A Carpi per ricordare il Quartetto Italiano

23 novembre 2006

In un’atmosfera magica, ai piedi di un Cristo ligneo illuminato da luci soffuse, sabato 18 novembre 2006 il Quartetto Casorati ha eseguito una tra le pagine più intime di Franz Joseph Haydn, “Le sette ultime parole di Cristo sulla croce”, nella splendida Chiesa di San Bernardino da Siena a Carpi. Il Concerto del Quartetto Casorati fa parte dei Concerti d’Autunno organizzati dal Teatro di Corte dedicati all’”Arte del Quartetto”.
di Susanna Persichilli

La manifestazione è nata lo scorso anno grazie all’entusiasmo di Enrico Baraldi e di Paolo Dall’Olio che, in collaborazione con il Premio Borciani di Reggio Emilia e l’Assessorato alle politiche culturali del comune di Carpi hanno voluto celebrare il 60° anniversario del primo concerto pubblico del Quartetto Italiano. Infatti, proprio a Carpi, nella straordinaria Sala dei Mori, l’11 novembre 1945 prendeva l’avvio una delle più straordinarie carriere artistiche. Il caso volle che Carpi fosse ancora protagonista il 1° aprile 1978 in quanto sede del primo concerto pubblico del Quartetto Italiano con Dino Asciolla alla viola in luogo di Piero Farulli.
“Quest’anno – dice Enrico Baraldi – abbiamo voluto offrire alla città, ma non solo, una piccola rassegna di tre concerti (mai esagerare!) intitolata “L’Arte del Quartetto”. Il pubblico sta reagendo davvero con entusiasmo e proprio dallo stesso ci giungono incoraggiamenti e sollecitazioni a voler continuare, con prossime edizioni, questo nostro percorso. Le idee di certo non mancano e lo straordinario repertorio per quartetto merita di essere valorizzato nonché riscoperto. Preferiamo dare spazio ai giovani musicisti così come allora erano giovani i componenti del Quartetto Italiano; è sicuramente il modo migliore per mantenerne viva la tradizione, il ricordo e soprattutto l’esempio”.
Sabato 18 novembre è stata la volta del Quartetto Casorati che prende il nome dal pittore Felice Casorati, piemontese, legato alla musica, autore di scene e costumi per il Teatro dell’Opera di Roma, la Scala di Milano e il Maggio Musicale Fiorentino. Il Quartetto nasce nell’ambito del Conservatorio Verdi di Torino, è vincitore del Concorso Nono di Torino ed è formato da Adrian Pinzaru e Francesca Viscito ai violini, Mario Castellani viola e Alexei Sarkissov violoncello. La serata era dedicata al “Sacro in quartetto”, con una commovente versione per quartetto d’archi delle “Le sette ultime parole di cristo sulla croce” di Haydn; la voce recitante di Roberto Nakia scandiva le frasi di Gesù sulla croce, mentre al quartetto erano affidati nove momenti musicali che si concludono con un terremoto. La drammaticità di Haydn è figlia della sua epoca, sempre composta, intima e raccolta, talvolta permeata di una rassegnazione superiore. Una musica sublime, resa ancora più emozionante dall’atmosfera della Chiesa e dal religioso silenzio del pubblico presente. Il Quartetto si è rivelato giusto interprete della partitura, eseguita con un suono omogeneo e una grande attenzione alle sfumature dinamiche; ottimo il primo violino, Adrian Pinzaru, che emergeva -anche per la scrittura di Haydn- sugli altri componenti del quartetto, ma sempre nel rispetto della formazione cameristica e soprattutto nella ricerca del “suono” del quartetto, che non è fatto da quattro musicisti ma da un’unica entità. Il pubblico ha reagito con entusiasmo ai concerti, ed è arrivato copioso nella chiesa di San Bernardino, applaudendo ripetutamente l’esecuzione del Quartetto Casorati. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 25 novembre con il Quartetto Arion che interpreterà i quartetti degli operisti italiani, Donizetti, Puccini e Verdi.
Per maggiori informazioni: www.teatrodicorte.it

di Susanna Persichilli