Oggi 29 gennaio 2017 ho ricevuto la gradita visita di Roberto Ignesti e Luca Ruggiero.
E pensare che in tutti gli anni che ho avuto la bottega a Pisa mai ebbi occasione di conoscere il Maestro Roberto Ignesti, pittore, liutaio e violinista del Teatro Comunale di Firenze, ma grazie alla gentile intercessione dell'amico Luca Ruggiero, abbiamo finalmente avuto l'occasione di un incontro ravvicinato.
Roberto Ignesti è a buona ragione definito uno dei maestri storici della liuteria toscana, allievo del fiorentino Igino Sderci e da sempre appassionato liutaio e intenditore di strumenti ad arco.
Abbiamo parlato molto e molte storie ho avuto occasione di ascoltare di prima mano dalla bocca di Roberto Ignesti, senza dubbio i suoi frequenti contatti con il "nonno" Sderci sono stati decisivi così che Roberto ha sviluppato nel tempo una singolare disposizione a costruire buonissimi strumenti secondo i modelli più diversi.
Oggi mi ha portato a far vedere due viole, una costruita su modello Poggi e l'altra su modello Pietro Guarneri, due ottimi strumenti molto ben verniciati (ad alcool), la cui trasparenza e morbidezza non fanno rimpiangere le vernici più belle. Perchè, non bisogna mai dimenticarlo, aldilà delle proprietà di base di una vernice, ad olio o all'alcool, o all'essenza, la cosa importante è che la vernice stessa abbia una buona mano che la applichi.
E le vernici, così come gli strumenti verniciati di Ignesti, parlano un bel linguaggio fatto di belle trasparenze e riflessi morbidi, le cui superfici ottimamente levigate parlano di una liuteria italiana in grado di esprimersi a livelli di eccellenza.
Poi Luca ci ha fatto vedere una cassa di violino costruita su modello Gagliano ed ancora una volta ho visto nelle sue mani la capacità di tradurre in gesto artistico le linee essenziali della nostra liuteria tradizionale. Luca è un giovane liutaio, e sappiamo quanto tempo sia necessario per ogni liutaio sviluppare una propria personalità, per questo credo che egli sia ad un punto molto importante della sua crescita personale ed artistica.
Due liutai, due mani diverse, due menti e cuori che sanno dare anima ai legni, e questo non mi sembra poco se solo osiamo immaginare a quale livello di degrado può essere giunta la produzione liutaria italiana negli ultimi dieci anni. Persone appassionate del loro lavoro, che non fanno del guadagno la loro religione, ma cosa più importante è che posseggono quella qualità che per un liutaio è essenziale: gusto e qualità nella loro ricerca quotidiana.
Come di consueto abbiamo proceduto ad uno scambio di doni che è consistito nel mio caso nell'aver ricevuto un prezioso calco in gesso di una testa originale di un violino Stradivari del 1718, un modello presente nella bottega di Igino Sderci. Ai miei visitatori invece ho donato alcuni pezzi di un bel bosso italiano, che purtroppo ha visto cessare la sua lunghissima vita per un attacco di parassiti, ma il cui legno è prezioso ai liutai per il restauro e le montature esclusive per strumenti di pregio.
Un sentito grazie a Luca e Roberto, e a ben rivederci al prossimo appuntamento!
Visita a Tivoli di Roberto Ignesti e Luca Ruggiero
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Ho avuto il piacere di incontrare il M° Ignesti a Mondomusica lo scorso anno, grazie all'intercessione di Luca che me lo ha presentato, ricevendone un'impressione molto positiva, la passione per il suo lavoro sia di liutaio che di musicista traspariva chiaramente dalle sue parole.
Purtroppo è stato un incontro breve e superficiale, l'ambiente della fiera non si presta certo a approfondimenti particolari, ma credo che uno come lui abbia molto da dire e che il suo contributo dovrebbe essere preso in seria considerazione in quanto l'esperienza certo non gli manca e il tramite con Sderci è sicuramente significativo per la liuteria italiana.
Purtroppo è stato un incontro breve e superficiale, l'ambiente della fiera non si presta certo a approfondimenti particolari, ma credo che uno come lui abbia molto da dire e che il suo contributo dovrebbe essere preso in seria considerazione in quanto l'esperienza certo non gli manca e il tramite con Sderci è sicuramente significativo per la liuteria italiana.
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Credo sia una persona più unica che rara, ho avuto la fortuna di conoscerlo da poco e ho la fortuna di frequentarlo, di ascoltare i suoi insegnamenti e le sue storie, i suoi aneddoti le sue esperienze di vita vissuta, è un Maestro eccezionale, ha il dono di tramandare la sua sapienza con umiltà e senza segreti, un'altra cosa che mi colpisce in lui è che è sempre pronto ad ascoltare le idee altrui senza mai mettersi al di sopra di chi è li per imparare da lui.
Nonostante a mio parere abbia poco da imparare è sempre alla ricerca di nuovi miglioramenti personali. Un grande liutaio, una grande persona.
Nonostante a mio parere abbia poco da imparare è sempre alla ricerca di nuovi miglioramenti personali. Un grande liutaio, una grande persona.
Alessandro Mattei
Questo che stiamo vivendo è un momento piuttosto disgraziato per la liuteria dove le qualità artistiche ed umane lasciano spesso a desiderare. Questo deve essere tenuto bene di conto anche da parte di chi scieglie le persone a cui insegnare a far violini, sicuramente Ignesti in questo momento del suo percorso ha scelto di privilegiare l'aspetto umano di correttezza e passione autentica.
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