18 dicembre 2015
CAUSA L’ALTO NUMERO DI ADESIONI, LA SEDE DEL CONVEGNO AVVERRA’ PRESSO LA SALA DELL’ASSOCIAZIONE FILODRAMMATICI (adiacenze p.zza ROMA), E NON COME PRECEDENTEMENTE PROGRAMMATO, PRESSO I LOCALI DELL’ACADEMIA CREMONENSIS.
Il prossimo 23 gennaio 2016, con la collaborazione del Prof. Gualtiero Nicolini, ho organizzato il 2° Convegno sulle vernici in liuteria che si svolgerà dalle ore 9.30 alle 18 nei locali dell’Academia Cremonensis. Con i miei amici, allievi e collaboratori stiamo portando avanti un’esperienza che crediamo sia importante, iniziata circa una ventina di anni fa con la pubblicazione di un mio articolo su The Strad su una interpretazione più autentica della famosa lettera di Stradivari dell’agosto 1708, cioè a dire una ricerca il più possibile filologica sulle vernice a partire dalle fonti a nostra disposizione.
Il tutto è poi proseguito e si è sviluppato, grazie anche ai contatti con Jose Maria Lozano e Koen Padding, in una esperienza pratica che ci ha permesso non solo di ricreare ricette di vernici antiche, ma di poter essere usate nella quotidianità con risultati più che soddisfacenti.
La peculiarità di questo lavoro consiste essenzialmente nella possibilità del liutaio di acquisire una vera e propria tavolozza di colori, praticamente identica a quella di un pittore, e di poter essere condivisa, a differenza dell’ormai nota e mai tanto deprecata abitudine al “segreto di bottega”, che tanti danni ha provocato alla nostra cultura.
Ovviamente ci avvaliamo anche delle ricerche portate avanti dalle diverse monografie pubblicate dalla Triennale, dalla dott.ssa Brandmair, e quant’altri, in gran numero, hanno condotto ricerche a carattere scientifico sulla natura dei materiali antichi, che ci offrono un importante orientamento nella pratica quotidiana.
Per questo motivo ho deciso di creare una sorta di “Cenacolo Alchemico”, nemmeno tanto vagamente ispirato a quello a sua volta creato dalla regina Cristina di Svezia nella Roma barocca. Senza nessuna intenzione da parte mia di voler sconfinare in esperienze esoteriche, ho potuto notare come la mano degli artisti e degli artigiani antichi sia quasi sempre influenzata dalle sperimentazioni di carattere alchemico al fine di conseguire quel risultato che rendesse speciale l’opera che si andava creando.
Infatti la luce dei quadri del Caravaggio ottenuta attraverso particolari imprimiture, o il carattere speciale del Verde Veronese, ma anche le esperienze nel laboratorio orafo di Benvenuto Cellini alla ricerca della “luce giusta” per le sue pietre e metalli preziosi, conducono direttamente alla complessità del calderone alchemico, laddove il carattere simbolico dei materiali e il loro uso nella quotidianità trovava una sintesi pressochè perfetta.
Questa particolarità della luce e dell’uso dei materiali la troviamo praticamente invariata negli strumenti dei liutai classici, e a mio modesto parere non può rimanere ignorata da liutaio contemporaneo.
Quindi il nostro “Cenacolo Alchemico” si propone innanzitutto di coagulare la sostanza delle nostre esperienze, ed è per questo motivo che l’incontro di gennaio si articolerà in una fase “privata”, in cui i componenti del suddetto cenacolo avranno opportunità di confrontarsi, e in una fase pubblica in cui si farà opera di divulgazione sullo spirito del nostro lavoro.
Nota bene: non ci proponiamo come portatori di verità assolute, o peggio ancora, di essere migliori di altri, ma senz’altro abbiamo coscienza di avere esperienze importanti da condividere e che ognuno potrà portare a perfezione, secondo giudizio, all’interno del proprio laboratorio.
All’incontro di gennaio oltre al sottoscritto, parteciperanno come relatori:
Davide Sora, da tempo frequentatore e collaboratore assiduo del Portale del Violino, nonché vincitore del terzo premio conferitogli al prestigioso concorso internazionale della Triennale degli strumenti ad arco svoltosi lo scorso ottobre.
Luca Primon, sulla cui competenza e professionalità penso non ci siano dubbi, membro della giuria del concorso della Triennale degli strumenti ad arco, insegnante di liuteria.
Giovanni Berchicci, mio giovane allievo dotato di uno straordinario talento nel cuocere vernici ad olio secondo filologia,
Edo Sartori, liutaio ed ottimo preparatore di vernici filologiche.
Claudio Rampini