I manici barocchi erano generalmente più corti, ma dalla metà del 1700 in poi variando il repertorio musicale si iniziarono a praticare nuove strade anche in liuteria, che portarono appunto a strumenti con manici più lunghi, tastiere più lunghe, ponticelli più alti, ecc ecc. Il processo è però stato molto graduale, tanto che si può parlare di "strumenti di transizione", ossia strumenti che avevano solo un manico più lungo ed inclinato e una tastiera molto simile a quella moderna, conservando l'assetto tipicamente barocco della cassa.masa ha scritto:Colgo l’occasione per approfondire con i nostri liutai esperti quello che avevo chiesto.
Il riccio può essere autentico quando il manico e lungo come il violino moderno (senza innesto)? Cioè all'epoca di Gagliano si usava già il manico lungo? E chiederei a dom se il manico è lungo o no.
Nel caso specifico è impossibile essere precisi, anche perchè i Gagliano furono una famiglia di liutai piuttosto numerosa e molto imitata da falsari e copisti di tutte le epoche.