Le Quattro Stagioni al Festival Musicale Estense.

25 novembre 2007

Il 27 novembre, presso la Rocca di Vignola, Piazza dei contrari, chiude la serie di concerti che si sono tenuti a Vignola un vero festeggiamento musicale con uno dei titoli più noti della musica, riproposto in un’energica e brillante esecuzione per strumenti d’epoca: le Quattro Stagioni di Vivaldi con l’Ensemble Brixia Musicalis, primo violino e maestro di concerto Elisa Citterio, presentate per la prima volta nel festival.

La proposta di un repertorio così “conosciuto” in un contesto di una programmazione con proposte spesso inconsuete, vuole dare il giusto rilievo a questa esemplare musica a “programma”. Le quattro stagioni, furono pubblicate da Vivaldi ad apertura dell’op. VIII Il cimento dell’armonia e dell’inventione, raccolta di dodici concerti. Queste composizioni devono la loro straordinaria popolarità ai primi quattro, dedicati ciascuno a una delle quattro stagioni. Nella prefazione, Vivaldi stesso notava che molto tempo prima dell’anno di pubblicazione, il conte Morzin aveva ascoltato “con benevolenza” questi concerti, a conferma della grande celebrità di cui già allora godevano, soprattutto La Primavera. In questi concerti, notevole è l’uso strumentale e coloristico che Vivaldi fa degli archi. La sua ingegnosità nell’inventare nuovi timbri e nuovi accostamenti sembra non avere limiti.

La Primavera è un concerto in mi maggiore per violino, archi e cembalo. I tre movimenti descrivono tre momenti della stagione: il canto degli uccelli (allegro), il riposo del pastore con il suo cane (largo) e la danza finale (allegro). Il violino solista rappresenta un pastore addormentato, le viole il latrato del suo fido cane mentre i restanti violini le foglie fruscianti.

L’Estate è un concerto in sol minore per violino, archi e cembalo. Il concerto per i suoi toni accesi e violenti riflette con maggiore efficacia rispetto gli altri la carica esplosiva della stagione. La tempesta viene descritta passo passo nella sua manifestazione al pastore: dapprima si avvicina da lontano nella calura estiva (allegro non molto allegro), quindi il pastore che si spaventa per l’improvviso temporale (adagio presto) e infine la virulenza sprigionata dalla tempesta in azione.

L’Autunno è un concerto in fa maggiore per violino, archi e cembalo. Vivaldi descrive la figura del dio romano: un’iniziale panoramica della vendemmia (allegro allegro assai) è seguita dalla magistrale riproduzione dell’ebbrezza provocata dal vino (adagio molto), movimento dal titolo I dormienti ubriachi, in un clima trasognato e sereno. L’ultimo movimento (allegro) coincide con i martellanti ritmi della caccia.

L’Inverno è un concerto in fa minore per violino e archi. Il concerto era stato concepito da Vivaldi perché fosse eseguito in chiesa, tant’è che i toni pastorali costringevano l’orchestra a suonare quasi in sordina, come a non voler disturbare i fedeli in preghiera. L’Inverno viene descritto in tre momenti: l’azione spietata del vento gelido (allegro non molto), il secondo movimento, tra i più celebri de Le quattro stagioni, della pioggia che cade lenta sul manto ghiacciato (largo) e la serena accettazione del clima rigido invernale (allegro).

L’ensemble Brixia Musicalis è nato dalla collaborazione tra la violinista Elisa Citterio e il clavicembalista Michele Barchi, musicisti tra i più attivi nell’ambito della musica antica in Italia, uniti dalla passione e dall’entusiasmo per l’approfondimento stilistico del repertorio strumentale italiano dei secoli XVII e XVIII. Tra le finalità dell’ensemble c’è la riscoperta e la valorizzazione del repertorio degli autori dell’Italia settentrionale, ove, con la nascita della liuteria moderna, ebbero origine e sviluppo i primi esempi di musica solistica per violino.

Per informazioni: Associazione musicale estense tel. 059 214333 – 335 19 80 525
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