I violini di Lino - Analisi critica.

Suonare e costruire i violini
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violino7
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Concludo facendovi vedere queste altre immagini:

Immagine


Qui sotto accanto al violino n. 2 "Veronica":

Immagine



Osservate la rifrazione alla luce solare di questa vernice (luce del tramonto ricca di ultravioletti):

Immagine
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- Lino Santoro -
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claudio
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Messaggio da claudio »

Bel violino, sicuramente le punte sono molto migliorate e così pure il lavoro in generale. Unico appunto: continua a non piacermi il riccio, le sgusce sono poco profonde. Così come pure la sguscia delle tavole appare non molto diversa dal primo violino. Cmq, a dispetto del cambio di modello, i richiami stilistici con il primo violino sono evidenti, belle le effe. La vernice mi sembra sottile in modo ottimale, la leggera antichizzazione va bene, ma a me sembra piuttosto un'incertezza nell'applicare colori più scuri. E' infatti molto più difficile fare un violino scuro che uno chiaro. Cmq ottimo lavoro, io mi concentrerei sulle sgusce delle tavole, perchè mi sembrano un pò troppo piene ai lati. Le tavole hanno in tutto e per tutto lo stesso valore di scultura del riccio e devono avere il giusto rilievo e così pure la giusta sguscia, che ovviamente non deve essere fatta secondo parametri fissi: che sia profonda o no, che sia più o meno estesa, l'importante è che si sia capito il principio.
Hai filettato e quindi fatto la sguscia a cassa chiusa o a cassa aperta?
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claudio
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altro particolare importante, alle punte manca del tutto il caratteristico allargamento al loro estremo che le porta a divergere, mentre le tue tendono a convergere.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Bel violino, sicuramente le punte sono molto migliorate e così pure il lavoro in generale. Unico appunto: continua a non piacermi il riccio, le sgusce sono poco profonde. Così come pure la sguscia delle tavole appare non molto diversa dal primo violino. Cmq, a dispetto del cambio di modello, i richiami stilistici con il primo violino sono evidenti, belle le effe. La vernice mi sembra sottile in modo ottimale, la leggera antichizzazione va bene, ma a me sembra piuttosto un'incertezza nell'applicare colori più scuri. E' infatti molto più difficile fare un violino scuro che uno chiaro. Cmq ottimo lavoro, io mi concentrerei sulle sgusce delle tavole, perchè mi sembrano un pò troppo piene ai lati. Le tavole hanno in tutto e per tutto lo stesso valore di scultura del riccio e devono avere il giusto rilievo e così pure la giusta sguscia, che ovviamente non deve essere fatta secondo parametri fissi: che sia profonda o no, che sia più o meno estesa, l'importante è che si sia capito il principio.
Hai filettato e quindi fatto la sguscia a cassa chiusa o a cassa aperta?
Grazie Claudio, anche per la tua consulenza!
Si, sul riccio devo migliorare, nel senso che vorrei trovare un mio stile ma ancora non ho trovato la chiave di identificazione. E' un problema di impostazione del lavoro di intaglio, finora sono andato a finire sempre là! I ricci mi vengono sempre così, c'è qualcosa che mi sfugge. Questo riccio in particolare doveva venire con uno smusso più evidente!

La sguscia! Finora ho filettato e sgusciato a cassa aperta, ma da ora in poi voglio provare a fare tutto dopo, a cassa chiusa, questo anche, e principalmente, per avere dei bordi uniformi! In questa maniera dovrò sgusciare necessariamente senza preoccuparmi degli spessori, solo dell'armonia estetica! Tra l'altro, un problema in meno!
Se andiamo a guardare i bordi lungo fascia, non mi sono mai venuti perfetti, nonostante abbia adottato il sistema dei registri con i chiodi sulla linea di simmetria, quindi ho deciso di adottare il sistema a cassa chiusa anche per risolvere al 100% questa cosa.
So tra l'altro che tu la consigli!
Ultima modifica di violino7 il giovedì 20 novembre 2008, 20:43, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:altro particolare importante, alle punte manca del tutto il caratteristico allargamento al loro estremo che le porta a divergere, mentre le tue tendono a convergere.
Stiamo parlando di divergenza delle punte tavola rispetto alla convergenza delle punte filetti? Cioè di divergenza relativa?
Diciamo che entrambe, ciascuna presa a sè stante, portano a convergere, ma quelle dei filetti in maniera più accentuata!
Credo che tu voglia dire questo: nel mio violino invece la sensazione visiva è che le punte delle tavole convergano di più di quelle dei filetti. E' così?

La convergenza delle punte filetti la ho realizzata (comunque in maniera non perfetta!) (Sacconi spiega anche con un disegno che devono convergere a 1/3 della larghezza della punta-tavola, internamente alle C).

Il fatto è che le punte delle tavole, invece, mi sono venute ibride! Cioè la finalità era di realizzare uno smusso dovuto all'usura nel tempo come si vede nei violini più antichi, porto qui ad esempio il Soil di Stradivari del 1714:

Immagine

Ma questa operazione mi è riuscita male, diciamo a metà. Un poco l'impostazione iniziale non è perfetta e, maggiormente, ho tralasciato di completare il lavoro! In effetti le punte hanno bisogno di una rifinitura in quanto sono rimaste grezze ed invece devono essere stondate nella parte esterna. E' un lavoro che sicuramente effettuerò nei prossimi giorni, perchè questa cosa è recuperabile.

Se guardiamo la foto anche qui la sensazione visiva è la stessa, cioè che la linea ipotetica di prolungamento delle punte della tavola vada a convergere prima di quella dei filetti.
Ultima modifica di violino7 il giovedì 20 novembre 2008, 19:14, modificato 1 volta in totale.
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Matteod
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Messaggio da Matteod »

violino7 ha scritto:
Matteod ha scritto:fascia irregolare?
Cosa intendi per fascia irregolare?
mi riferivo a questo
Immagine
Immagine
l'area nel cerchietto rosso mi sembra un po' strana... ma forse è solo un illusione ottica della tua foto o io che me ne intendo ancora poco :wink:

Riguardo al tuo violino migliore... personalmente a me piace anche per quei difetti che a me sembrano più che altro particolarità che lo rendono più singolare e aggraziato, ma non so (non essendo liutaio o aspirante tale o semplicemente appassionato e non ancora esperto di violino) se possano influire sul suono.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Matteod ha scritto: ............
l'area nel cerchietto rosso mi sembra un po' strana... ma forse è solo un illusione ottica della tua foto o io che me ne intendo ancora poco :wink:

Riguardo al tuo violino migliore... personalmente a me piace anche per quei difetti che a me sembrano più che altro particolarità che lo rendono più singolare e aggraziato, ma non so (non essendo liutaio o aspirante tale o semplicemente appassionato e non ancora esperto di violino) se possano influire sul suono.
Matteod, sì hai ragione, quell'area vista così non assume proprio dei contorni geometrici (diciamo così!). Si spiegano con quanto ho riferito a Claudio poco fa riguardo le punte!
Anche nel n. 1 ho cercato di ricreare lo stesso effetto d'"antico", dovrebbe essere una "anomalia" prodotta dal tempo!

Riguardo ai difetti, se influiscono sul suono!
Alcuni difetti strutturali sicuramente lo sono, ma quelli prettamente estetici penso proprio di no! Ne sono convinto! Vedi Guarneri del Gesù, che ha prodotto dei violini alcune volte poco curati (tipo il "Cannone" di Paganini) dove l'elemento sicuramente di interesse primario era "Il suono", ottimizzato al massimo! Tra l'altro in GdG alcuni difetti strutturali, come leggere asimmetrie nelle tavole, sembra non abbiano influito sul suono.

Allora tu dirai: " Non era perfetto Guarneri del Gesù, ......lo dobbiamo essere noi? "

Sì, lo dobbiamo essere perchè è un processo necessario per "imparare".

Per il resto sotto una certa ottica ci può stare bene anche il "neo di bellezza" sul mio n. 1. :?
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edo
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Messaggio da edo »

Condivido anch'io quello che ha detto Claudio, in particolare con riferimento alle bombature: dal centro sembra che abbiano fretta di arrivare al filetto, invece dovrebbero rallentare prima, non restare tese, veloci, ma adagiarsi e arrivare con calma, distese, al filetto.

La base del manico nella vista di fianco mi sembra ancora grossa, la nocetta invece è bella.

La cassetta dei piroli è svasata anche verso l'interno, a me non sembra di averlo mai visto fare e visivamente non mi piace molto.

La paletta superiore delle ff in questo caso mi sembra eccessivamente larga, pesante, mi sembra debba staccarsi e cadere dentro al violino da un momento all'altro.

Non vorrei esserti sembrato troppo severo, ma è quello che vorrei sentirmi dire se io chiedessi un parere sul mio lavoro.

Per i bordi, se li fai a cassa chiusa (ma anche no) hai provato questo?

Immagine

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ciao

edo
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claudio
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Messaggio da claudio »

Lino, l'errore nelle tue punte sta nel fatto che sei partito considerandole come già "consumate", bisogna prima di tutto realizzarle "da nuove" e poi usurarle ad arte. Anche le punte consunte del Soil nella foto che hai pubblicato conservano ancora qualcosa dell'antica divergenza. Cmq considerando un violino antico bisogna sempre considerare le punte del fondo, in quanto meno consunte per la maggiore durezza e compattezza dell'acero. A questo proposito invito a guardare con attenzione le punte della viola tenore medicea 1690 di Stradivari come un esempio di punta pressoche rimasta intatta, e di paragonarla all'Hellier che ha tra i migliori esempi di di punta consunta (forse anche in quel caso consunta o sagomata ad arte).

Le punte sono una cosa che richiede un certo numero di anni di applicazione, perchè il difficile non è tanto realizzarle, quanto allenare l'occhio a scorgere le differenze.
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Messaggio da violino7 »

edo ha scritto:Condivido anch'io quello che ha detto Claudio, in particolare con riferimento alle bombature: dal centro sembra che abbiano fretta di arrivare al filetto, invece dovrebbero rallentare prima, non restare tese, veloci, ma adagiarsi e arrivare con calma, distese, al filetto.

La base del manico nella vista di fianco mi sembra ancora grossa, la nocetta invece è bella.

La cassetta dei piroli è svasata anche verso l'interno, a me non sembra di averlo mai visto fare e visivamente non mi piace molto.

La paletta superiore delle ff in questo caso mi sembra eccessivamente larga, pesante, mi sembra debba staccarsi e cadere dentro al violino da un momento all'altro.

Non vorrei esserti sembrato troppo severo, ma è quello che vorrei sentirmi dire se io chiedessi un parere sul mio lavoro.

Per i bordi, se li fai a cassa chiusa (ma anche no) hai provato questo?
...............

[/img]

ciao

edo


Edo, grazie per la tua "severità"!
Sono questi i consigli di cui ho bisogno!

Tutto quello che hai elencato mi fa guardare il mio violino sotto un'altra sfaccettatura. Senza le "osservazioni critiche" tue e di Claudio non avrei mai fatto quel passo in più per migliorare la mia visuale estetica.
Dopo le vostre osservazioni, riguardando la sguscia effettivamente mi rendo conto che è un qualcosa che deve incominciare dalla giusta bombatura. Credo che il problema sia a monte della sguscia! Mi sono fatto un po' troppo condizionare dal fatto che (sempre citando il Sacconi) Stradivari abbia migliorato l'acustica rispetto a quelli degli Amati allargando la bombatura e facendola scendere più vicino al filetto! Bisogna contemperare entrambe le esigenze, acustiche ed estetiche. Certamente ho sacrificato qualcosa (o molto! ancora non so valutarlo) dal punto di vista estetico, ma vi posso assicurare che il suono mi soddisfa. Certo, anche qui ci vorrebbe la controprova! Farò il confronto con il prossimo violino.

Sei sempre geniale! Avevo pensato che all'atto pratico avrei dovuto studiare un attrezzo ad hoc per livellare i bordi! E' la soluzione che cercavo, naturalmente mi serve qualcosa di analogo anche per le curvature!
Non so se possa essere usato anche se si filetta a cassa aperta! Va bene per minime differenze, ma si rischia di accorciare eccessivamente la distanza tra filetto e bordo, e sarebbe troppo evidente!
Invece, a cassa chiusa ed a filetto mancante è l'ideale!

Sì, la paletta superiore delle ff deve essere migliorata! Sul n. 1 è molto più piccola!

Ciao
Ultima modifica di violino7 il venerdì 21 novembre 2008, 20:14, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto:Lino, l'errore nelle tue punte sta nel fatto che sei partito considerandole come già "consumate", bisogna prima di tutto realizzarle "da nuove" e poi usurarle ad arte. Anche le punte consunte del Soil nella foto che hai pubblicato conservano ancora qualcosa dell'antica divergenza. Cmq considerando un violino antico bisogna sempre considerare le punte del fondo, in quanto meno consunte per la maggiore durezza e compattezza dell'acero. A questo proposito invito a guardare con attenzione le punte della viola tenore medicea 1690 di Stradivari come un esempio di punta pressoche rimasta intatta, e di paragonarla all'Hellier che ha tra i migliori esempi di di punta consunta (forse anche in quel caso consunta o sagomata ad arte).

Le punte sono una cosa che richiede un certo numero di anni di applicazione, perchè il difficile non è tanto realizzarle, quanto allenare l'occhio a scorgere le differenze.
Sulla perfezione delle punte in fase di intaglio iniziale ho dei problemi, forse per questo tendo a farle stondate, perchè è più facile!:wink:

Mi devo applicare di più! :dho:

Ecco il fondo del Soil (presento questa foto per analogia con la precedente):

Immagine

Le punte sono abbastanza regolari, e divergono, rispetto ai bellissimi "baffi".
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Messaggio da violino7 »

Ho segnalato nel post del 19 novembre le misure del n. 1.
(riepilogo: lunghezza 359 - larghezza: 171, 110,210).

Ecco l'intera mia produzione di violini:

il n. 1 "Daniele"
il n. 2 "Veronica" (non ancora al 100%)
il n. 3 "Elisabetta"

Immagine

Immagine


Ho pesato il n. 1 ed il n. 3 vestiti, cioè con la montatura completa di mentoniera e senza spalliera:

Il n. 1 pesa 510 grammi, il n. 3 pesa 450 grammi.

Ci sono 60 grammi di differenza di legno in meno sul n. 3.

Mi sembrano tanti!
Considero che io stesso ho detto che sul n. 1 c'era molto legno, il quesito che mi pongo ora è se un buon violino debba necessariamente stare al di sotto di un certo peso!
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Messaggio da violino7 »

Volevo rivolgermi a Claudio e fargli vedere il n. 2 , sempre riguardo il discorso delle punte, che mi interessa particolarmente:

Immagine


A me sembra che qui le punte siano venute meglio, che ne pensi?

Per il n. 3 c'è stato proprio un errore di impostazione del disegno!
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Messaggio da edo »

L'attrezzo per i bordi come hai visto giusto non funziona all'interno delle curve, solo all'esterno.
Anche nel caso di filettatura a cassa aperta, se usi i piolini per centrare le tavole non dovresti aver problemi tenendo ferme le tavole con due pinze a molla. Oppure fai come Mnafio che, se non ricordo male, incolla le tavole proprio per sagomare perfettamente i bordi e poi le scolla per finirle.

Per le punte guardati questa

Immagine

studiala, magari fotografa la tua e metti le foto vicine. Prolunga le linee che escono dal profilo e vedi che direzione prendono quando escono dalla punta.

Ciao

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Messaggio da violino7 »

edo ha scritto:L'attrezzo per i bordi come hai visto giusto non funziona all'interno delle curve, solo all'esterno.
...................
E' evidente! Per le curve lo stesso attrezzo solo che tondo invece che rettangolare! (Intendevo questo per "analogo"!).

Il discorso delle punte ora mi è chiarissimo. Il problema è proprio una questione di intaglio su un disegno ben preciso!
Cosa ne pensi delle punte del n. 2?

Ciao.
Ultima modifica di violino7 il venerdì 21 novembre 2008, 22:36, modificato 1 volta in totale.
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