Ricordando Sinopoli tra musica e archeologia

27 ottobre 2006

“Taormina Arte” dà appuntamento al prossimo ottobre per la terza edizione del Giuseppe Sinopoli Festival e annuncia fin d’ora alcuni appuntamenti della rassegna 2007.

Ricordando Sinopoli tra musica e archeologia

“Taormina Arte” dà appuntamento al prossimo ottobre per la terza edizione del Giuseppe Sinopoli Festival e annuncia fin d’ora alcuni appuntamenti della rassegna 2007.
Un inedito di Sinopoli del 1968 – la musica scritta per un “Edipo Re” per il Teatro Universitario di Ca’ Foscari a Venezia – costituirà uno dei momenti clou della rassegna, che sarà arricchito dall’ omaggio a un grande compositore siciliano, Francesco Pennisi, di cui verrà eseguita “Medea dixit”. Tra le orchestre italiane che il Festival Sinopoli invita ogni anno – dopo l’Orchestra della Scala e quella della Rai di Torino – la scelta per il 2007 è caduta sull’Orchestra Giovanile Italiana della Scuola di Musica di Fiesole.
Questi alcune anticipazioni della manifestazione che Taormina Arte organizza per rendere ancora una volta omaggio al rapporto privilegiato instaurato con Giuseppe Sinopoli, per dieci anni direttore musicale del Festival. Un legame accentuato anche dall’amore del Maestro per la Sicilia, terra paterna, e dalla passione per il mito, l’antichità, l’archeologia, elementi di cui l’Isola è profondamente impregnata e che hanno composto il menu dell’edizione appena conclusa.
Infatti proprio Aristaios, figura mitica del Re pastore – a cui il Maestro aveva intitolato il suo rifugio amatissimo di Lipari – ha ispirato i compositori Michele dall’Ongaro e Matteo d’Amico che hanno intessuto, sui testi dello stesso Maestro, la trama musicale del lavoro presentato venerdì sera 20 ottobre in prima assoluta a Taormina. A dare voce alle parole scritte da Sinopoli, un Michele Placido intenso e partecipe, accompagnato dalle liriche interpretate da Susanna Rigacci, dalle azioni coreografiche affidate a due coppie di danzatori – Andrè de la Roche, Milena Zullo, Enzo Caruso e Sayoko Onischi – su musiche eseguite dal Quartetto Bernini e dal Quartetto di Sassofoni Accademia diretti da Fabio Maestri con la flautista Monica Berni e Antonio Caggiano alle percussioni e la regia di Renato Giordano.
Sugli “Eroi del mito” si è tenuto nei giorni scorsi il convegno che ha visto riuniti importanti archeologi, alcuni dei quali avevano con il compositore un rapporto di amicizia e scambio culturale, di confronto e arricchimento dei temi a lui cari. Infatti Sinopoli, da vero umanista, affiancava alla passione per l’antichità, l’amore per la psicanalisi, lo studio dei drammi musicali di Richard Wagner – racchiusi oggi in un volumetto “Il mio Wagner. Il racconto della tetralogia “ (ed. Marsilio, a cura di Sandro Cappelletto) presentato nella giornata inaugurale del Festival il 19 ottobre. Sono le conversazioni tenute per gli Amici di Santa Cecilia in occasione dell’esecuzione delle opere tra il 1988 e il 1991, qui ricordate in parallelo alla sua passione per l’archeologia. Questa gli fece affrontare un corso di laurea e lo spinse a costituire una notevole collezione di antichità greche, egiziane dell’epoca faraonica, dell’area mesopotamica e persiana, nonché dell’estremo oriente , circa 120 pezzi, di cui oggi per la prima volta al Festival Sinopoli sono stati esposti 13 esemplari.
Il concerto di sabato 21 ottobre dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Gianandrea Noseda, con Peter Bruns al violoncello, ha presentato un altro aspetto della personalità del maestro veneziano, con l’esecuzione del suo “Tombeau d’armor III”, concerto per violoncello e orchestra che proprio l’orchestra – con la quale il maestro ebbe più volte modo di collaborare – eseguì per la prima volta nel 1978. In scaletta anche compositori particolarmente cari all’artista: Gustav Mahler con l’incompiuto Adagio dalla Sinfonia n. 10 e Dmitrij Sostakovic con la Sinfonia n. 9.
E per non dimenticare che Giuseppe Sinopoli, prima di diventare il grande direttore famoso in tutto il mondo, era anche un medico, parte prossimamente la seconda stagione di Musica nell’Ospedale Sirina a Taormina, nata da una sua idea già realizzata al Policlinico Gemelli di Roma. Tra le tante iniziative del Festival appena concluso anche la proiezione in prima visione di due film – I due occhi di Horus e La musica sui sentieri del sogno – diretti da Barrie Gavin che hanno come colonna sonora alcune esecuzioni che lo stesso Sinopoli tenne con la Dresden Staatskapelle.

di Susanna Persichilli