Una pericolosa crepa...

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Facendo questo lavoro di rastrematura dell'incavo del manico sono usciti fuori altri due fori di tarlo (sono ovunque, basta scendere di poco sotto la superficie!) :(

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Questi fori domani li turerò con colla epossidica, così sarà un'ulteriore occasione per consolidare!

A tale proposito, quando si tratta di così piccole riparazioni, ho escogitato un sistema per miscelare al meglio la colla epossidica:
utilizzo due diversi stecchini per estrarre delle semplici gocce dei due componenti; faccio cadere due gocce del componente A ed una goccia del componente B e l'amalgama ottenuta sarà sufficiente per questa piccola necessità (eventualmente si può sempre fare 4 e 2 o di più, se i fori bevono!), evitando così inutili sprechi, se si dovessero usare le siringhe.


Passando alla metodologia di verniciatura dell'intero manico-riccio ho intenzione di passare su tutto una o due mani di mastice sciolto in alcool a bassa diluizione (al 10%) come base preparatoria alla vernice. Visto che in molti punti abbiamo a che fare con del legno vivo, esso assolve eventualmente anche alla funzione di turapori nei punti ove necessiti.
A seguire varie mani di una vernice ad alcool su base prevalente di gomma-lacca che ho preparato appositamente.

Ma prima di procedere con la vernice, devo provvedere all'innesto del manico definitivamente con colla a caldo e successiva sagomatura della nocetta!


Alla prossima.
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- Lino Santoro -
_Ale_
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Messaggio da _Ale_ »

violino7 ha scritto:...Passando alla metodologia di verniciatura dell'intero manico-riccio ...
ma metterai il mastice e la vernice anche sul manico??
Vivi la vita come un viaggio ma non dire mai:'' Sono arrivato!''
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violino7
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Messaggio da violino7 »

_Ale_ ha scritto:
violino7 ha scritto:...Passando alla metodologia di verniciatura dell'intero manico-riccio ...
ma metterai il mastice e la vernice anche sul manico??
Intendevo dire: il mastice dove serve e la vernice dove serve.

Sul manico nella zona della smanicamente solo mastice, su tutto il resto dell'intero blocco anche la vernice.
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Ecco i due fori dopo l'otturazione con colla epossidica:

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Ora posso andare avanti con verniciatura e sistemazioni varie sulla tavola armonica.


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Per prima cosa ho levigato le eccedenze di crack-filler, per il quale mi ero tenuto volutamente abbondante quando ho riempito le crepe esternamente.
Qui sto levigando le asperità sulla grossa crepa centrale già esistente e per la quale avevo dovuto intervenire aggiungendo qualche altro diamantino perchè il solco tendeva ad estendersi.

Lavoro semplicemente con rasiera levigando prima leggermente e poi con maggiore pressione dove serva, fino ad arrivare al livellamento, stando attento a non asportare la vernice laterale.

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Le opacità che si vedono non devono preoccupare, evidenziano semplicemente la zona della levigatura e scompariranno con una leggera passata di vernice.

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Quest'altro punto, già perfettamente levigato, si trova sopra l'occhio superiore della effe destra, punto in cui avevo riscontrato due nuove piccole crepe, per bloccare le quali avevo inserito internamente due diamantini.
Ecco come si presenta alla fine:

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Ultima modifica di violino7 il martedì 28 luglio 2009, 23:54, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da violino7 »

Vi faccio vedere un procedimento completo su un terzo punto che ho levigato:

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Un'altra piccola crepa per la qual avevo inserito un diamantino, siamo sul polmone superiore a sinistra del manico. Esternamente avevo messo a riempimento abbondante filler. La crepa aveva infatti leggermente bevuto lasciando delle asperità laterali.

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Dopo una leggera passata con carta abrasiva finissima:

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Basta poi una pennellata leggera di vernice per dare una prima pareggiata estetica:

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Ultima modifica di violino7 il sabato 1 agosto 2009, 23:27, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da violino7 »

Altro punto importante per me è quello di creare una sufficiente base di colore sulle parti di legno vivo. Questo è il punto più grande, vicino al manico, la zona che si era strappata, dopo una prima coloritura:

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Non si tratta della vernice vera e propria, che invece verrà dopo.
In questo caso, dato che su tutto lo strumento essa si presenta di un rosso bruno abbastanza forte, serve immediatamente una copertura densa che non crei trasparenza.
Non ho potuto fare nulla per le evidenti zone di macchie chiare alla destra del punto ricostruito, dovute allo stucco ancora presente in superficie (sono e rimangono una caratteristica di originalità preesistente!).

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Ho combinato a colpo d'occhio il colore ricercando direttamente su una tavolozza la tonalità giusta di rosso e quella di bruno, provando la pennellata prima su un pezzo di legno.

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Qui, sempre in via approssimata, con il filetto disegnato.

Ero partito da qui:

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Che ve ne pare del risultato ottenuto finora? Datemi il vostro giudizio, per favore!
Io non ho fatto nessun corso di restauro e vi sarei grato se qualcuno mi volesse dare dei suggerimenti.
Ultima modifica di violino7 il sabato 1 agosto 2009, 23:21, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da violino7 »

Ecco le altri parti che hanno avuto bisogno di copertura sul legno grezzo, dopo un primo assaggio di colore:

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Messaggio da famar »

Certo che partire dal bianco del legno nuovo ed arrivare a quel bruno antico non è facile. Hai mescolato aniline o colori a tempera? Forse le tempere permettono variabili veramente minime. Vedo che continui a lavorare anche col caldo. Nel mio stanzino ricavato da un balconcino che ho chiuso a vetro ci si arrostisce.
Buone pennellate!
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violino7
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Messaggio da violino7 »

famar ha scritto:Certo che partire dal bianco del legno nuovo ed arrivare a quel bruno antico non è facile. Hai mescolato aniline o colori a tempera? Forse le tempere permettono variabili veramente minime. Vedo che continui a lavorare anche col caldo. Nel mio stanzino ricavato da un balconcino che ho chiuso a vetro ci si arrostisce.
Buone pennellate!
Per il momento sto sempre usando i mordenti di varia tonalità, del sangue di drago in alcool, sandalo con stessa diluizione, aloe molto concentrato e gommalacca colorata.

Aniline e colori a tempera? Fanno parte della dotazione di un liutaio? :roll:

Per fortuna lavoro in un seminterrato (sala hobby con annesso garage laterale attrezzato) dove si sta abbastanza freschi, ma comunque in generale io preferisco i mesi caldi a quelli freddi. L'unico problema sono le zanzare e per quelle cerco di difendermi dovutamente.

Avrai capito che in ogni caso recentemente ho fatto tante cose, tranne che il liutaio. Credo che invece i prossimi 20 giorni saranno molto produttivi in bottega! Non ci tengo proprio ad andare in vacanza ad agosto e voglio recuperare di gran carriera!
Ho programmato che la mia prossima vacanza sarà: tre giorni a Cremona ai primi di ottobre. :P

Buon lavoro anche a te, sia pure al caldo, mi dispiace per te!

Ciao.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Sulla tavola armonica ho iniziato a migliorare la zona di incollaggio delle fasce e controfasce.
Quel tratto laterale al bordo in molti punti è rovinato, tanto da non garantire la perfetta aderenza. In un punto specifico ho dovuto fare un piccolo raddoppio in quanto il bordo si era smussato per circa 1 cm e 1/2 (vedi morsetto):

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Ho messo della colla a caldo ovunque necessitava:

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in particolare ho messo una goccia di colla dove c'era un piccolo avvallamento a riempimento, o di più su zone non uniformi molto estese.

Poi ho aspettato che la colla si asciugasse.
Ultima modifica di violino7 il giovedì 6 agosto 2009, 14:57, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da violino7 »

Ad essiccazione avvenuta ho iniziato a livellare con un tampone di legno e carta vetrata.
Qui sono nella parte bassa, in prossimità della base del tassello inferiore:

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E' venuta una buona livellatura anche del piccolo raddoppio del bordo.

Proseguendo oltre, pochi cm avanti, troviamo lo spigolo laterale del polmone che aveva ceduto ed aveva creato un dislivello dalla parte interna.

Ecco come era prima, ve lo ricordate?:

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Ora, dopo il livellamento:

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Credo che possa andare!

Tenete presente che il tampone l'ho usato solo per lo sgrosso iniziale, di base, poi ho pareggiato più ampie zone con la carta vetrata posta sul piano di marmo, per uniformare il più possibile il livello di incollaggio.

Ho fatto questo lavoro su tutto il perimetro dove avevo messo la colla!

Anche questa è fatta! La tavola armonica è pronta per unirsi alle fasce!
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- Lino Santoro -
famar
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Messaggio da famar »

Certo che aniline e tempere non sono materie prime del liutaio. Per piccoli ritocchi però io ho trovato le tempere molto comode. Uno dei violinetti che ho ritoccato aveva una vernice tendente al verdognolo e credo che non l'avrei mai ripreso quel colore con le tinte classiche da liuteria.
Chiaramente poi sopra ho dato vernice classica, anzi in quel caso specifico dove la vernice era poliuretanica ho ritoccato addirittura col sayerlak che è praticamente identico una volta lucidato.
Certo che su un violoncello d'epoca è improponibile.
Grande la colla a caldo, trovo che abbia 1000 utilizzazioni.
Domani parto così vedrò il tuo lavoro a settembre.
Buon lavoro.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Apro un nuovo capitolo impegnativo: il restauro esterno della fascia superiore sinistra, quella del "passetto del tarlo", per intenderci!

Vi illustro con qualche foto la situazione di base, le quali serviranno a capire da dove partiamo ed interpretare meglio il susseguirsi degli interventi:

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In questo due foto si vede che la parte superiore della fascia è stata mangiata in alcuni punti, quindi servono piccole ricostruzioni a ridosso della controfascia.

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Poi ecco la panoramica completa della zona più disastrata in assoluto di tutto lo strumento: il "passetto del tarlo" ed i tratti mancanti davanti alla controfascia, poco fa descritti.

Mi metto al lavoro. Però, come impatto iniziale, sinceramente è roba da fare spavento a qualsiasi restauratore, credo! :(
Ma voglio fare il possibile per migliorare la situazione, ovviamente a seconda dei miei punti di vista e delle mie possibilità, senza avere la pretesa di fare il meglio in assoluto.

Di positivo certamente c'è che le controfasce rappresentano per i piccoli spezzoni di legno di ritocco ai bordi un valido appoggio verticale (quasi un muretto di sostegno), come anche il fascione posto internamente rappresenta per il "passetto" una robusta struttura di sostegno che permette di lavorare con una certa tranquillità in una zona che altrimenti sarebbe rimasta molto fragile.

Questo per dire che il lavoro a suo tempo effettuato era propedeutico a quello che farò ora e va visto come un tutt'uno, anche se per praticità è stato impostato in due tempi diversi.
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Messaggio da Atomino »

Buongiorno Violino7.
In che modo hai intenzione di intervenire sul tragitto del tarlo. Pensi di doppiare la fascia e/o intevenire solo localmente?
- Alberto Soccini -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Atomino ha scritto:Buongiorno Violino7.
In che modo hai intenzione di intervenire sul tragitto del tarlo. Pensi di doppiare la fascia e/o intevenire solo localmente?
Ciao Atomino,

non so se hai seguito tutta la faccenda del "Passetto del tarlo", dal momento della sua prima descrizione fino al raddoppio della fasciatura interna, passando attraverso la riduzione verticale della giuntura. La storia è abbastanza complicata a dirtela ora in due parole, ed è anche lunga a seguirla tutta: dovresti incominciare dal giorno della sua scoperta, alla lontana pagina n. 5, seguendo poi tutte le fasi che la riguardano.

Ho fatto questa premessa perchè da come hai impostato la domanda io ho dedotto che tu non abbia seguito tutta lo storia così come si è evoluta fino a questo punto.

Credimi! Penso di essere intervenuto anche troppo sul tragitto del tarlo,
per quello che era possibile fare, chi mi ha seguito lo sa! Penso davvero di essermi arrampicato sugli specchi. :clb2:
Per essere arrivato ad un risultato soddisfacente devo anche ringraziare alcuni amici appassionati che partecipando al mio lavoro hanno fornito dei validi consigli, e tra di loro, in prima persona, Claudio.
Ora, come dicevo, devo proseguire su quella strada completando con la parte estetica, dopo aver sistemato la parte strutturale.

Atomino, giusto per dialogare meglio, mi interesserebbe sapere se tu sia un liutaio, che magari può darmi una mano in fatto di consigli, oppure un semplice appassionato di liuteria, come me. (Ciò comunque non toglie nulla, i consigli sono sempre ben accetti!:) Lo dicevo perchè di liutai nel forum ne ho visti veramente pochi.)

Ciao.
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