Uto Ughi

Suonare e costruire i violini
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Myskin
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Messaggio da Myskin »

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<t>Per Orecchiofino:<br/>
<br/>
Sebbene la cosa possa apparire strana il maestro Ughi si fregia dei suoi blandi ritmi lavorativi. Nello specifico, un paio di anni fa ho trovato un’intervista in cui dichiarava di aver mantenuto una certa qualità nelle proprie prestazioni proprio grazie ai pochi concerti che dava nel corso dell’anno, a differenza di colleghi oberati da impegni di varia natura (inclusa quella concertistica).<br/>
Insomma… le scuse diminuiscono a vista d’occhio.<br/>
<br/>
<br/>
Per Violino7:<br/>
<br/>
Tu scrivi di giudizi drastici ma la situazione e ben più complessa.<br/>
Porrei una premessa (non necessaria) con la richiesta di dimenticarla nel prosieguo del discorso: a mio avviso, come ho già scritto in modo più dettagliato, il maestro Ughi non merita il posto che occupa nel panorama musicale italiano. Questo giudizio non è legato unicamente agli ultimi anni, ma è connesso al fenomeno Ughi nel suo complesso. Sottolineo ancora una volta che questo è unicamente il mio parere: mi è sembrato giusto farlo presente per onestà intellettuale ai fini di una lettura dei miei interventi più chiara.<br/>
Obliamo quanto ho scritto (una semplice opinione personale) e concentriamoci sugli elementi più obiettivi del discorso. Ipotizziamo un “aspetto positivo pregresso
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Orazio
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Ma allora, se Accardo è finito, Uto Ughi pure, chi ci rimane in Italia a certi livelli? Non abbiamo più nessuno. Povera musica!

Al di sopra di tutto (cioè al di sopra delle analisi specifice, guardando da un'altra finestra), io contesto un certo accanimento, proveniente proprio dall'ambiente (o pseudo ambiente - comunque non dalla platea), dove invece pensavo ci fosse un minimo di "spirito di corpo".
Così ci facciamo del male da soli! :ko:

Sempre opinione mia!

Notazione positiva: dobbiamo solo aspettare l'ascesa di Stefano Mhanna!
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
orecchiofino
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Messaggio da orecchiofino »


orecchiofino
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...
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gewa89
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Re: uno dei tanti perchè

Messaggio da gewa89 »

Io non conosco il Maestro Uto Ughi e il suo operato in modo adeguato per dilungarmi in una sua difesa. Difesa che probabilmente non mi sentirei neanche di compiere. Ritengo tuttavia che Ughi sia un Artista, con un carattere da artista che ha saputo nel tempo amministrare la sua figura e la sua arte, cosi' bene (almeno qui in Italia) da far conoscere il suo nome ai piu' e da spingerci a spendere tante parole per lui.

Le critiche sono sempre libere ed importanti, ma diventano, a mio giudizio, di cattivo gusto quando dirette a denigrare persone che si trovano a decadere nella loro arte o nel loro lavoro per il passare degli anni. Dovrebbero forse morire tutti quando si trovano all'apice delle loro potenzialità' e capacita'? Dovrebbero forse restare icone di bellezza e perfezione, incastonate nel ghiaccio del tempo? Che si ritirino dalle scene allora! Cosi' come i vecchi vengano messi in ospizio perche' non piu' "perfetti", ma insegnare vuol dire avere esperienza, passione, qualcosa da raccontare e dubito che alla maggior parte dei grandi violinisti di anni passati si possa senza vergogna chiedere di tacere.
Non si puo' cessare di comunicare e creare da un giorno all'altro. Si crea un vizio, una dipendenza, un modo per essere vivi, per sentire emozioni e questo vale per tutti, che si parli di arte o quant'altro. Credo che anche questo debba essere preso in considerazione quale motivo del perdurare nell'apparizione pubblica, benche' non piu' all'altezza.

Crescere vuol dire anche imparare a cercarsi i Maestri appropriati e vedere cadere quelli che si era erroneamente seguiti. Pertanto, non mi preoccuperei troppo dei giovani violinisti che si vedono traditi dal loro modello, perche' vedendo i difetti di uno, non si puo' che cercare di meglio e porsi obbiettivi piu' alti.


Ben vengano i pomodori e le uova marce lanciate sul palco da orecchie troppo fini per perdonare l'errore, ma che l'orecchio non sia viziato dalla mente insoddisfatta, perche' la critica allora mi appare piena di invidia, superbia e rancore, perdendo gran parte del suo fascino e della sua forza.
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Myskin
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Messaggio da Myskin »

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<t>Per Gewa89:<br/>
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Mi trovo costretto a tornare sull’excipit del mio post precedente per sottolineare un problema che rischia di viziare tutti i discorsi relativi al fare musica. Come ho avuto modo di scrivere qui si sta discutendo non di arte ma di uomini e di rispetto. Cercherò di rendere l’idea in modo più chiaro rispetto all’ultimo post.<br/>
<br/>
Quando ci troviamo a discutere lungamente del perché Szerying e Milstein hanno adottato un certo tipo di arcata nella Ciaccona di Bach, oppure quando disquisiamo del suono di Oystrach, ebbene, in quei casi si sta parlando di Arte. Tutti i problemi legati all’uomo che regge il violino non si pongono: non ci interessa sapere cosa Milstein avesse mangiato prima di quella bellissima incisione del concerto di Mendelssohn con Abbado (si ritengano esclusi i feticisti!); non è centrale nel discorso lo stato di salute di Enescu nella sua esecuzione delle sue sonate con Lipatti. Il tema è la musica, e solo la musica. In sostanza tutto ciò che concerne il nostro squallido mondo fatto di piccolezze e pensieri futili non tocca questa dimensione titanica: forse in taluni casi dovremmo addirittura chiederci se possiamo accedere anche solo per interposta persona a questo piano trascendente… ma non è questo il problema su cui si sta discutendo!<br/>
Ci troviamo davanti all’Arte nella sua essenza (termine pericoloso – lo so – ma in questo caso necessario). È questa la differenza che passa tra uno strimpellatore di qualsiasi livello ed il vero artista. Egli va oltre tutti i problemi e la sua musica vive a prescindere da essi.<br/>
<br/>
Ovviamente l’Artista deve scontrarsi con il suo essere uomo. <br/>
Enescu cominciò a soffrire di artrite e (per grande sventura) la sua incisione delle sonate e partite di Bach risalgono all’inizio del suo calvario fisico.<br/>
Menuhin (il mio amato/odiato Menuhin) passò da un livello eccelso ad un suono (a mio avviso) agghiacciante in brevissimo tempo, portandosi dietro per lunghi anni tutta una serie di problemi che minarono le esecuzioni.<br/>
Anche qui, comunque, abbiamo le eccezioni: l’altero Heifetz che si ritirò a sorpresa prima che il miracolo terminasse (non sono parole mie); il Milstein che chiuse con la celeberrima Ciaccona davanti ad un pubblico estasiato all’età dei patriarchi ebraici.<br/>
Scritto ciò, come giudicare?<br/>
<br/>
L’Artista vero sa quando ciò che produce non è più arte. Lo sa per un semplice motivo: perché è parte di sé. Si è coscienti dei propri limiti come delle proprie virtù (che, però,  sono sempre le più difficili da percepire). Quindi cosa resta da fare quando la propria arte lo sta abbandonando?<br/>
Scomparire dalle scene.<br/>
<br/>
E qui subentra un altro problema, il solito, che qui si tende a tacere. <br/>
La musica è business, organizzazione, autopromozione. Quando l’Arte passa resta tutto ciò. L’Arte vera tiene lontani questi problemi poiché li oltrepassa agilmente (il genio si sente – o, almeno, le orecchie buone lo sentono!), ma quando essa viene a mancare si devono fare i conti con queste “inezie
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Non servono tante parole!
Io ne faccio solo una questione di "Etica" :!:
Ultima modifica di violino7 il martedì 8 maggio 2007, 15:36, modificato 1 volta in totale.
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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
orecchiofino
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Messaggio da orecchiofino »

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Ultima modifica di orecchiofino il sabato 26 maggio 2007, 18:53, modificato 3 volte in totale.
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gewa89
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Re: questa volta resisto...ma...

Messaggio da gewa89 »

l'Arte e' opera dell'uomo e, a mio giudizio, non esiste a prescindere da esso. Mi dispiace, ma non credo nel trascendende e nelle torri d'avorio immacolate, nell'assoluto e puro. Tutto ciò che "concerne il nostro squallido mondo fatto di piccolezze e pensieri futili", esiste, impregna e rende reale cio' diversamente non esisterebbe. L'Artista e' colui che esprime se stesso attraverso un mezzo e quel se stesso e' l'Uomo. Se non fosse cosi', l'Arte non esisterebbe.
Questa e' la mia idea, assolutamente contestabile, ma mia. Quindi vorrei evitare un gioco di parole inutile che potrebbe dilungarsi senza portare a dire nulla di piu' di quanto gia' e' stato detto.

Dopo di che, credo nella liberta' di un musicista di suonare fino alla fine dei suoi giorni anche solo corde vuote. Credo nella liberta' del pubblico di non ascoltarlo e non pagare per i suoi concerti. Credo nella liberta' di considerare arte una serie di feci messe in barattoli di vedro e nella liberta', guardando tale opera, di dire: "che schifo".
Io non sto discutendo l'arte di Ughi, perche' come ho gia' scritto non ho le capacita' per farlo. Pero', mi prendo la liberta' di portare rispetto per chi sa fare o ha saputo fare qualcosa che neanche mi sogno e probabilemente neanche voi. Mi prendo la liberta' di rispettare il lavoro presente e passato delle persone. Mi prendo la liberta' di offendermi quando vedo mancare questo rispetto per l'uomo, esattamente come voi vi prendete le vostre liberta'.


Se il tuo intento, Orecchiofino, era quello di fare satira, mi dispiace, ma non e' giunto come tale alle mie orecchie. D'altra parte quello del satiro non e' mestiere semplice.

Una domanda vi pongo: perche' il nome del Maestro Uto Ughi e' tanto conosciuto in Italia?
Ultima modifica di gewa89 il mercoledì 9 maggio 2007, 6:21, modificato 1 volta in totale.
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bach76
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Re: questa volta resisto...ma...

Messaggio da bach76 »

gewa89 ha scritto:
Una domanda vi pongo: perche' il nome del Maestro Uto Ughi e' tanto conosciuto in Italia?
Un motivo c'è sempre ... Talento-Temperamento-Virtuosismo-POLITICA!!!

....è l'umiltà dov'è?

:wink:
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gewa89
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Re: questa volta resisto...ma...

Messaggio da gewa89 »

bach76 ha scritto:
Un motivo c'è sempre ... Talento-Temperamento-Virtuosismo-POLITICA!!!

....è l'umiltà dov'è?

:wink:
Ma quale di questi motivi? Quello che mi piacerebbe avere e' una semplice storia.
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Re: questa volta resisto...ma...

Messaggio da Alfredo »

gewa89 ha scritto:
bach76 ha scritto:
Un motivo c'è sempre ... Talento-Temperamento-Virtuosismo-POLITICA!!!

....è l'umiltà dov'è?

:wink:
Ma quale di questi motivi? Quello che mi piacerebbe avere e' una semplice storia.
Perchè vi scandalizzate tanto per un musicista classico quando nel mondo della musica leggera è pieno di esempi di personaggi famosi che, senza delle grandi capacità, ma solo con una grande cura dell'immagine, sono famosissimi.
Senza contare che Uto Ughi è stato un bambino prodigio fenomenale e che ha ancora moltissime qualità, tra cui un suono bellissimo.
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Ultima modifica di orecchiofino il sabato 26 maggio 2007, 18:54, modificato 2 volte in totale.
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:ciao2:
Ultima modifica di orecchiofino il martedì 22 maggio 2007, 11:09, modificato 1 volta in totale.
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