Il Cremonese di Edomarch

Suonare e costruire i violini
Rispondi
Avatar utente
Fabio_Chiari_liutaio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 778
Iscritto il: venerdì 18 settembre 2009, 0:00
Contatta:

Messaggio da Fabio_Chiari_liutaio »

Intervengo per alcune mie personali considerazioni.
Non ho idea quale sia il numero di questo violino che stai costruendo, mi pare che per la sguscia ci siano dei problemi di tecnica. Ti faccio un esempio, io dopo aver incollato il filetto, con una sgorbia affilatissima lo porto alla quota o al livello che ritengo ideale. La sguscia la faccio con la pialletta in ottone (quelle con le viti che tengono la lama). Ne ho tre, ognuna con diverse sagomature da me apportate con la lima e con la pietra. Poi rifinisco col vetro che rompo in diverse curvature. La scultura dello sguscio a sgorbia è molto complessa e oltre ad una affilatura eccezionale della sgorbia stessa (cosa non facile) richiede anche una conoscenza del legno e dell'andamento di ogni sua singola fibra.
Comunque per tutto il resto, cioè quello che riguarda le questioni prettamente estetiche del tuo violino. ti consiglio di fare le tue scelte e di accettare anche le osservazioni tenendo conto però che quello è lo strumento che hai fatto tu, e come tale deve essere espressione del tuo personale modo di intendere la liuteria.
<div>......chi va dietro altrui mai non gli passa innanzi.....(Michelagnolo Bonarroto fiorentino)</div><br>
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:.................................................................. io dopo aver incollato il filetto, con una sgorbia affilatissima lo porto alla quota o al livello che ritengo ideale. La sguscia la faccio con la pialletta in ottone............................
Per Edoardo!:

ottime considerazioni quelle di Fabio! Fanne tesoro perchè credo siano risolutive per eliminare le tue difficoltà per la sguscia.

Una cosa importante che ti volevo dire anch'io è che la prima cosa che bisognerebbe fare è andare ad incidere direttamente sul filetto con una sgorbia a piccola arcatura e della profondità voluta e nel contempo dandosi una regolata anche riguardo ai 2 mm. di limite al bordo che hai segnato, che in questo momento comunque deve rimanere relativamente distante.

Tutto il resto viene di conseguenza, ma questa è la base di partenza. Nella seconda fase vai a lavorare verso l'interno dove, essendoci spessore nel legno da togliere, a partire dal filetto già inciso, puoi dargli con la pialletta a lama ricurva, come giustamente dice Fabio, fintanto non devi procedere con maggiore cautela e ti convenga passare alla rasiera.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
Avatar utente
edomarch
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 499
Iscritto il: venerdì 19 ottobre 2007, 0:00
Località: Cuneo

Messaggio da edomarch »

claudio ha scritto:La sguscia è poco profonda e la sgorbia taglia male, una sgorbia bene affilata non deve lasciare "pelo", il taglio deve risultare pulito.
approfondiremo... l'argomento :lol:
Fabio_Chiari_liutaio ha scritto:...Non ho idea quale sia il numero di questo violino che stai costruendo, mi pare che per la sguscia ci siano dei problemi di tecnica...
emhhh... sono al mio secondo :oops:


effettivamente un po' gli attrezzi non ben affilati, un po' la mancanza di esperienza mi fanno tentennare su questa fase delicata.
Ho intrapreso la strada della sgorbia perché non avevo neanche pensato di usare altri attrezzi, mi sembrava la forma ideale per praticare questo tipo di lavorazione. Ma se non riesco ad usare adeguatamente una sgorbia con il filo di fabbrica come riuscirò a preparare una lama per pialletta su misura? Le piallette di cui parli ne ho due di dimensioni diverse ma con lama piatta :( posso azzardare a realizzare dall'altro capo della lama una curva ma non so proprio con che risultati. Comunque fin che non si tenta :wink:
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
Avatar utente
edomarch
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 499
Iscritto il: venerdì 19 ottobre 2007, 0:00
Località: Cuneo

Messaggio da edomarch »

violino7 ha scritto:...Una cosa importante che ti volevo dire anch'io è che la prima cosa che bisognerebbe fare è andare ad incidere direttamente sul filetto con una sgorbia a piccola arcatura e della profondità voluta e nel contempo dandosi una regolata anche riguardo ai 2 mm. di limite al bordo che hai segnato, che in questo momento comunque deve rimanere relativamente distante...
Fino alla sgorbia di piccola arcatura ci sono, non ho capito invece il discorso dei 2 mm. Volevi dire che devo tenermi lontano dai 2 mm. o che non va bene come riferimento.
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
Avatar utente
edomarch
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 499
Iscritto il: venerdì 19 ottobre 2007, 0:00
Località: Cuneo

Messaggio da edomarch »

Non sto a ripeterlo tutte le volte comunque grazie a tutti per il tempo dedicato. Ve ne sono molto grato :D
Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. [Paolo Conte]
Avatar utente
violino7
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 3403
Iscritto il: martedì 9 gennaio 2007, 0:00
Località: Roma

Messaggio da violino7 »

edomarch ha scritto: ....................................

Fino alla sgorbia di piccola arcatura ci sono, non ho capito invece il discorso dei 2 mm. Volevi dire che devo tenermi lontano dai 2 mm. o che non va bene come riferimento.
Quei 2 mm. sono il limite estremo della sguscia, quindi non ci devi stare sopra, cioè vicinissimo, al momento della prima incisione sul filetto, ma ci devi arrivare gradualmente con la rasatura, all'esterno del filetto, perchè da quella parte la sguscia è molto delicata. Invece all'opposto del filetto, dalla parte interna, legno ce n'è tanto da togliere! Sempre in senso relativo.

Ciao.

Lino
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
famar
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 846
Iscritto il: mercoledì 13 agosto 2008, 0:00
Località: Roma

Messaggio da famar »

Volevo riprendere il discorso dell'affilatura degli scalpelli e delle sgorbie.
Io per quanto riguarda scalpelli a lama dritta e lame di piallette leggermente curve non ho grossi problemi; sulla pietra, con angolo giusto, spiano bene il lato inclinato poi, poggiando la faccia piana sulla pietra o su una carta smeriglio 1000 rimuovo la bavetta.
Mi trovo invece quasi sempre a non avere buoni risultati sulle sgorbie concave, già seguire sulla pietra il lato inclinato e curvo non è facile ma poi rimuovere la sbavatura all'interno della concavità non mi riesce mai bene. Ho provato con la carta arrotolata a dei cilindretti di legno ma...non ottengo quasi mai ottimi risultati.
Io penso che la realizzazione di taglienti perfetti è sempre molto difficile anche nel caso delle punte da tornitura e potrebbe essere un lavoro a se stante.
Fatemi sapere.
Buoni lavori.
Avatar utente
OrzO
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 335
Iscritto il: mercoledì 25 ottobre 2006, 0:00

Messaggio da OrzO »

L'affilatura è un arte a se stante.
Ti consiglio questo libro: Complete Guide to Sharpening (Paperback) di Leonard Lee.
Comunque la tecnica fondamentale di affilatura sta nel fare un buon filo con una mola ad acqua apposita (tormek, sharp....) con un giusto angolo (20/30 gradi per le sgorbie a seconda delle esigenze e dell'acciaio), poi con una pietra ad acqua (o olio) si lavorano gli estremi del filo (essendo la pietra della mola rotonda) appoggiando la pietra esattamente sullo stesso piano del filo...
La carta vetrata non va bene per questa operazione, ci vogliono delle pietre apposite, ce ne sono di mille grane materiali e forme, anche di rotonde per rifinire la parte interna delle sgorbie.
La lappatura finale può essere fatta con pasta abrasiva.

Sicuramente c'è gia qualche topic sull'argomento piu esplicativo.
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

OrzO ha scritto: La lappatura finale può essere fatta con pasta abrasiva.
consiglierei caldamente l'uso della pietra di Candia a questo scopo, o in assenza di essa della pietra Arkansas.
andante con fuoco
Avatar utente
_ale
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 309
Iscritto il: mercoledì 10 giugno 2009, 0:00
Località: Roma
Contatta:

Messaggio da _ale »

io uso l'Arkansas con due grane differenti (consigliate dal negoziante) ma volendo acquistare una mola ad acqua a basso numero di giri quale sono le più adatte?
Avatar utente
OrzO
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 335
Iscritto il: mercoledì 25 ottobre 2006, 0:00

Messaggio da OrzO »

_ale ha scritto:io uso l'Arkansas con due grane differenti (consigliate dal negoziante) ma volendo acquistare una mola ad acqua a basso numero di giri quale sono le più adatte?
La tormek è la mola ad acqua per antonomasia, è molto buona con delle guide per ogni tipo di utensile...molto professionale e molto costosa

In alternativa ci sono altre marche tipo Jet o Sharp e probabilmente altre.
L'importante è che abbiano le apposite guide per tenere il filo sempre alla stessa angolazione.

Non ho mai visto la pietra di Candia che grana ha più o meno?
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

bisogna precisare che le pietre per rifinire il taglio sono tutt'altra cosa rispetto ad una mola ad acqua che invece serve per "arrotare" o ripristinare l'angolo di taglio dell'utensile.
La pietra di Candia ha una grana molto fine, non saprei definire il grado, è comunque più fine dell'Arkansas e produce affilature precise e durature, l'unico problema è che molto difficile da trovare.
andante con fuoco
Avatar utente
masa
Utente Esperto I
Utente Esperto I
Messaggi: 489
Iscritto il: giovedì 30 novembre 2006, 0:00
Località: Milano
Contatta:

Messaggio da masa »

Devo ancora acquistare la mola, che caratteristica deve avere?
Deve essere per forza ad acqua o può essere tipo normale?
Il diametro può essere di 150mm, o più grande?
Avatar utente
claudio
Liutaio
Liutaio
Messaggi: 12785
Iscritto il: sabato 15 maggio 2004, 0:00
Località: Tivoli
Contatta:

Messaggio da claudio »

io ne uso una economica della Valex, il diametro è di 250mm, la migliore che si possa trovare è questa:
http://www.gammazinken.it/Mola_acqua_JSSG10.html
ma è piuttosto costosa. Considerando che il lavoro da svolgere è quello dell'arrotatura e non dell'affilatura, io mi sono accontentato di un apparecchio di qualità e prezzo inferiori.
andante con fuoco
Avatar utente
edo
Utente Esperto II
Utente Esperto II
Messaggi: 1915
Iscritto il: martedì 21 giugno 2005, 0:00
Località: Schio (VI)
Contatta:

Messaggio da edo »

Rispondi