Grazie per il "
mago della sgorbia", certamente titolo immeritato, ed a proposito di "sgorbie" voglio raccontarvi quanto mi è successo, sempre durante i lavori sul Menegozzo.
Parto da una foto che vi ho già fatto vedere, per farvi notare particolari di altra natura:
Questa volta vi voglio parlare del pollice della mia mano sinistra!
In questa foto lo si vede casualmente quando vi illustravo la colla epossidica.
Fateci caso: su di esso sono presenti due belle cicatrici!
Vi voglio raccontare i miei incidenti di mestiere sul campo perchè rappresentano comunque un'esperienza da divulgare affinchè si possa fare "prevenzione" il più possibile, ed in più questa volta ne è uscito fuori un insegnamento vero e proprio per quanti vanno a scuola di violino! (Qualcuno dirà: che c'entra!?

)
La prima cicatrice (quella sulla falange centrale) è di circa un anno fa. Mi è scappata la sgorbia ed avevo la mano davanti.

Non so se vi ricordate che già avevo invocato un monito ai neofiti di
"tenere sempre le mani dietro la sgorbia"
lo dicevo a ragion veduta e memore di tutto il "
sangue buttato".
Ricordatevi sempre che le sgorbie sono taglienti 
(Lapalisse insegna), lo sto dicendo sempre ai neofiti.

!
Non è la prima volta che nel forum parlo di sangue (ricordate "Il violino rosso"?) e qualcuno mi potrebbe tacciare di prediligere questo argomento non proprio confortante! Ma la ragione vera del perchè ho introdotto l'argomento è insita nel secondo incidente di mestiere.
Circa un mese fa mi è scappato un coltello di liuteria, non si è trattato questa volta di una sgorbia!
Questi incidenti succedono sempre quando si va di fretta e non si pensa a sufficienza dove va a finire la lama (di sgorbia o coltello) dopo che ha finito di incidere e continua la sua corsa! Anche per questo io raccomando sempre di lavorare con calma.
La punta del coltello mi ha tagliato prima dell'unghia, ha continuato sull'unghia ed è uscita lesionando parte del polpastrello alla destra dell'unghia !

Non vi dico il dolore ed il sangue traboccante!
Impressionati? Fatevi forza, è una storiella a lieto fine!
Naturalmente ho avuto il ditone dolorante per parecchi giorni in quanto non lo potevo piegare minimamente ed ero anche preoccupato di non poter suonare il mio violino. Ciò nonostante mi sono prodigato quanto meno a portare avanti i normali esercizi quotidiani.
Ho visto che comunque riuscivo con mia sorpresa ad adattare la mano sinistra al manico del violino senza minimamente piegare il pollice (ho sempre avuto una tendenza a stringere il pollice sul lato sinistro della tastiera!), anzi mi è sembrato di aver avuto un miglioramento dal modificato assetto della mano e del braccio. Il dito istintivamente voleva piegarsi, quando suonavo, ma proprio doveva rimanere eretto al suo posto per il dolore!
Ho raccontato questa cosa al mio maestro la prima volta che sono andato a lezione, dicendogli anche delle mie impressioni positive, e lui prontamente mi dice:
" Leopold Auer diceva che ogni violinista dovrebbe tagliarsi il pollice della mano sinistra! "
Leopold Auer, ungherese, è stato un grande didatta del violino, fondatore della scuola russa di fine '800 dalla quale sono usciti grandi solisti (Elman, Zimbalist, Heifetz, Milstein).
Questa cosa che discende da quanto forzatamente è successo a me è importante:
evidentemente il pollice deve solo essere di riferimento per il migliore equilibrio nella tenuta del violino, lui partecipa soltanto, insieme ad altri elementi del corpo, ed è controproducente se va a pressare.
E' il resto del corpo che deve poi coordinare il giusto equilibrio.
Ragazzi, mi raccomando, non fate come me, tenete le mani dietro gli arnesi che stanno tagliando!

E, naturalmente,
non prendete alla lettera quello che dice Auer, ma fate comunque tesoro del suo insegnamento!
Vi garantisco che ho imparato la lezione di violino e ne ho trovato un beneficio effettivo!

(Anzi, il ditone ancora mi fa un po' male, quindi continuo a prodigarmi per migliorarmi, quasi ne fossi privilegiato!

)
Per concludere, posso dire anche, senza tema di smentita, che per il Menegozzo "
ho dato il sangue"!
Ciao.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -