Un consiglio da un ignorante D.O.C.

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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Senti gianlucaissor, fossi te ci metterei tre o quattro diamantini su codesto piano perchè dopo tutto quello che ha passato rischi di vederlo aprirsi....
poi fai te eh, 8O il mio è un consiglio a'ufo (come si dice a casa mia).
<div>......chi va dietro altrui mai non gli passa innanzi.....(Michelagnolo Bonarroto fiorentino)</div><br>
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gianlucaissor
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Messaggio da gianlucaissor »

Caro liutaio Fabio Chiari, chiamami gianluca che gianlucaissor mi sembra un personaggio di guerre stellari (lo sò che è il mio nik ma mi fa schifo uguale!) Mi consigli di rinforzare la tavola nella linea di mezzeria dove si uniscono le due parti? Io personalmente confido nella colla di muflone di montagna che usavano ai tempi :lol: scherzo penso sinceramente che possa tenere, è saldata benissimo e non ha alcun segno di cedimento(non voglio portarmi rogna da solo 8O ma al momento così sembra) più che altro mi preoccupa l'anima......la sua originale l'ho conservata ma avendo rifatto gli spessori della t.armonica.....addio...non vorrei a questo punto andare dal liutaio :old: e farmi tirare dietro il piccolo violinazzo.........staremo a vedere :roll: Grazie per il consiglio a 'ufo :figo:
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gianlucaissor
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Messaggio da gianlucaissor »

Signori perdonatemi perchè sto per dire un'eresia, ma ho un tarlo che mi gira in testa da tempo.
Più volte in alcune discussioni si solleva l'intenzione di voler "modernizzare"(termine orrendo) il violino considerato come ibernato in una forma anacronistica, ho visto tentativi originali di nuovi disegni di riccioli, bombature ecc. ecc. ma a mio parere c'è qualcosa che pur non sconvolgendo più di tanto l'estetica potrebbe rendere più agevole l'uso di questo misterioso strumento. Bisogna solo rubare l'idea stracollaudata ad un'altro strumento ossia:"la chitarra" e le sue meccaniche (a questo punto partono i fischi e volano bottiglie :bhd: )
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lancio la pietra e nascondo la manina.....(forse qualcuno ha già fatto questa proposta e giace seppellito nel giardino di qualche garzone di bottega, spero non mi tocchi la stessa fine :cunn: )
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fisher
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Messaggio da fisher »

Se n'era già parlato anche se non ricordo in quale discussione. A parte che si possono usare semplicemente dei tiracantini e che comunque le corde di un violino non "tirano" così tanto da giustificarne l'uso, tieni anche conto del peso che può avere sulla testa un discorso del genere. Tornando al precedente post, hai provato in qualche modo a misurare gli spessori della tavola o anche a pesarla per curiosità ora che hai pareggiato gli avvallamenti?
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gianlucaissor
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Messaggio da gianlucaissor »

pesarla....non ho i mezzi adatti ma mi sono mantenuto sui 2.8mm..come consigliatomi nella discussione...
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Piergiuseppe
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Messaggio da Piergiuseppe »

fisher ha scritto: tieni anche conto del peso che può avere sulla testa un discorso del genere
Certo hai ragione. Forse chi ha inventato quella boiata non sa che la testa "suona". :)
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gianlucaissor
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Messaggio da gianlucaissor »

Non capisco se questa risposta sia ironica o seriosa....rimango nel dubbio.. :hum:
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Piergiuseppe
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Messaggio da Piergiuseppe »

gianlucaissor ha scritto:rimango nel dubbio.. :hum:
Nessun dubbio! E' risaputo che anche il riccio vibra al pari di qualsiasi parte dello strumento, quindi appesantirlo con quei menacoli a mo di zavorra e' assurdo, coinvolge anche le vibrazioni della cassa armonica!
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Ah! ah! ah! Gianlucaissor non preoccuparti nella mia vita di liutaio ne ho sentite di peggio! Una volta vidi uno strumento della prima metà dell'800 con delle macchinette microscopiche ma ben fatte al posto dei piroli. Si trattava di una viola, è stato l'unico strumento di piccole dimensioni che abbia mai visto con quel sistema. Questa volta seppur a malincuore devo dar ragione a Piergiuseppe..........Anzi voglio aggiungere di più, visto che lui e Claudio sono dei fans sfegatati del Sacconi, e del suo (suo?) libro I segreti di Stradivari, ti dico che se ti capita di leggere tale libro troverai che anche Stradivari era solito usare persino le tastiere in legni leggeri affinchè gli strumenti suonassero più liberi e non facessero la sordina.
Cosa? MI domandi come mai oggi tutti vogliono la tastiera nel pesantissimo ebano?.......Forse non hanno letto il libro del Sacconi, oppure dal libro tirano fuori solo quello che gli fa più comodo.....mistero!
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claudio
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Messaggio da claudio »

@Piergiuseppe: affermare che il riccio "suona" è troppo approssimativo. Io posso anche capire che possa far parte dell'insieme "strumento" e quindi sia integrato nella produzione degli armonici, ma anche il corpo umano che suona il violino lo è.
A proposito hai ricevuto i miei messaggi privati? Questo Vecchio Liutaio non mi ascolta, come devo fare? :roll:

@Fabio: nel libro di Sacconi, che è di Sacconi e non di altri perchè altrimenti Sacconi non ne avrebbe autorizzato l'uscita, si afferma con ragione che Stradivari che usasse per le tastiere un nucleo di salice o altro legno leggero, che poi veniva lastronato in ebano. Questo è vero per le tastiere barocche, notoriamente diverse da quelle in uso nei violini cosiddetti montati "alla moderna" dalla fine del 1700 in poi.

Io non sono un fans sfegatato di Sacconi, io sono un liutaio che riconosce la grande importanza che Sacconi ha avuto nella liuteria moderna. Essere "fans" significa accettare incondizionatamente pregi e difetti dell'oggetto di culto, ma nella mia devozione a Sacconi non c'è mai stata una cosa simile.

Ora tu forse mi dirai "stavo scherzando!" io invece non scherzo su Sacconi, così come non scherzo sulla nostra ignoranza di liutai che sembrano aver sviluppato un talento in modo autonomo, salvo poi vedere applicate, magari in modo maldestro, i principi di Sacconi.
andante con fuoco
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

No, no io non stavo scherzando affatto, anzi ti dirò di più che pur non essendo sicuro di quanto affermo al 100% io sono sicuro di aver visto in una libreria di Cremona, oggi purtroppo chiusa, un libro di un inglese del quale non ricordo il nome (Mills, Hills, Gills?)ma pubblicato assai prima dei segreti di Stradivari nel quale ricordo benissimo c'erano le foto ed i disegni con le curve di livello dei fondi e dei piani del sommo, che "mi pare" siano state pari pari rimessi nel libro di Sacconi, per quanto riguarda il testo quello era in inglese e mi parve essere tutt'altra cosa (per il testo in inglese non lo comprai). Chiaramente vado a memoria e quindi mi potrei anche sbagliare. Mi ricordo però che appena lo vidi esclamai: Caspita ma questi sono uguali a quelli dei Segreti di Stradivari! Questo non inficia il libro ed io non ho le prove di quello che dico, solo la mia memoria. Se qualcuno ne sa più di me lo prego di intervenire per smentirmi o per puntualizzare, grazie. Ora però non mi linciate io ricordo questo, non ne sono sicuro! Capito?
In ogni caso io darei meno enfasi a questo libro del sacconi, sembra di parlare del Necronomicon, io ce l'ho e l'ho letto spesso è un bel libro ricco di illustrazioni e molto interessante ma niente di risolutivo nel campo della liuteria. Non mi và nemmeno di ritornare sulla sezione aurea, poichè l'ho talmente provata e riprovata che ora francamente mi fa sorridere. Anche quella delle misure cremonesi 9, come lunghezza totale e 5 e 4, non torna preciso, cazzo, non torna! Trattandosi poi di un oggetto tridimensionale il calcolo và fatto su tre misure non su due, altezza larghezza e spessore. Nel nostro caso interviene anche la curvatura figuriamoci che casino viene fuori!
Trattandosi di un numero irrazionale il suo calcolo deve risultare preciso almeno fino al terzo decimale 1,618 sennò, non è il numero aureo.
Io chiedo a chiunque di dimostrarmi non sulla carta,(sulla carta mi torna anche a me) su un violino di Stradivari l'esistenza di questo rapporto!
Poi bisogna anche accettare che uno la pensi in maniera differente anche su quello che noi crediamo di più vero, sennò è inutile intervenire. E' ovvio che al di là degli scherzi uno interviene per dire quello che pensa sennò che interviene a fare?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Fabio, forse il libro in inglese che hai visto era quello degli Hill, però è completamente diverso dal Sacconi. Direi che i due libri sono diversi ma complementari, visto che parlano del lavoro stradivariano da epoche e punti di vista diversi. Se si vuol discutere si deve essere un minimo documentati, il "mi pare" o il "non ne sono sicuro", cercando di seminare dubbi a casaccio non mi sembra corretto o utile ad alcunchè.
Padrone di pensarla come vuoi su Sacconi, se mi porti ad esempio un altro liutaio che conosceva quasi tutti gli strumenti antichi in circolazione e che ha riparato circa 350 strumenti stradivariani, sarò ben lieto anche di ascoltare la sua esperienza. Qui, come ho già detto in un'altra discussione, non si fanno santini.
Non ho conosciuto Sacconi, ma ho un vago presentimento che egli avrebbe avuto per il tuo lavoro molto più rispetto di quanto tu ne abbia del suo. E questo perchè conoscendo profondamente le tradizioni della scuola italiana non poteva fare a meno di rispettarle e di recepire di ognuna le peculiarità essenziali.
andante con fuoco
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Fabio_Chiari_liutaio
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Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Vabbene, non lo faccio più, giurin giuretta! :mzsnt:
Giuro che per almeno un paio di giorni non parlerò di Sacconi.
Ma non mi pare di volergli tutto questo male, dico quello che penso,
anche perchè se è vero che ha messo le mani su 350 Stradivari (io personalmente non penso nemmeno che esistano) e che cazzo poteva scrivere parecchio ma parecchio di più e cose molto più importanti sul libro. :dev2: Per esempio gli spessori di almeno una decina degli strumenti più importanti, la descrizione dettagliata di qualche restauro. Guarda Carlo Vettori almeno del suo restauro della viola Gasparo da Salò almeno ci ha fatto un libro, ti pare poco?
Questo è il motivo che mi insinua il sospetto che lui abbia partecipato si alla stesura, ma senza avere mano libera assoluta sul libro. Oh Claudio non mi pare di dire nulla di male su Sacconi......perdinci bacco(vedi? non bestemmio nemmeno).
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claudio
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Messaggio da claudio »

Son bischero io che ci cado nelle tue provocazioni... :horn:
A proposito di libri, ne ha scritti circa 150 dove il diligente Sacconi ha annotato tutti gli interventi di restauro fatti sugli strumenti, questa documentazione andò poi ad arricchire l'archivio di Charles Beare.
andante con fuoco
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fisher
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Messaggio da fisher »

...andò ad arricchire l'archivio di Charles Beare.
Uhm. E poi? Dopo il giustamente visionare e studiare tutto ciò di cui è entrato in possesso che cosa ne ha fatto? Ha scritto qualche libro in merito?
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