Un esempio?
Durante il fascismo veniva italianizzato in… Beniamino Buonuomo.
Benny Goodman è stato considerato oltre che superbo jazzista anche uno dei massimi clarinettisti (in senso extra-classificatorio) del secolo passato. Per lui hanno composto Bartòk e Stravinsky. Certo si potrebbe dire che ...
La ricerca ha trovato 42 risultati
- mercoledì 20 giugno 2007, 18:49
- Forum: Off Topic
- Argomento: Questione di Stile
- Risposte: 23
- Visite : 5208
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<t>Per Gewa89:<br/>
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Mi trovo costretto a tornare sull’excipit del mio post precedente per sottolineare un problema che rischia di viziare tutti i discorsi relativi al fare musica. Come ho avuto modo di scrivere qui si sta discutendo non di arte ma di uomini e di rispetto. Cercherò di rendere l’idea in modo più chiaro rispetto all’ultimo post.<br/>
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Quando ci troviamo a discutere lungamente del perché Szerying e Milstein hanno adottato un certo tipo di arcata nella Ciaccona di Bach, oppure quando disquisiamo del suono di Oystrach, ebbene, in quei casi si sta parlando di Arte. Tutti i problemi legati all’uomo che regge il violino non si pongono: non ci interessa sapere cosa Milstein avesse mangiato prima di quella bellissima incisione del concerto di Mendelssohn con Abbado (si ritengano esclusi i feticisti!); non è centrale nel discorso lo stato di salute di Enescu nella sua esecuzione delle sue sonate con Lipatti. Il tema è la musica, e solo la musica. In sostanza tutto ciò che concerne il nostro squallido mondo fatto di piccolezze e pensieri futili non tocca questa dimensione titanica: forse in taluni casi dovremmo addirittura chiederci se possiamo accedere anche solo per interposta persona a questo piano trascendente… ma non è questo il problema su cui si sta discutendo!<br/>
Ci troviamo davanti all’Arte nella sua essenza (termine pericoloso – lo so – ma in questo caso necessario). È questa la differenza che passa tra uno strimpellatore di qualsiasi livello ed il vero artista. Egli va oltre tutti i problemi e la sua musica vive a prescindere da essi.<br/>
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Ovviamente l’Artista deve scontrarsi con il suo essere uomo. <br/>
Enescu cominciò a soffrire di artrite e (per grande sventura) la sua incisione delle sonate e partite di Bach risalgono all’inizio del suo calvario fisico.<br/>
Menuhin (il mio amato/odiato Menuhin) passò da un livello eccelso ad un suono (a mio avviso) agghiacciante in brevissimo tempo, portandosi dietro per lunghi anni tutta una serie di problemi che minarono le esecuzioni.<br/>
Anche qui, comunque, abbiamo le eccezioni: l’altero Heifetz che si ritirò a sorpresa prima che il miracolo terminasse (non sono parole mie); il Milstein che chiuse con la celeberrima Ciaccona davanti ad un pubblico estasiato all’età dei patriarchi ebraici.<br/>
Scritto ciò, come giudicare?<br/>
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L’Artista vero sa quando ciò che produce non è più arte. Lo sa per un semplice motivo: perché è parte di sé. Si è coscienti dei propri limiti come delle proprie virtù (che, però, sono sempre le più difficili da percepire). Quindi cosa resta da fare quando la propria arte lo sta abbandonando?<br/>
Scomparire dalle scene.<br/>
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E qui subentra un altro problema, il solito, che qui si tende a tacere. <br/>
La musica è business, organizzazione, autopromozione. Quando l’Arte passa resta tutto ciò. L’Arte vera tiene lontani questi problemi poiché li oltrepassa agilmente (il genio si sente – o, almeno, le orecchie buone lo sentono!), ma quando essa viene a mancare si devono fare i conti con queste “inezie
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<t>Per Orecchiofino:<br/>
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Sebbene la cosa possa apparire strana il maestro Ughi si fregia dei suoi blandi ritmi lavorativi. Nello specifico, un paio di anni fa ho trovato un’intervista in cui dichiarava di aver mantenuto una certa qualità nelle proprie prestazioni proprio grazie ai pochi concerti che dava nel corso dell’anno, a differenza di colleghi oberati da impegni di varia natura (inclusa quella concertistica).<br/>
Insomma… le scuse diminuiscono a vista d’occhio.<br/>
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Per Violino7:<br/>
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Tu scrivi di giudizi drastici ma la situazione e ben più complessa.<br/>
Porrei una premessa (non necessaria) con la richiesta di dimenticarla nel prosieguo del discorso: a mio avviso, come ho già scritto in modo più dettagliato, il maestro Ughi non merita il posto che occupa nel panorama musicale italiano. Questo giudizio non è legato unicamente agli ultimi anni, ma è connesso al fenomeno Ughi nel suo complesso. Sottolineo ancora una volta che questo è unicamente il mio parere: mi è sembrato giusto farlo presente per onestà intellettuale ai fini di una lettura dei miei interventi più chiara.<br/>
Obliamo quanto ho scritto (una semplice opinione personale) e concentriamoci sugli elementi più obiettivi del discorso. Ipotizziamo un “aspetto positivo pregresso
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<t>Il discorso è labirintico ma cercherò di svolgere la matassa brevemente.<br/>
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Qui non si vogliono fare classifiche: al massimo si possono esprimere dei pareri personali ma le classifiche non appartengono al mondo dell’arte. <br/>
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Nel caso specifico si deve analizzare ciò che Ughi ha dato alla musica. Indubbiamente il suo contributo dal punto di vista della personalità è stato fondamentale, almeno in Italia. Ughi ha sempre lottato per i diritti della musica classica assumendo questa lotta contro il sistema malato come un piacevole dovere derivante dalla sua posizione. <br/>
Il problema è se si passa al discorso prettamente musicale. A mio avviso la fama di Ughi è immeritata rispetto a ciò che ha dato alla musica come interprete/esecutore. Doveroso sottolineare come il primo concerto di violino cui ho assistito fosse proprio un suo recital, che ricordo ancora con enorme affetto e malinconia. Tuttavia il cuore non deve prendere il sopravvento sul cervello e sulle… orecchie.<br/>
Credo che, complici una serie di circostanze favorevoli, il maestro Ughi abbia assunto una posizione nel panorama musicale italiano superiore a ciò che gli competeva sulla base dei risultati. Mi preme sottolineare l’espressione “panorama musicale italiano
Ma questo è solo l'elenco dei suoi strumenti... il problema qui è dato da chi li suona!
E poi... chi mai lo ha considerato uno dei maggiori violinisti del nostro tempo?
Grande personalità, paladino dei diritti della musica classica ma... di sicuro (me lo si conceda - per dindirindina!) non uno dei ...
E poi... chi mai lo ha considerato uno dei maggiori violinisti del nostro tempo?
Grande personalità, paladino dei diritti della musica classica ma... di sicuro (me lo si conceda - per dindirindina!) non uno dei ...
- mercoledì 28 marzo 2007, 18:18
- Forum: La Voce del Violino
- Argomento: Spartiti online!
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Quanto da te scritto, Livron, mi rasserena. Ovviamente non in relazione alla frase da me scritta prima, ma in merito al mio stretto rapporto con quel meraviglioso animale che è il mulo, di cui faccio largo uso.
In realtà quanto hai riportato sul TAR è quasi una conferma di un problema che affligge ...
In realtà quanto hai riportato sul TAR è quasi una conferma di un problema che affligge ...
- mercoledì 28 marzo 2007, 18:00
- Forum: La Voce del Violino
- Argomento: Spartiti online!
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- mercoledì 28 marzo 2007, 16:48
- Forum: La Voce del Violino
- Argomento: Spartiti online!
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- giovedì 8 marzo 2007, 19:45
- Forum: Scuola di Violino
- Argomento: VIBRA!! VIBRA!!!!
- Risposte: 36
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<r>Fa sempre una strana impressione leggere i nobili pensieri del periodo classico in lettere diverse da quelle piccole e buffe che tutti noi abbiamo imparato ad odiare/amare al liceo. <br/>
Adesso che tutti sanno che abbiamo entrambi frequentato il classico con profondo diletto per le nostre menti, passiamo ad altro…<br/>
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Io non sono contro le scuole: semplicemente mi ci approccio con sguardo incuriosito. Seguendo il tuo esempio tiro in ballo i non-barbari e dico che non smetto di basare tutto sul “taumazein
- giovedì 8 marzo 2007, 18:23
- Forum: Scuola di Violino
- Argomento: VIBRA!! VIBRA!!!!
- Risposte: 36
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<t>Per doriangray69:<br/>
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Grazie per il complimento sulla citazione…<br/>
Temo, comunque, che tu stia reiterando anche in questa sede la tua idea di fondo sull’impostazione violinistica. Torniamo sempre al solito punto espresso nel post “Scuole violinistiche
- giovedì 8 marzo 2007, 14:16
- Forum: Scuola di Violino
- Argomento: VIBRA!! VIBRA!!!!
- Risposte: 36
- Visite : 12903
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<t>Bon Dieu, se di eresia stiamo parlando, ben venga la sottolineatura: hai ragione, certe cose non si possono lasciare impunite! <br/>
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Tuttavia, se proprio devo bruciare, mi porto dietro nelle fiamme dell’inferno un po’ di libri: l’immagine sarà romanticamente vicina a quella di “Il nome della rosa
- mercoledì 7 marzo 2007, 19:53
- Forum: Scuola di Violino
- Argomento: VIBRA!! VIBRA!!!!
- Risposte: 36
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- domenica 4 marzo 2007, 19:14
- Forum: Violini
- Argomento: Violinisti Elettrici
- Risposte: 2
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- domenica 4 marzo 2007, 17:36
- Forum: La Voce del Violino
- Argomento: Vanessa Mae: Spartiti?
- Risposte: 88
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- domenica 4 marzo 2007, 12:23
- Forum: La Voce del Violino
- Argomento: Vanessa Mae: Spartiti?
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<r>Premessa:<br/>
Avevo già sentito parlare di Vanessa Mae senza mai averla ascoltata. <br/>
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Con una certa curiosità ho cliccato sul link di youtube e… cosa mi trova davanti? LA cosa più kitsch che abbia mai visto e sentito dai gloriosi tempi di Yngwie “sono-il-più-veloce