L’11 luglio, alle ore 18, presso lo Spazio Fazioli in via Conservatorio a Milano, la violinista Francesca Dego e l’Associazione Musica con le Ali presenteranno il vincitore della prima edizione del Premio “Daniele Gay”.
E’ Fabiola Tedesco, una giovane violinista, la vincitrice della prima edizione del Premio dedicato a Daniele Gay, grande violinista e didatta scomparso nel 2018. Il premio è stato istituito dalla sua allieva, la violinista Francesca Dego, in collaborazione con l’Associazione Musica con le Ali presieduta da Carlo Hruby.
All’incontro interverranno Francesca Dego, Carlo Hruby e Luisa Gay, moglie di Daniele Gay, per presentare le finalità di questa iniziativa realizzata per ricordare il grande violinista e il valore della formazione alla quale Daniele Gay si è dedicato con passione ed entusiasmo affiancando alla carriera di musicista svolta ai massimi livelli, un’importante attività didattica che l’ha portato a insegnare violino per 36 anni al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.
Nel corso della serata gli interventi si alterneranno a composizioni musicali eseguite da Fabiola Tedesco e Francesca Dego insieme alla pianista Francesca Leonardi. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Il Premio “Daniele Gay”, che a partire da questa prima edizione verrà assegnato con cadenza annuale ad uno tra i migliori giovani talenti italiani della musica classica, consiste in una borsa di studio offerta dalla stessa Dego e nella possibilità di esibirsi in una serie di concerti accanto alla violinista.
Per la vincitrice Fabiola Tedesco si prospetta, quindi, un importante periodo di crescita musicale e professionale.
La cerimonia di assegnazione del Premio si svolgerà il prossimo 23 settembre al Teatro La Fenice di Venezia in una serata dedicata al Maestro, nell’ambito della stagione concertistica 2019/2020 organizzata da Musica con le Ali. In questa occasione Fabiola Tedesco si esibirà nuovamente insieme a Francesca Dego e a Francesca Leonardi in un concerto che prevede musiche di Beethoven, Prokofiev e Shostakovich.
Grazia Rondini www.lachiavediviolino.it