... gentile Nigelma, siamo entrambi (e non solo noi) affascinati dal suono di un violino e oltre a poterlo suonare vogliamo anche conoscerlo e capire come è fatto e perché mai un si fatto strumento possa scaturire note così eccelse.
Però a persone come me che non comprendono appieno la musica è facile "imporre" regole che sono contrarie perfino alle leggi fisiche e matematiche.
Ma non possiamo dire che questo non cambia nulla o è la stessa cosa avere una frequenza di 440/442 invece di 432 hz.
Perchè mai una stimata persona come Giuseppe Verdi si è scomodata per chiedere che venisse mantenuta la frequenza a 432?
E chi siamo per poter dire a Verdi che in fondo è la stessa cosa o tantomeno non cambia niente?
E se non cambia niente, come si spiega che lo stesso pubblico che riascolta la stessa partitura nota una differenza di qualità e di suono nell' esecuzione semplicemente col aver cambiato l'intonazione del La? E' il risultato di un esperimento fatto con sucesso.
A cosa serve quando costruiamo o smontiamo un violino per rimediare a dissonanze, col modificare, posizionare la catena, cercare spessori appropriati... ecc. se poi intoniamo lo strumento a valori sbagliati?
La buona musica la vogliono e la desideriamo tutti.
Allora chi si autorizza a sindacare il parere di un illustre maestro e compositore? Chi ne sa più di lui?
"La politica" lo snobba e detta comunque una sua legge. La stessa cosa avvenne con la propaganda Nazista a imporre una accordatura del La a 440 Hz per tutti (...alla faccia del parere di insigni musicisti e fisici concordi sulla frequenza 432 hz).
Allora caro Nigelma, secondo lei non cambia proprio niente?
Provi una partitura a 440 e la riprovi poi a 432 e vedrà che è diverso, più bello, e veramente più armonioso.
Noi alla fine possiamo anche aver torto o le idee poco chiare per non aver capito le gravi motivazioni della politica dall'aver smentito Giuseppe Verdi, di certo è che la politica ha idee più chiare e motivazioni molto più lungimiranti dal semplice gusto della musica di un "povero" maestro, ...ma come sempre si dice che tutto è opinabile... ma non la matematica!
Un cordiale saluto. Grazie.
