03 novembre 2006
“Italiani all’opera. Casti, Salieri, Da Ponte, Mozart… Un intrigo alla corte di Vienna” di Pierluigi Panza. Un romanzo intenso e coinvolgente tra i tanti libri pubblicati in occasione del 250° anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart.
di Grazia Rondini.
Skira Editore
Euro 16,50
L’autore, Pierluigi Panza, giornalista del “Corriere della Sera”, per realizzare questo suo secondo romanzo ambientato alla Corte Imperiale viennese di Giuseppe II D’Asburgo, ha preso spunto da documenti storici inerenti il periodo di fine ‘700. Lungo la lettura si possono incontrare alcuni passaggi e situazioni note al grande pubblico, in quanto già presenti nel film “Amadeus” di Milos Forman del 1982. Nel romanzo, a differenza del film, le invidie e le vendette non si giocano fra il compositore di corte Antonio Salieri e Mozart, ma fra i due librettisti d’opera Giovan Battista Casti e il veneziano Da Ponte che per anni si contesero il posto di “poeta imperiale” lasciato libero alla morte dell’ italiano Metastasio. Il romanzo scorre avvincente attraverso il racconto in prima persona della propria vita da parte di G.B. Casti: narrazione arricchita da rivelazioni di amori e di tradimenti, da confessioni di vendette e trame ordite a scapito dei vari personaggi che ruotavano attorno alla Corte. Il romanzo, inoltre, presenta un’interessante e originale interpretazione dei capolavori di Salieri e Mozart: pare, infatti, che Casti e Da Ponte si affrontassero anche a colpi di messaggi sibillini inseriti nelle opere liriche dei due grandi. Concludono il romanzo le pagine che raccontano dell’anonima morte di Mozart, della scomparsa dell’imperatore e, con lui, dell’attività dei teatri, della misera fine delle opulenti corti d’Europa. La storia e l’inesorabile tramonto di una grande epoca musicale, il Settecento.
di Grazia Rondini