
Qui sotto accanto al violino n. 2 "Veronica":

Osservate la rifrazione alla luce solare di questa vernice (luce del tramonto ricca di ultravioletti):

Grazie Claudio, anche per la tua consulenza!claudio ha scritto:Bel violino, sicuramente le punte sono molto migliorate e così pure il lavoro in generale. Unico appunto: continua a non piacermi il riccio, le sgusce sono poco profonde. Così come pure la sguscia delle tavole appare non molto diversa dal primo violino. Cmq, a dispetto del cambio di modello, i richiami stilistici con il primo violino sono evidenti, belle le effe. La vernice mi sembra sottile in modo ottimale, la leggera antichizzazione va bene, ma a me sembra piuttosto un'incertezza nell'applicare colori più scuri. E' infatti molto più difficile fare un violino scuro che uno chiaro. Cmq ottimo lavoro, io mi concentrerei sulle sgusce delle tavole, perchè mi sembrano un pò troppo piene ai lati. Le tavole hanno in tutto e per tutto lo stesso valore di scultura del riccio e devono avere il giusto rilievo e così pure la giusta sguscia, che ovviamente non deve essere fatta secondo parametri fissi: che sia profonda o no, che sia più o meno estesa, l'importante è che si sia capito il principio.
Hai filettato e quindi fatto la sguscia a cassa chiusa o a cassa aperta?
Stiamo parlando di divergenza delle punte tavola rispetto alla convergenza delle punte filetti? Cioè di divergenza relativa?claudio ha scritto:altro particolare importante, alle punte manca del tutto il caratteristico allargamento al loro estremo che le porta a divergere, mentre le tue tendono a convergere.
mi riferivo a questoviolino7 ha scritto:Cosa intendi per fascia irregolare?Matteod ha scritto:fascia irregolare?
Matteod, sì hai ragione, quell'area vista così non assume proprio dei contorni geometrici (diciamo così!). Si spiegano con quanto ho riferito a Claudio poco fa riguardo le punte!Matteod ha scritto: ............
l'area nel cerchietto rosso mi sembra un po' strana... ma forse è solo un illusione ottica della tua foto o io che me ne intendo ancora poco![]()
Riguardo al tuo violino migliore... personalmente a me piace anche per quei difetti che a me sembrano più che altro particolarità che lo rendono più singolare e aggraziato, ma non so (non essendo liutaio o aspirante tale o semplicemente appassionato e non ancora esperto di violino) se possano influire sul suono.
edo ha scritto:Condivido anch'io quello che ha detto Claudio, in particolare con riferimento alle bombature: dal centro sembra che abbiano fretta di arrivare al filetto, invece dovrebbero rallentare prima, non restare tese, veloci, ma adagiarsi e arrivare con calma, distese, al filetto.
La base del manico nella vista di fianco mi sembra ancora grossa, la nocetta invece è bella.
La cassetta dei piroli è svasata anche verso l'interno, a me non sembra di averlo mai visto fare e visivamente non mi piace molto.
La paletta superiore delle ff in questo caso mi sembra eccessivamente larga, pesante, mi sembra debba staccarsi e cadere dentro al violino da un momento all'altro.
Non vorrei esserti sembrato troppo severo, ma è quello che vorrei sentirmi dire se io chiedessi un parere sul mio lavoro.
Per i bordi, se li fai a cassa chiusa (ma anche no) hai provato questo?
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ciao
edo
Sulla perfezione delle punte in fase di intaglio iniziale ho dei problemi, forse per questo tendo a farle stondate, perchè è più facile!claudio ha scritto:Lino, l'errore nelle tue punte sta nel fatto che sei partito considerandole come già "consumate", bisogna prima di tutto realizzarle "da nuove" e poi usurarle ad arte. Anche le punte consunte del Soil nella foto che hai pubblicato conservano ancora qualcosa dell'antica divergenza. Cmq considerando un violino antico bisogna sempre considerare le punte del fondo, in quanto meno consunte per la maggiore durezza e compattezza dell'acero. A questo proposito invito a guardare con attenzione le punte della viola tenore medicea 1690 di Stradivari come un esempio di punta pressoche rimasta intatta, e di paragonarla all'Hellier che ha tra i migliori esempi di di punta consunta (forse anche in quel caso consunta o sagomata ad arte).
Le punte sono una cosa che richiede un certo numero di anni di applicazione, perchè il difficile non è tanto realizzarle, quanto allenare l'occhio a scorgere le differenze.
E' evidente! Per le curve lo stesso attrezzo solo che tondo invece che rettangolare! (Intendevo questo per "analogo"!).edo ha scritto:L'attrezzo per i bordi come hai visto giusto non funziona all'interno delle curve, solo all'esterno.
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