armi.
2-se c'è una cosa che il mio maestro non sopporta proprio è quando suono fuori tempo. Di solito mi succede perché tendo ad accelerare o perché allungo troppo una pausa... (:oops:) ed è proprio lui a dirmi di studiare il brano con il metronomo.
Secondo me puoi fare come tu stesso hai suggerito: usare il metronomo durante le prime fasi dello studio, per controllare la correttezza del tuo solfeggio, e poi liberarti di quel noioso ticchettio ed interpretare il brano con tutta la sua morbidezza e i suoi respiri!
Bene, mi è ben chiara la scelta: comprare il metronomo e non dire nulla alla mia insegnante!!
Ovviamente scherzo!
Condivido in pieno la scelta dello studio con il metronomo, ed è per questa ragione che, avvertendone l'esigenza, ho chiesto il vostro consiglio.
Alla prossia lezione ne parlerò alla mia insegnante proponendole quel giusto compromesso fra primo approccio allo studio con l'ausilio del tic-tac e successiva esecuzione libera.
Ringrazio davvero tutti per aver sciolto questo mio dubbio, insomma le esperienze altrui sono importanti lezioni non meno di quelle della mia insegnate, la quale comunque stimo moltissimo malgrado alcune divergenze.

Ovviamente scherzo!

Condivido in pieno la scelta dello studio con il metronomo, ed è per questa ragione che, avvertendone l'esigenza, ho chiesto il vostro consiglio.
Alla prossia lezione ne parlerò alla mia insegnante proponendole quel giusto compromesso fra primo approccio allo studio con l'ausilio del tic-tac e successiva esecuzione libera.
Ringrazio davvero tutti per aver sciolto questo mio dubbio, insomma le esperienze altrui sono importanti lezioni non meno di quelle della mia insegnate, la quale comunque stimo moltissimo malgrado alcune divergenze.