famar ha scritto:E' una fase che mi preoccuperebbe molto e mi incuriosisce . Una buona ripresa di colore e il deposito di strati di lacca fino ad arrivare a paro con la vernice originale mi crea molti problemi.
Anche a me preoccupa ed incuriosisce!
A dir la verità in me è più forte la curiosità che non la preoccupazione, perchè la mia finalità è quella di ridurre la preoccupazione iniziale man mano che arriveranno i risultati concreti mediante delle prove a parte. In sostanza, vado tranquillo se non procedo con l'applicazione sullo strumento se non sono sicuro del risultato.
famar ha scritto:Uno, ad esempio: dovevo ritoccare dei puntini (1 o 2 mm di diametro circa)dove colore e vernice erano saltati. Depongo il colore, lo lascio seccare poi, con un pennellino a punta fine poggio una microgoccia di vernice (ad alcool su identica vernice) sul ritocco da me fatto. Passa circa mezzo minuto e la vernice sembra come essere richiamata sulla circonferenza del puntino ritoccato, creando come un minuscolo vulcano col cratere al centro e i bordi rilevati. Mistero. Lascio seccare, levigo con carta 1000, ripeto il tutto ed ho lo stesso fenomeno. E' un fenomeno a voi conosciuto o capita solo a me? Del resto è una vernice che ora, su superfici totali, governo piuttosto bene. Che strano fenomeno è questo?
Buone alchimie violino7!
E' un fenomeno ben conosciuto e del quale abbiamo forse già trattato, magari come semplice accenno.
Se tu vai a mettere una goccia, sia pur piccola di vernice ad alcool su una tavola già verniciata sempre con alcool, succede che il diluente (alcool) contenuto nella goccia inevitabilmente va a sciogliere tutto intorno la vernice secca, creando l'alone tondo a cui tu accenni!
In questo caso due sono lo soluzioni possibili:
1) la soluzione più ovvia e sicura: optare per una vernice di ritocco che non contenga alcool;
2) se proprio sia necessario, conviene porre ad asciugare qualche goccia di vernice sopra l'interno di un coperchio di barattolo ed aspettare che l'alcool si vaporizzi. Quanto più si aspetta tanto meno alcool ci sarà a far danno, ma tanto più la vernice di ritocco tenderà a solidificare.
Si tratta di trovare il giusto equilibrio secondo il nostro scopo, cioè ci deve essere presente un minimo di diluente quanto basti a che la vernice possa essere applicata, ma che non sia sufficiente a creare lo scioglimento di quella secca con cui venga a contatto.
Nel caso mio, proprio allo scopo finale dei ritocchi, ho già fatto apposita ricerca per stabilire la natura della vernice usata sul Menegozzo (ricerca sulla quale ho relazionato a suo tempo), e sono ora sicuro che
mi trovo di fronte ad una vernice non ad alcool.
Quindi
per il restauro non avrò problemi se userò l'alcool come diluente.
Nel caso tuo, invece, puoi dirmi qualcosa di più sui ritocchi cui accennavi? O è un lavoro misterioso?

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Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.
- Lino Santoro -