Cristiano, come fa il plettro a incastrarsi tra le corde? O forse non ho capito cosa intendi con 'suonare ad accordi'.
Comunque ci sono dei plettri apposta per mandolino, della Galli, che ovviamente non si trovano più. Sono più piccoli di quelli per chitarra e di forma diversa, non triangolare ma quasi ellittica.
Inoltre anche la curvatura della punta ha la sua importanza, insieme alla flessibilità del materiale e alla distanza tra le corde doppie. Io ritaglio e limo quelli per chitarra, scegliendoli di spessore uniforme.
Questi plettri più piccoli hanno senso se vengono tenuti come si dovrebbe fare per il mandolino, cioè non tra la punta del pollice e la punta dell'indice, ma tra l'inizio della prima falange del pollice e l'inizio della prima falange dell'indice. Ciò impone che il movimento del plettro sia ottenuto non con le dita ma col polso: mentre il braccio sta fermo la mano ruota rispetto al braccio restando parallela alla tavola, come se si salutasse
La tecnica non è propriamente intuitiva, ma assicura uniformità e simmetria tra la pennata in giù e quella in su, e ciò permette di affrontare meglio il cambio di corda, oltre a uniformare il tremolo.
(è più semplice da fare che da spiegare)
