URGENTE: Crini per violoncello!!!
URGENTE: Crini per violoncello!!!
Ciao a tutti, sono nuovo di qui e mi servirebbe un aiuto:
Sono un giovane violoncellista ed ho un archetto in carbonio, ma è arrivato il fatidico momento di cambiare i crini; ho cercato su internet ma non ho trovato molto legato al violoncello, voi cosa consigliate, crini bianchi o neri; o la cosiddetta incrinatura "sale e pepe" (un misto di entrambi); ed in caso perché? Rispondete in tanti e presto, è urgente
Grazie in anticipo...
Sono un giovane violoncellista ed ho un archetto in carbonio, ma è arrivato il fatidico momento di cambiare i crini; ho cercato su internet ma non ho trovato molto legato al violoncello, voi cosa consigliate, crini bianchi o neri; o la cosiddetta incrinatura "sale e pepe" (un misto di entrambi); ed in caso perché? Rispondete in tanti e presto, è urgente
Grazie in anticipo...
Ho conosciuto molti violinisti che preferiscono il crine "sale e pepe", ossia un fascio di crini bianchi in cui vi è compresa una certa percentuale di crini neri. Il crine nero ha un'asperità maggiore a quello bianco, viene usato quasi esclusivamente negli archi dei contrabbassi, tuttavia questa variante "sale e pepe" consente una variazione sul tema delle incrinature che consente la delicatezza e le sfumature caratteristiche del miglior crine bianco, unito ad un maggior grip e maggiore incisività favorito dal crine nero. Ovviamente il tutto dipende dai gusti personali del musicista, dal tipo di strumento e dagli ambiti musicali in cui si è più spesso inseriti, ma credo che una prova in tal senso potrebbe anche valere la pena. L'unica mia riserva è l'uso dell'archetto in carbonio che annullerebbe, anche se parzialmente, una buona parte dei presunti benefici del crine "sale e pepe".
andante con fuoco
- Barbamarco
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Secondo la mia esperienza come violoncellista direi che il crine bianco è sempre andato bene e per il violoncello va sempre bene. Nella mia esperienza come liutaio la maggior parte dei miei clienti violoncellisti ha sempre voluto il crine bianco, qualche raro caso di " sale e pepe" e c'è stato un unico caso di crine nero.
Si, il crine nero è più aspro, ruvido, adatto a mettere in " moto" corde più grosse, spesse, quindi è più adatto al contrabbasso, anche se tanti contrabbassisti che suonano da solista preferiscono di gran lunga il crine bianco perchè ha un suono più chiaro e delicato; ricordo che un famoso insegnate mi disse " Il contrabbasso ha già di suo un suono scuro, cercare di schiarirlo un pò non sarebbe male.." Il crine nero è preferito anche da molti " gambisti"; le corde di budello hanno un suono flebile, e quindi preferiscono un crine più agressivo.... Per il violoncello secondo me, per la maggior parte dei casi, va bene il crine bianco, e per chi lo preferisce il sale e pepe. Potresti anche sentire il parere del liutaio a cui ti rivolgerai; ti saprà sicuramente consigliare..
Si, il crine nero è più aspro, ruvido, adatto a mettere in " moto" corde più grosse, spesse, quindi è più adatto al contrabbasso, anche se tanti contrabbassisti che suonano da solista preferiscono di gran lunga il crine bianco perchè ha un suono più chiaro e delicato; ricordo che un famoso insegnate mi disse " Il contrabbasso ha già di suo un suono scuro, cercare di schiarirlo un pò non sarebbe male.." Il crine nero è preferito anche da molti " gambisti"; le corde di budello hanno un suono flebile, e quindi preferiscono un crine più agressivo.... Per il violoncello secondo me, per la maggior parte dei casi, va bene il crine bianco, e per chi lo preferisce il sale e pepe. Potresti anche sentire il parere del liutaio a cui ti rivolgerai; ti saprà sicuramente consigliare..
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crine bianco o nero
Il crine bianco è tendenzialmente più elastico di quello nero, mescolandoli otterrò un tensionamento un po' più "strano" (se pur funzionale) e probabilmente anche l'impressione di una maggior presa sulla corda, ma bisogna vedere anche che colofonia ci metto sopra...
Qualche crine scuro presente nella medesima coda va bene, ma nel mescolare bianchi e neri attenzione al "sentito dire" o al "sembra che", il "nero" da solo non dice molto anche perché il crine senza colofonia non mette in vibrazione un bel nulla, che sia bianco o nero.
Il crine nero ha spesso un diametro maggiore di quello bianco e differenze eccessive nella stessa mazzetta di crine potrebbero non essere così vantaggiose come immaginato.
Per mia opinione è da preferire il crine non trattato, forse più bruttino ma sicuramente più efficace. Il crine bianchissimo viene trattato chimicamente e questo lo rende "bellino" ma ne impoverisce le qualità fondamentali come elasticità, durata e capacità di trattenere la colofonia.
È importante anche che la crinatura sia eseguita a regola d'arte, un archettaio bravo saprà consigliare il crine giusto!
Qualche crine scuro presente nella medesima coda va bene, ma nel mescolare bianchi e neri attenzione al "sentito dire" o al "sembra che", il "nero" da solo non dice molto anche perché il crine senza colofonia non mette in vibrazione un bel nulla, che sia bianco o nero.
Il crine nero ha spesso un diametro maggiore di quello bianco e differenze eccessive nella stessa mazzetta di crine potrebbero non essere così vantaggiose come immaginato.
Per mia opinione è da preferire il crine non trattato, forse più bruttino ma sicuramente più efficace. Il crine bianchissimo viene trattato chimicamente e questo lo rende "bellino" ma ne impoverisce le qualità fondamentali come elasticità, durata e capacità di trattenere la colofonia.
È importante anche che la crinatura sia eseguita a regola d'arte, un archettaio bravo saprà consigliare il crine giusto!
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