Una pericolosa crepa...

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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edi
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Messaggio da edi »

violino7 ha scritto: Vedo che non mi avete seguito! ...Un po' più di attenzione! Prego! :lol: :lol:
Oops :oops: :lol: :lol: :lol:
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violino7
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Messaggio da violino7 »

edo ha scritto: ........
Incrociamo le dita preventivamente, ma metti caso che la riparazione del manico non tenga, per toglierlo di nuovo si dovrà scollare la tavola.

E poi in fin dei conti su tutti gli strumenti classici il manico è stato reinnestato e nessuno finora ha avuto da ridire.

ciao

edo
Guarda che il cuneo (quella vite di legno di faggio) da solo, è robustissimo. Incollato al collo del manico c'è anche l'aggiunta che è un blocco intero di faggio a forma di trapezio rovesciato, anche quello conta, e come. Quindi sulla verticale non ho motivo di temere nulla!
Sull'orizzontale la tastiera di un violoncello offre una resistenza considerevole e lega con il cuneo perchè a T, ci si trova esattamente sopra. Diciamo che anche se il vecchio manico fosse completamente inconsistente, sforacchiato e senza resistenza, da sole queste tre cose (cuneo, aggiunta per la coda di rondine e tastiera) offrono una certa garanzia.

Se avessi cambiato il manico, ti darei ragione, avrei innestato perfettamente secondo i canoni cremonesi, ma qui per un principio, diciamo deontologico, non vedo il motivo di sprecare l'occasione di conservare intatto lo strumento così com'era.
E' una sua caratteristica di nascita e se possibile credo sia giusto conservarla.

Far vedere l'aggiunta non mi sembra proprio il caso! Sarebbe evidente una anomalia mai vista da nessuna parte, secondo me!
Avrebbe potuto dare ulteriore consistenza, questo è vero, ma sono sicuro che già ce ne ha tanta con il cuneo a vite.
Se ci ragioniamo, lo strappo si è manifestata alla nocetta, esattamente dove la leva esprime forza maggiore, poi alla tavola in corrispondenza dove ha fatto gomito. Sull'incavo del collo c'era un inizio di crepa, non una vera frattura, ma ora lì non lo smuove nessuno!

Se proprio fosse necessario, in futuro la tavola può essere scollata benissimo. Per essa ho provveduto a cambiare interamente le controfasce, tenendomi largo nello spessore (mi avvicino a 3 mm.) proprio perchè non posso fare affidamento integralmente sulle fasce.
In teoria poi la colla usata per la tavola dovrebbe essere non eccessivamente tenace, come potrebbe essere quella usata per il fondo, proprio per questa eventualità.

Sono stato io per primo a pensare ad un manico nuovo in acero, ma è prevalsa l'idea di conservare il più possibile lo strumento com'era.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Cronaca della bottega di oggi.

Ho deciso di incollare la fascia destra al fondo ed allo zocchetto.

Questo il risultato della morsettatura finale:

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Immagine

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I morsetti si vede che sono artigianali, sono di mia fabbricazione.

Prima di iniziare il processo di incollaggio ho sagomato un pezzo di legno concavo per la perfetta pressione della parte di fascia che poggia allo zoccchetto:

Immagine

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Domani sono in grado di applicare su questa fascia la controfascia bassa, servendomi dell'aiuto di forma e controforma.
Per la controfascia altra non c'è bisogno di nessun accessorio a parte, è la normale operazione con mollette!

Fatto ciò, per la fascia destra staremo a posto!
Quella sinistra sarà più complicata! :roll:

Ciao.
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- Lino Santoro -
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Messaggio da edo »

Comprendo e condivido le tue ragioni di conservare il più possibile l'originalità dello strumento.

Una domandina: come mai non hai incollato la controfascia bassa prima di montare la fascia?
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Messaggio da edi »

edo ha scritto: ........
Incrociamo le dita preventivamente, ma metti caso che la riparazione del manico non tenga, per toglierlo di nuovo si dovrà scollare la tavola.
edo
Penso che Lino abbia ragione, non dovrebbero esserci problemi sulla riparazione del manico, è praticamente impossibile che non tenga :)
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Messaggio da edi »

edo ha scritto: Una domandina: come mai non hai incollato la controfascia bassa prima di montare la fascia?
L'avevo pensato anche io, ma credo che abbia fatto bene così, in fondo restaurare non è la stessa cosa che costruire... In questo caso credo che sia più agevole incollare la controfascia dopo che non quando si ha la facia comunque non "libera". Adesso tutti i iriferimenti sono sicuri e fissi. Questo quello che penso io, ma naturalmente non so se sia lo stesso ragionamento che ha fatto Lino :)
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Messaggio da edo »

edi ha scritto: Penso che Lino abbia ragione, non dovrebbero esserci problemi sulla riparazione del manico, è praticamente impossibile che non tenga :)
Mi è successo pocho giorni fa di vedere un caso simile e perciò ho insinuato il dubbio. Un manico spezzato e riparato così che ha ceduto subito: però io non ho visto come la riparazione è stata fatta e con che legno, so solo che poi e stata rifatta con una spina in ebano.

Ciao

edo
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edi ha scritto: L'avevo pensato anche io, ma credo che abbia fatto bene così, in fondo restaurare non è la stessa cosa che costruire... In questo caso credo che sia più agevole incollare la controfascia dopo che non quando si ha la facia comunque non "libera". Adesso tutti i iriferimenti sono sicuri e fissi. Questo quello che penso io, ma naturalmente non so se sia lo stesso ragionamento che ha fatto Lino :)
Io pensavo che fosse più semplice seguire lo stesso metodo della costruzione: costruzione della forma interna, morsettatura della fascia alla forma e incollaggio della controfascia. Rettifica della controfascia su piano abrasivo e successivo montaggio.
Dico questo solo perchè se io mi trovassi nella condizione di incollare la controfascia in questa situazione, cioè con la fascia già montata, non saprei proprio come fare.
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edo ha scritto: Io pensavo che fosse più semplice seguire lo stesso metodo della costruzione: costruzione della forma interna, morsettatura della fascia alla forma e incollaggio della controfascia. Rettifica della controfascia su piano abrasivo e successivo montaggio.
Dico questo solo perchè se io mi trovassi nella condizione di incollare la controfascia in questa situazione, cioè con la fascia già montata, non saprei proprio come fare.
Hai ragione, ma non dimenticare che qui il fondo non è stato smontato e nessuno ha intenzione di farlo :)
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edo ha scritto: Mi è successo pocho giorni fa di vedere un caso simile e perciò ho insinuato il dubbio. Un manico spezzato e riparato così che ha ceduto subito
edo
:horn: :lol: :lol: :lol:
A parte gli scherzi, credo che con il faggio problemi non debbano essercene, mentre penso che un legno troppo duro (come anche il ferro) potrebbe fare l'effetto oppsto, perché essendo meno elastico ed avendo una resistenza maggiore potrebbe rompere il legno più tenero. Questa naturalmente è solo una mia opinione :)
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Messaggio da violino7 »

edo ha scritto:Comprendo e condivido le tue ragioni di conservare il più possibile l'originalità dello strumento.

Una domandina: come mai non hai incollato la controfascia bassa prima di montare la fascia?
La fascia era parzialmente staccata dal fondo, praticamente si tiene saldamente al fondo solo in prossimità della punta.

Presupposto perchè il lavoro venga bene quando si incolla la controfascia (leggermente eccedente rispetto alla fascia) è che poi possa essere fatto a perfezione il lavoro di livellamento in maniera di avere un tutt'uno uniforme per l'incollaggio. In questo caso non mi sono sentito di garantirlo perchè lo avrei potuto ottenere con sicurezza solo sulla parte della fascia che riuscivo ad allargare lontano dalla tavola.
Poi c'è il problema che la controfascia deve andare a stringere la fascia e finire a cuneo contro lo zocchetto!

Ho preferito incollare la sola fascia (ho verificato che ha funzionato bene - vi mostrerò delle foto più tardi), e procedere separatamente per la controfascia! Credo che sia molto più semplice che trovarsi nella necessità di fissare la fascia allo zocchetto dovendo anche pensare all'incasso della controfascia.
Ora io pulirò bene la colla eccedente e procederò ad inserirla ad incastro aiutandomi con una controforma che faccio in maniera che vada a spingere sia verso il fondo che verso la parete verticale, tramite opportuni morsetti. Penso che la tenuta tra fascia e controfascia così sia ugualmente ben garantita.

Probabilmente sull'altro lato la questione protrebbe obbligare a soluzioni ben diverse! Ci devo pensare su. :hum:

Ciao.
Ultima modifica di violino7 il mercoledì 18 marzo 2009, 21:53, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da edo »

Capito, io pensavo che la fascia fossa stata staccata completamente, anche dalla punta.
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Messaggio da violino7 »

Ecco come si presenta la fascia incollata, appena tolti i morsetti e naturalmente da ripulire.

Immagine

Internamente si è saldata perfettamente:

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Elimino tutta la colla in eccesso, dopo averla ammorbidita con acqua calda:

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Questa che segue è la forma interna che ho preparato esclusivamente per posizionare la controfascia bassa. C'è anche la controforma ad essa complementare, dopo la faccio vedere!

Intanto ho creato su di essa un incasso per bloccare la controfascia, con altezza 2 mm di meno e spessore 1, affinchè rimanga comunque sporgente:

Immagine


La forma la isolo dalla colla con carta stagnola e la controforma la contorno con stoffa gommata per proteggere l'esterno fascia:

Immagine

Ho messo colla sulla controfascia e sulla zona interessata. La controfascia la ho inserita perfettamente ad incasso dove deve essere messa, avendo preventivamente preso le giuste misure: da una parte nella punta interna della C destra superiore e dall'altra nel leggero taglio traverso a cuneo che ho fatto alla base dello zocchetto:

Immagine

Vedete che un unico morsetto centrale di un certo spessore va a stringere forma e controforma, ma altri due posti lateralmente vanno a stringere sulla verticale:

Immagine

E' chiaro che la controfascia è incastrata all'interno del cuneo che ho creato sulla forma interna, in maniera che possa rispondere alla pressione verso il basso e lateralmente verso l'esterno sulla fascia.

Immagine

I due morsetti verticali fanno presa sotto una tavola che aderisce alla forma in gesso a forma di mezzaluna (è quella parte coperta da stoffa gialla), in maniera che la pressione sia uniforme .

Il meccanismo spero si sia capito bene. Quest'altra immagine forse illumina meglio.

Immagine

L'unico problema è che non è possibile in corso d'opera controllare la buona riuscita della presa della controfascia alla fascia, vedrò domani la riuscita.

Ma domani ho da fare e forse ci rivedremo venerdì!

Ciao.
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Ho avuto tempo questa sera per fare qualcosa in bottega ("bottega" per modo di dire! Io chiamo così il mio angolo lavoro per la liuteria, dentro casa).

Ieri avevo chiuso con dei dubbi, infatti l'incollaggio non è riuscito perfettamente:

Immagine

Immagine

Nessun problema.

Bagno preventivamente più volte con acqua calda la zona della fascia e controfascia da fare combaciare, in modo da elasticizzare i legni e riscaldo leggermente con pistola termica. Poi metto abbondante colla e vado a stringere nuovamente direttamente con il morsetto e pezzi di legno sagomati:

Immagine

Domani vi farò vedere il risultato.

Ciao.
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Mi pare che prosegua tutto bene :) Il "problema" della controfascia era molto probabile e comunque credo che l'hai risolto benissimo.
Se posso fare una piccola critica, dovresti pulire la colla (dove possibile ovviamante) appena messa, prima che inizi ad asciugarsi, con un pennello pittosto bagnato, sfregandolo energicamente; naturalmente solo per ottenere un "lavoro pulito" :)
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