Il violoncello di Lino.

da Bach a Kodaly, uno strumento di incredibile bellezza.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

famar ha scritto:Come ti capisco, scavare una tavola di violoncello con le temperature romane di questa estate deve essere stato tremendo. Io, solo per verniciare il mio ultimo, dovevo fare attenzione a non far gocciolare il sudore sullo strumento. Però che legno fantastico hai trovato! Mai vista una maschiatura così densa. Ti seguiamo, buon lavoro.

Questo legno veramente l'ho comprato qualche anno fa in fiera a Cremona da Ciresa e l'ho preso davvero a pochissimi euro perchè aveva una crepa in prossimità di un nodo, il tutto però cascava al di fuori della sagoma dello strumento. In effetti ritengo che esso non sia perfetto, tant'è che in fase di giunzione delle tavole ho dovuto tener conto di alcuni aspetti negativi per ottimizzare il tutto.

Sinceramente le maschiature in partenza non erano molto evidenti e stanno uscendo fuori in maniera così netta solo ora con la lavorazione. Naturalmente sono sicuro che con la levigatura finale e con la verniciatura saranno ancora di più messe in risalto.
Questo legno ha già circa 10 anni di stagionatura e trovo che sia poco denso ed abbastanza leggero, ne devo tener conto per gli spessori! :wink:
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- Lino Santoro -
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Il ragionamento di ieri si era fermato all'aspetto negativo delle maschiatura, soltanto accennato!

Si sa che ci sono teorie contrastanti riguardo all'influsso negativo che teoricamente le maschiature possono avere sulle vibrazioni della tavola e sulla produzione delle onde sonore, c'è chi dice che così è e chi invece ritiene la faccenda poco influente! :? Tant'è che le tavole maschiate in pratica continuano ad essere apprezzate e ricercate.

Io sono dell'idea che nel violino come nel violoncello ci sia una dose di "imponderabilità" che è in dipendenza della combinazione di molti fattori. Quindi, anche se di base la maschiatura così intensa che trovo in questa tavola armonica la ritengo non certamente positiva sotto l'aspetto tecnico-vibratorio,.......diciamo che accetto la scommessa e voglio vedere cosa ne esce fuori! :roll:
Ultima modifica di violino7 il venerdì 3 maggio 2013, 22:19, modificato 1 volta in totale.
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- Lino Santoro -
1972pianoman
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Messaggio da 1972pianoman »

A che punto sei con il violoncello?
Ho completato la struttura esterna (fasce e controfasce), la scultura esterna del fondo ed ho cominciato lo scavo sempre del fondo, inoltre ho già completato il manico. Adesso procedo molto a rilento, forse come dici tu a causa del caldo...
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violino7
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Messaggio da violino7 »

1972pianoman ha scritto: ...........................................
Ho completato la struttura esterna (fasce e controfasce), la scultura esterna del fondo ed ho cominciato lo scavo sempre del fondo, inoltre ho già completato il manico. Adesso procedo molto a rilento, forse come dici tu a causa del caldo...
Il caldo davvero ha fiaccato le energie credo a moltissimi!

Ti do una indicazione importante: non è opportuno procedere allo scavo della tavola di fondo se prima non hai completato quella della tavola armonica!
Almeno nella mia visione (infatti io ora sto procedendo in questo senso), la struttura della tavola armonica (bombatura e spessori) è quella che poi di conseguenza porterà a valutare la struttura del fondo.
Anche se probabilmente in termini matematici hai deciso tutto, sarebbe il caso che tu completassi prima la tavola superiore perchè potrebbe essere soggetta a variazioni in corso d'opera (come infatti a me è successo), ed allora in quel caso ti troveresti poi vincolato! :(
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- Lino Santoro -
1972pianoman
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Messaggio da 1972pianoman »

Grazie Lino terrò sicuramente in considerazione i tuoi consigli.
Anche il mio maestro mi ha insegnato a procedere prima con la tavola armonica, ma io ho preferito iniziare dal fondo per togliermi di mezzo il lavoro più ostico, in seguito lavorare l'abete sarà una passeggiata...
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violino7
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Messaggio da violino7 »

1972pianoman ha scritto:Grazie Lino terrò sicuramente in considerazione i tuoi consigli.
Anche il mio maestro mi ha insegnato a procedere prima con la tavola armonica, ma io ho preferito iniziare dal fondo per togliermi di mezzo il lavoro più ostico, in seguito lavorare l'abete sarà una passeggiata...

Io ritengo sia il contrario! :roll:

Il lavoro più ostico è quello della tavola armonica, per una questione di ingegneria dello strumento e per importanza. Essa è il motore, diciamo così, che alimenta la forza che fa emettere il suono. Su di essa devi trovare le giuste bombature e spessori, poi devi studiare quale sia la migliore disposizione delle FF anche in relazione al diapason tenendo conto anche della catena. La costruzione della tavola di abete penso sia il fulcro di tutto il lavoro.
Quando tu la avrai terminata avrai svoltato la boa, costruire il fondo sarà giocoforza, tutto verrà di conseguenza tenendo conto dei parametri della tavola armonica e devi soltanto lavorare sodo con le sgorbie, dritto-dritto fino alla meta e non ti devi preoccupare altro che delle bombature e degli spessori. Avrai già stabilito persino come debba essere la sagoma delle punte, ecc..

E' più faticoso lavorare l'acero che non l'abete rosso? Non è questo che ti deve preoccupare, affila meglio gli arnesi e vedrai che questo aspetto viene facilmente superato e poi ci devi la mano. Tra l'altro ti posso dire che personalmente preferisco lavorare l'acero che non l'abete perchè è un legno compatto, si lavora benissimo, e non ne conseguono gli inconvenienti cui possono portare le linee anellari. :wink:
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Messaggio da violino7 »

claudio ha scritto: ..................
Trovo però la bombatura troppo piena nella zona della sguscia e nella zona centrale, bisognerebbe smagrire e dare più forma alla "tromba".
Dopo il lavoro di oggi la tromba risulta così:

Immagine

Immagine

spero che si veda bene, ma ancora devo assestare qualcosa e poi devo dargli di rasiera finale.

Mi sono trovato bene col mio metodo nel procedere con il lavoro sulla bombatura applicato finora, direi quasi istintivamente.

Dopo aver prima sistemato i polmoni, oggi ho lavorato alla tromba raccordando le zone basse della seconda e quarta a quelle della terza, prima con pialletta lineare e poi curva.

Ma considera che non ho ancora finito! :roll: Volevo solo farti vedere in che direzione sto andando.
Quella che si vede in queste foto è approssimativamente la tromba stradivariana che ne dà il Sacconi, perchè ho ricavato da "I segreti..." i rilievi delle quinte (e sesta).

Credo che all'incirca mi dovrò fermare e non accentuare ancora!
Io veramente pensavo inizialmente ad una tromba più marcata, ma ero partito per fare una bombatura più alta, 28 mm., mentre ora sono a 26 e rischio di andare fuori proporzione.
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Piergiuseppe
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Messaggio da Piergiuseppe »

Così di primo acchito, mi sembra che lì manchi del legno. Forse è l'effetto foto. Ma non credo.

Immagine
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claudio
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Messaggio da claudio »

per la parte centrale va bene, bisognerebbe fare altrettanto nei polmoni nella zona della sgusce.
Piergiuseppe, dipende dal modello che si segue e dal suono che si vuole ottenere.
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Messaggio da Piergiuseppe »

il fatto è che se levi legno là (più su del centro) perdi l'effeto "tromba" di cui si parla tanto.

Immagine

e comunque non è detto che se levi legno lì lo strumento non suoni bene (o male).
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Messaggio da claudio »

La "tromba" è data dal raccordo della parte centrale con il resto delle sgusce, limitarsi alla parte centrale trascurando il resto è appunto limitato. Bisogna poi considerare anche la bombature che a sguscia ultimata risulteranno più piene di quanto appaiano in questo momento.
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Messaggio da violino7 »

Piergiuseppe ha scritto:Così di primo acchito, mi sembra che lì manchi del legno. Forse è l'effetto foto. Ma non credo.

Immagine
Ciao Piergiuseppe,

come vedi dalla foto il lavoro è in corso d'opera. Volevo solo mostrare dove avevo tolto legno lavorando ai fianchi nelle ff.
Credo che raccordando verso il polmone superiore ed ancor meglio verso la zona alta della seconda (ma questo è un lavoro complessivo che devo ancora fare in tutti i settori!) non sarà poi possibile riscontrare "vuoti" di legno come ora invece è quasi inevitabile intravedere.
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Messaggio da violino7 »

Comunque Piergiuseppe ha ragione, nel senso che la foto vista così lascia pensare.
In effetti nella prima foto si nota che la parte sinistra è meglio raccordata al polmone superiore, mentre quella destra era stata scavata di fresco. Sono andato a controllare e nel reale questo aspetto è ben evidente. Ma ripeto, devo ancora lavorarci sopra abbastanza.
Tra l'altro, i bordi sono ancora a spessore abbondanti, minimo di mezzo mm., dunque come dice Claudio la sguscia darà certamente un tocco in positivo.

Piergiuseppe, grazie comunque per la sottolineatura! :)




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Piergiuseppe, ti volevo chiedere come hai realizzato quella bellissima e perfetta rasatura sui tuoi strumenti, forse con l'asprella? :roll:

Ciao.
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Messaggio da violino7 »

Oggi ho preso una decisione definitiva sulla tempistica riguardo la filettatura della cassa armonica:
filetterò a cassa chiusa!

Anche se è pronta la struttura fasce e controfasce assemblata intorno alla forma, e dunque potrei teoricamente filettare subito con grande sicurezza riguardo la posizione dei bordi rispetto alle fasce, dai prossimi giorni procederò in questa maniera:

-- precisa spessorazione (!:wink: ) dei bordi, ma tenendomi abbondante nella distanza dalle fasce (di circa 1 mm.), ed ulteriore raccordo alla bombatura (non sarà l'ultima!);

-- scavo interno;

-- chiusura cassa, naturalmente quando sarà pronto il fondo;

-- definizione uniforme del bordo ad una sporgenza di 3 mm. dalle fasce e sistemazione definitiva delle punte;

-- filettatura!

-- sguscia e raccordo definitivo della bombatura.


(Mi ci vorrà molto tempo per fare tutto questo!)

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Ci sarebbe una valida e possibile alternativa che mi permetterebbe di dosare meglio anche gli spessori in zona sguscia, ma la soluzione che ho scelto la sento più calzata alla mia sensibilità e mi permette di concretizzare la precisione assoluta nella sporgenza dei bordi derivata nel metodo e credo anche con gran vantaggio estetico (non che diversamente non sia realizzabile, ma le distorsioni delle fasce stanno sempre dietro l'angolo).
Vi ricordate che di questo aspetto collegato alla filettatura a cassa chiusa avevo già accennato quando si parlava delle quinte? :roll:
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Messaggio da violino7 »

[quote="violino7"]

.............................................

Ci sarebbe una valida e possibile alternativa che mi permetterebbe di dosare meglio anche gli spessori in zona sguscia, ............................/quote]


Vale a dire, per chi vuole filettare a cassa aperta:

filettare, sgusciare ......e poi scavare l'interno tavola armonica! Addirittura! :)

cosa che va bene per chi è matatematico di natura ed ha tutte le misure precise! Ma è naturalmente una buona ipotesi da tenere in considerazione.
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