Violino in seta di ragno

Suonare e costruire i violini
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Arca
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Violino in seta di ragno

Messaggio da Arca »

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<r>Volevo titolare il post: che ne pensate di questo obbrobrio ma poi ho pensato che diventava poco individuabile.<br/>
Io credo che il materiare composito possa essere rivoluzionario, da pescatore sportivo sono sicuro che potrebbe avere un buon impiego per farne canne da pesca...forse.<br/>
Sicuramente la “tela
Ultima modifica di Arca il domenica 6 novembre 2016, 22:17, modificato 1 volta in totale.
Alessandro Mattei
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directy
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Messaggio da directy »

E come la estrai la 'seta' dal Ragno?
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claudio
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Messaggio da claudio »

Decisamente, questo è il momento degli inventori:
http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... 151456545/

Riguardo al violino in seta di ragno, non credo che la liuteria tradizionale sia in pericolo. Un altro discorso invece riguarda i cremonesi che sembra abbiano dato un imprimatur di qualità a quest'opera. Aspetto di saperne di più.
andante con fuoco
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Non so da dove venga questo "imprimatur" dei cremonesi, non ne ho mai sentito parlare.
Ho visto i violini in questione e parlando con lo studente italiano che lavora a quel progetto non mi sembra di avergli dato molte speranze.....
Comunque loro non fanno violini ma si occupano di studiare nuovi materiali biologici che potrebbero avere le più svariate applicazioni, farci dei violini era solo un test per quel materiale e un modo accattivante per farlo conoscere e attirare un po' di attenzione sulle loro ricerche, che potrebbero avere ben altre applicazioni e possibilità commerciali.

Mi sembra che ci stiano riuscendo :wink:

Per la cronaca loro hanno affittato gli stampi per fare il violino da una ditta che li produce in fibra di carbonio, a testimoniare il loro scarso interesse a perseguire fini liutari.
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claudio
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Messaggio da claudio »

L'imprimatur è stato riportato dai giornali, che nella persona del prof Nicolini che rappresenta l'ANLAI e da liutai cremonesi che sembra abbiano collaborato attivamente al progetto con suggerimenti, indicazioni e pure manodopera.

Se non lo vogliamo chiamare "imprimatur", chiamiamola pure collaborazione, certo è che mi sarei aspettato da Cremona un contributo alla sudata tradizione. Purtroppo la storia si ripete, anche se il Museo del Violino, intesa come altra realtà cremonese dedita alla tradizione liutaria, pur con tutte le sue contraddizioni, mi sembra stia facendo bene.

Qui un servizio della RAI sull'argomento.

http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/me ... r.html#p=0

Da quello che si riesce ad ascoltare a me non sembra assomigliare ad un timbro di strumenti tradizionali, forse per volume e prontezza potrei essere d'accordo con i musicisti del video, ma in quanto a timbro mi pare proprio che non ci siamo.

Ma sarei curioso di conoscere le vostre opinioni.
andante con fuoco
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sullacorda
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Messaggio da sullacorda »

i tipi che suonano sembrano entusiasti. Non si sente gran che comunque dalle note finali il suono non mi sembra il massimo .. comunque parla di armonici bellissimi sui bassi .. boh.
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violino7
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Messaggio da violino7 »

Se non sbaglio hanno la cassa armonica in resina! Hanno in tela di ragno solo tre fili sotto il ponticello incorporati nella tavola armonica. O c'è qualcosa che mi sfugge?

In sostanza suonano come uno strumento giocattolo di plastica! :(
Ultima modifica di violino7 il lunedì 7 novembre 2016, 23:38, modificato 1 volta in totale.
.
Ricercare sopra tutto due cose: la verità e la bellezza.

- Lino Santoro -
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Messaggio da davidesora »

Il suono sembra un po' troppo chiuso, credo che possiamo dormire sonni tranquilli.
Il problema principale di questi strumenti, anche se funzionassero meglio degli stradivari, è che nessun violinista sarebbe disposto a usarli, per non parlare di venire presi in un orchestra se ci si presenta all'audizione con un arnese del genere..... :)

Mi sfugge sempre chi sono i liutai cremonesi che hanno apprezzato e sostenuto questi violini, visto che i nomi non vengono mai citati.
Arca
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Messaggio da Arca »

Davide, da quello che ho letto dalla pagina di Nicolini ci sei anche tu, ma visto che come si evince dalla tua risposta non sei nel gruppo e magari neanche altri, non so... non Conosco Nicolini ma mi domando perché.
I nomi che riporta Nicolini sono: Giordano, Ardoli, Sora, Fiora, Gualazzini, Scolari, Negroni, Dugo, Villa e Nicolini stesso.
Poi oh.. mica c'è niente di illecito, a me sembravano strani tanti elogi per questo "violino" non di certo per il materiale che sicuramente potrebbe essere eccezionale per altri usi
Alessandro Mattei
fix62
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Messaggio da fix62 »

Da quanto si può leggere nelle varie cronache giornalistiche, di fatto la ''seta'' di ragno si limita su quel violino a soli 3 fili longitudinali nella tavola,
con una minima parte materiale. Come spesso succede, invece i media stravolgono (volontariamente ?) l'nformazione, parlando di ''violino di seta di ragno'', il che non è affatto. Ma non sono già diversi anni che si sono
brevettati e prodotti violini in carbonio o altri compositi ????
Per fare un paragone improprio, se si riuscisse in laboratorio a produrre
del Barolo senza uva, ma dalle straordinarie qualità gustative, si smetterebbe di coltivare la vite ???? Certamente no, e anche la ''vera liuteria
sarà sempre insostituibile........ :ko:
Arca
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Messaggio da Arca »

Sicuramente il vino senza uva è insostituibile, però di vino liofilizzato già se ne vendono circa 5.000.000 di bottiglie l'hanno. Di archetti in carbonio se ne vendono moltissimi, non mi stupirei che questi violini abbiano un buon mercato in futuro.
A mi sarebbe piaciuto che gli esperti e musicisti avessero detto: questo non è un violino! Questo può essere considerato uno strumento ma non di certo un violino, fare paragoni con uno stradiavri, ma scherziamo? Queste dichiarazioni fanno incazzare me che non faccio il liutaio e non capisco perché i liutai non si ribellino a queste dichiarazioni.

Non ho mai sentito il rapprenante degli enologi sponsorizzare ed elogiare il vino liofilizzato. Pare che invece il signor Nicolini se ne faccia un vanto.
O non è così?
Ultima modifica di Arca il martedì 8 novembre 2016, 16:31, modificato 1 volta in totale.
Alessandro Mattei
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davidesora
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Messaggio da davidesora »

Arca ha scritto:Davide, da quello che ho letto dalla pagina di Nicolini ci sei anche tu, ma visto che come si evince dalla tua risposta non sei nel gruppo e magari neanche altri, non so... non Conosco Nicolini ma mi domando perché.
I nomi che riporta Nicolini sono: Giordano, Ardoli, Sora, Fiora, Gualazzini, Scolari, Negroni, Dugo, Villa e Nicolini stesso.
Poi oh.. mica c'è niente di illecito, a me sembravano strani tanti elogi per questo "violino" non di certo per il materiale che sicuramente potrebbe essere eccezionale per altri usi

Per questa volta Nicolini non ha inventato niente, mi aveva contattato prospettandomi un incontro con Alessandrini, poi regolarmente avvenuto nel mio laboratorio, per mostrare i suoi violini e esporre la sua ricerca, raccogliendo critiche e consigli anche tecnici che gli potessero essere utili.
Ha fatto lo stesso con gli altri liutai citati, ma non so cosa loro abbiano detto o fatto perchè ogni incontro è avvenuto privatamente, ossia Nicolini portava il ricercatore per le varie botteghe prescelte.
Quindi Nicolini è corretto quando dice che "L'ANLAI ha interessato per il raggiungimento degli obiettivi che hanno portato la ricerca al premio londinese vari maestri liutai cremonesi...." e che " Un grande contributo è venuto ad Alessandrini dall'Anlai di Cremona, e dai maestri liutai cremonesi ...."
Il grande contributo si è risolto in una anche interessante chiaccherata di un'oretta con Alessandrini, che sicuramente avrà tratto utili informazioni, in quanto lui di liuteria non ne capisce molto e non aveva nessuna difficoltà ad ammetterlo, ha un approccio di un ricercatore di materiali ad una possibile applicazione degli stessi per testare come si comportano nelle condizioni più difficili, e sicuramente la struttura di un violino è un buon test da affrontare.
Comunque acusticamente i suoi violini sono meglio di quelli in carbonio che già fanno, il timbro è meno aspro, ma fondamentalmente sono fatti di plastica e non hanno niente a che vedere con un violino di legno e con la liuteria.
Anche quando iniziarono a fare gli strumenti in carbonio qualcuno sosteneva che potevano essere meglio dei quelli tradizionali, ma non mi sembra di vederli in mano a molti musicisti classici o in giro per le orchestre......

Davide
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claudio
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Messaggio da claudio »

Premesso che guardare alla ricerca in qualsiasi direzione essa si muova è comunque doveroso, se non altro per stimolo alle menti fertili, mi è venuto di pensare al parmigiano, che com'è noto è nato a Parma.

Si pensi se ad un certo punto in una delle numerose fattorie parmensi arrivasse un ricercatore di belle speranze con ansie vegane e dicesse: "ho realizzato un parmigiano vegano con semi di soia OGM, però avrei bisogno del vostro aiuto per avvicinarmi al vostro parmigiano originale perchè questo che ho realizzato al momento sa un pò troppo di suola di scarpa."

Non so quanti produttori accoglierebbero un simile appello, ma sono sicuro che un buon numero alzerebbe le mani al cielo gridando "o tempora o mores", o qualcosa di peggio.

Eppure sappiamo quanti danni sta facendo all'economia italiana il famigerato parmigiano cinese "parmesan". E sappiamo anche quanti danni sta facendo il violino cinese "Stracinari", perchè sembra da voci sempre più insistenti, ma mai dimostrate, che alcuni rinomati liutai cremonesi si affidino a violini prefabbricati in Cina per poi mettervi il loro marchio, unico particolare tristemente rimasto originale in tutta la desolante faccenda.

E sappiamo quanto possa ferire la buona fede di quei liutai che sembrano essere rimasti l'ultimo bastione d'integrità professando una vocazione che in realtà dovrebbe essere scontata "è stato fatto a mano!". In un contesto del genere, pur non costituendo di per sè il dedicarsi e il favorire la ricerca su materiali alternativi, credo che manchino troppo spesso prove di vera dedizione alla ricerca dell'arte e della qualità.

Del prof Nicolini non aggiungo altro, se non che in questi ultimi anni è diventato un produttore forsennato di concorsi la cui credibilità a mio avviso rischia di essere minata da questa allarmante frequenza. E' un pò come quando si costruisce i violini: se arrivi a farne venti in un anno e dici che li hai fatti tutti tu, non si può fare a meno di pensare che tu non sia stato come minimo superficiale.
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lorenzo fossati
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Re: Violino in seta di ragno

Messaggio da lorenzo fossati »

a proposito di seta di ragno, un paio di anni fa mandai una mail ad un paio di queste aziende che producono seta (credo artificiale) chiedendo se era possibile averne un campione perchè avevo letto che erano riusciti a solubilizzarla in acqua. non ottenni risposta alcuna! sarebbe bello poterla provare come trattamento per tavola e fondo
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