Arca ha scritto:Davide, da quello che ho letto dalla pagina di Nicolini ci sei anche tu, ma visto che come si evince dalla tua risposta non sei nel gruppo e magari neanche altri, non so... non Conosco Nicolini ma mi domando perché.
I nomi che riporta Nicolini sono: Giordano, Ardoli, Sora, Fiora, Gualazzini, Scolari, Negroni, Dugo, Villa e Nicolini stesso.
Poi oh.. mica c'è niente di illecito, a me sembravano strani tanti elogi per questo "violino" non di certo per il materiale che sicuramente potrebbe essere eccezionale per altri usi
Per questa volta Nicolini non ha inventato niente, mi aveva contattato prospettandomi un incontro con Alessandrini, poi regolarmente avvenuto nel mio laboratorio, per mostrare i suoi violini e esporre la sua ricerca, raccogliendo critiche e consigli anche tecnici che gli potessero essere utili.
Ha fatto lo stesso con gli altri liutai citati, ma non so cosa loro abbiano detto o fatto perchè ogni incontro è avvenuto privatamente, ossia Nicolini portava il ricercatore per le varie botteghe prescelte.
Quindi Nicolini è corretto quando dice che "L'ANLAI ha interessato per il raggiungimento degli obiettivi che hanno portato la ricerca al premio londinese vari maestri liutai cremonesi...." e che " Un grande contributo è venuto ad Alessandrini dall'Anlai di Cremona, e dai maestri liutai cremonesi ...."
Il grande contributo si è risolto in una anche interessante chiaccherata di un'oretta con Alessandrini, che sicuramente avrà tratto utili informazioni, in quanto lui di liuteria non ne capisce molto e non aveva nessuna difficoltà ad ammetterlo, ha un approccio di un ricercatore di materiali ad una possibile applicazione degli stessi per testare come si comportano nelle condizioni più difficili, e sicuramente la struttura di un violino è un buon test da affrontare.
Comunque acusticamente i suoi violini sono meglio di quelli in carbonio che già fanno, il timbro è meno aspro, ma fondamentalmente sono fatti di plastica e non hanno niente a che vedere con un violino di legno e con la liuteria.
Anche quando iniziarono a fare gli strumenti in carbonio qualcuno sosteneva che potevano essere meglio dei quelli tradizionali, ma non mi sembra di vederli in mano a molti musicisti classici o in giro per le orchestre......
Davide