come "rilassare" dita mano sinistra e polso destro

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marite
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come "rilassare" dita mano sinistra e polso destro

Messaggio da marite »

a furia di andare avanti sto scoprendo quali sono i miei problemi e per fortuna ne trovo sempre di nuovi (vuol dire che vado avanti no?)

Comunque credo di aver capito che, soprattutto quando ci penso troppo o in passaggi particolarmente complicati, non riesco a rimanere rilassata quanto basta e le dita e il polso mi si piantano.............
non è che conoscete qualche crema miracolosa o metodo della nonna in grado di fare il miracolo e di togliermi questa fisima bestiale?

Grazie
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neuma
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Re: come "rilassare" dita mano sinistra e polso de

Messaggio da neuma »

marite ha scritto:non è che conoscete qualche crema miracolosa o metodo della nonna in grado di fare il miracolo e di togliermi questa fisima bestiale?
In teoria basterebbe un miorilassante (in capsula o iniezione), ma praticamente non si rivela una buona soluzione, perchè rilassando la muscolatura toglie le tensioni innaturali ma riduce anche la forza e la resistenza (e l'ho verificato a mie spese).
Meglio qualcosa su un altro versante, totalmente diverso: sedute di rilassamento, training autogeno o metodo Alexander possono fare un gran bene, perchè in realtà non è un problema di fisico ma di testa. Non so se ti sei imbattuta in quel bel manuale di Katò Havas "La paura del pubblico": i suggerimenti e le osservazioni che fa sono di estrema utilità, non solo in relazione al violino e non solo nel contesto della pubblica esecuzione...
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clausci
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Re: come "rilassare" dita mano sinistra e polso de

Messaggio da clausci »

in teoria infatti è un problema di testa ma per niente scontato,se gia usi pensare di suonare con la sinistra "appesa" al violino con la mano che
deve cadere sulle corde con rilassatezza e il palmo della mano deve "guardare" il manico e non le fasce sulla cassa insomma... assodato questo bisogna che butti un occhio anche ad altre parti del corpo , per la sinistra ad esempio se la spalla è in tensione o il collo o altro che si collega al braccio questo si riflette inesorabilmente sulla mano (anche sulla destra).ascolta tutto il tuo corpo a volte non è la mano il problema ma si riflette una tensione su di essa.
rilassamenti artificiali (non illegali :lol: ), come dice neuma ,potrebbero essere controproducenti... meglio trovare una condizione quasi standard.
tra l altro, se la destra è in tensione la sinistra si tende , e viceversa, quindi è bene rilassarle bene tutte e due.
stringbrass
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Messaggio da stringbrass »

Non capisco il palmo della mano sinistra che deve "guardare" il manico e non le fasce. Mi sembra una posizione sbagliata e che, tra l'altro, non vedo adottata dai migliori violinisti che conosco. In questo modo non sarebbe possbile muoversi agevolmente e con scioltezza dalla quarta posizione alle successive, nè vibrare decentemente.
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clausci
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Messaggio da clausci »

mi spiace ma non credo di esser d accordo , è chiaro pero che dalla quarta posizione in poi la posizione della mano per forza cambia, io parlavo delle prime.
non è vero che non si puo vibrare decentemente anzi , prova a guardare Perlman in lui è molto evidente questa impostazione.
chiaro che io parlavo dello studio e dell impostazione principale, poi nel violino ci son mille situazioni e la mano si muove, e mille scuole di pensiero quindi non voglio aprire un dibattito dicendo che ho ragione perche non è la sola via, è un modo per pensare.
insomma come base la mano che guarda le fasce mi sembra un po poco pratica, visto che le dita non cadrebbero naturalmente una dopo l altra sulla corda, si rischierebbero posizioni scomode e tensioni. quindi per quanto ci siano differenze nelle scuole penso che tutte partano da un concetto di rilassamento della mano, per poi differire casomai in altri aspetti come i cambi o altro. mi sembra assai strano che qualcuno ti dica di suonare con il palmo rivolto verso le fasce sempre.

edit: che poi tra l altro in quarta posizione si puo guardare perfettamente il manico e stare bene in linea salvo allungamenti , è dalla quinta che si cambia radicalmente.
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